Un Nuovo Anno nel segno della Speranza

Nuovo Anno
Attorno a poche altre parole come a quella di “speranza” si sono alternate nella storia considerazioni e definizioni, luoghi comuni e alti concetti etici e filosofici.
La gran parte delle persone vede la speranza proiettata nel futuro. In realtà è ciò che più è legato al presente. Si spera infatti nel cambiamento di qualcosa che ci limita, ci disturba, ci opprime. Come ha ben rappresentato J. Krishnamurti non è nell’illusorietà ristretta di un tempo futuro che la consapevolezza prende forma, quanto piuttosto nel “qui ed ora”.
Proprio per questo la speranza è come un fiorire della nostra coscienza nella meditazione del momento. È l’aprirsi al mondo delle possibilità, del fluire dell’unità della vita, del sacro e dell’eterno.
Speranza è dunque anche consapevolezza di quelle che, ne “La voce del Silenzio”, H.P. Blavatsky riportava come le sette chiavi che aprono le sette porte del vivere a beneficio di tutti gli esseri: amore, armonia, pace, imperturbabilità, sacra energia, meditazione, presa di coscienza; non sono queste ultime astrazioni intellettuali, ma contengono la forza dirompente dell’intuizione e del servizio.
La speranza finisce per essere un tutt’uno con la spiritualità, poiché nasce dall’umile approccio che considera l’eterna bontà di tutte le cose, cose che sono forse talora difficili da capire ma che sempre contengono il senso profondo che è connaturato alla vita in tutte le sue espressioni.
Che la speranza possa essere la compagna del nostro quotidiano è dunque l’auspicio all’inizio di un anno che tutti dovremmo considerare pur sempre come una straordinaria occasione per la nostra evoluzione spirituale.