Pagine dalla letteratura teosofica

Pagine novembre
“Cakras – I Sensi Psichici dell’uomo” di C.W. Leadbeater, (Edizioni Teosofiche Italiane, Vicenza, 2009), pag. 79. Pubblicato sulla Rivista Italiana di Teosofia di novembre 2018.

Il risveglio di Kundalini
Mentre avviene tutto questo risveglio astrale l’uomo comune, nella sua coscienza fisica, non ne è consapevole. Il solo modo in cui il corpo denso riesce a trarre vantaggio da tutto ciò consiste nel ripetere il processo di risveglio dei centri eterici, che può essere ottenuto in vari modi e secondo la scuola di yoga che lo studioso sta praticando.
In India vengono riconosciute 7 scuole di yoga. 1) Raja Yoga; 2) Karma Yoga; 3) Jnana Yoga; 4) Hatha Yoga; 5) Laya Yoga; 6) Bhakti Yoga; 7) Mantra Yoga. Ho esposto alcuni di questi dati nella seconda edizione dell’opera I Maestri e il Sentiero, mentre il professor E. Wood li ha descritti esaurientemente nel suo libro Raja Yoga e nell’Allenamento Occulto degli Indù. Tutte queste Scuole riconoscono l’esistenza e l’importanza dei cakra e ognuna ha un proprio sistema per svilupparli. Il metodo del Raja Yoga consiste nel meditare su ognuno di essi successivamente e nel portarlo in attività mediante un’intensa forza di volontà, uno schema che è molto raccomandabile. La scuola che pone la massima attenzione su questi centri è quella del Laya Yoga; il suo sistema prevede di risvegliare le superiori potenzialità del fuoco serpentino e forzare quest’ultimo attraverso i centri uno a uno.
Questo risveglio necessita di uno sforzo della volontà determinato e prolungato nel tempo, per portare il primo cakra in piena attività, cosa che consiste precisamente nel risvegliare gli strati interiori del fuoco serpentino. Una volta risvegliato, grazie alla sua intensa energia vengono vivificati gli altri centri. Il suo effetto sulle altre ruote eteriche è di portare alla coscienza fisica le facoltà che vengono risvegliate dallo sviluppo dei loro corrispondenti cakra astrali.