La Sartiglia di Oristano raccontata attraverso autorevoli testimonianze

SARTIGLIA
L’ultimo numero di "Sorticularia", il Bollettino dell’Archivio Storico Municipale di Oristano, è interamente dedicato alla Sartiglia, la ben nota corsa alla stella (e non solo), che si corre l’ultima domenica e martedì di carnevale ad Oristano. In questo luogo carnevale e Sartiglia sono praticamente sinonimi: si tratta di una delle più antiche manifestazioni equestri dell’area mediterranea e si collega direttamente ad una cultura antica e fortemente legata alla vita e alla terra.
Il supplemento del bollettino è un DVD intitolato “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, curato da Nicola Marongiu e Cinzia Carrus e prodotto dal Comune di Oristano e dalla Fondazione Sa Sartiglia.
Otto figure eccezionali raccontano la Sartiglia e la figura de Su Componidori, rivelando i vari modi di vivere ed esplorare la storica manifestazione.
Il lavoro di video-intervista, coordinato dalla direttrice dell’Archivio Storico Antonella Casula e realizzato da Nicola Marongiu e Cinzia Carrus, è fondato sul significato più profondo del termine, sulla reciprocità degli sguardi, sullo studio della sostanza stilistica della documentazione e sulla cura dei dettagli che emergono dagli elementi filmati e documentati. Lo scopo è quello di tramandare elementi di cultura popolare e tradizionale, nella consapevolezza che parlare, raccontare e narrare la Sartiglia, la «propria» Sartiglia, conferma la complessità metodologica ed euristica tipica delle fonti orali e l’interpretazione, mediata dal ricordo, che resta in divenire, nel pieno rispetto della, delle altrui Sartiglie.
Del resto, l’analisi e lo studio dei carnevali tradizionali della Sardegna, portati avanti da illustri ricerche antropologiche, conferma l’importanza dell’incrocio di fonti di diversa natura: scritte, demologico-letterarie, di archivi locali, orali e d’inchiesta. Queste ultime rappresentano una ricchezza straordinaria nel sopperire alle carenze della memoria collettiva e alla conoscenza del puzzle che rappresenta questo evento.
Complimenti a Nicola Marongiu e Cinzia Carrus per la loro sensibilità antropologica ed artistica, in grado di testimoniare, attraverso la ricerca e l’opera, il loro amore per una terra ed una natura straordinarie.