In un’epoca dominata dalla comunicazione ma in cui parola e discorso pubblico risultato indeboliti, una parte illuminata del mondo della cultura si interroga su quale possa essere oggi il ruolo e il significato del linguaggio e della lingua. Ne è un esempio l’edizione 2023 del “Festivalfilosofia”, in programma il 15, 16 e 17 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo, che indagherà la “parola” come narrazione, dialogo, confronto e responsabilità.
L’iniziativa di Modena è stata preceduta a giugno dal Festival della Parola di Chiavari, dedicato quest’anno al tema “Ri(e)voluzione? – Una rivoluzione dei diritti, delle emozioni, delle opportunità green può essere pura Evoluzione?”
Un altro Festival della Parola, quello di Parma, iniziato a giugno e giunto ormai alla X Edizione, si concluderà il 4 settembre.
Tornare ad attribuire un’importanza non mercantile al linguaggio e alla parola è di grande importanza. L’essere umano è un vero e proprio microcosmo in totale e simultanea comunicazione in tutte le sue parti e anche con l’intero macrocosmo. Recuperare il significato sacrale della parola significa arricchire la propria vita e quella degli altri, aderendo all’invito dell’antica saggezza: “Fa che la preghiera della tua lingua sia la preghiera del tuo cuore”.