Questo è il titolo di un interessante libro di Mario Arnaldi e Marisa Addomine, pubblicato da Youcanprint, che ripercorre la storia degli antichi orologi da torre di Ravenna, soffermandosi in particolare su quello che, a inizio Cinquecento, fu posto sulla facciata delle chiese dei santi Marco e Sebastiano. Un orologio che poi nel tempo fu sostituito da altri, parallelamente a un utilizzo delle chiese stesse, che vennero sconsacrate.
L’indagine evidenzia come il manufatto fosse non soltanto un orologio ma un astrolabio, in grado quindi di localizzare o calcolare la posizione del Sole e le stelle, legata al giorno dell’anno e all’ora. E di collegare il tutto ai segni astrologici. Un’opera quindi realizzata secondo la modalità tipica del nord Europa, a testimonianza degli scambi culturali, sociali ed economici che caratterizzavano il Cinquecento. Da non trascurare anche il fatto che il quel periodo di tempo Ravenna era sotto la dominazione veneziana.
La rappresentazione della misura del tempo, collegata al suo scorrere e alla simbologia che la caratterizza mostra l’attenzione, non solo pratica, che le comunità hanno dato a questi strumenti.
Il tempo e il suo fluire si legano strettamente alla vita in un ponte che unisce il passato, il presente e il futuro.
Segnaliamo la presentazione che di questo libro ha fatto Valentina Ferlazzo nell’edizione online de “La Repubblica” del 23 luglio scorso: https://www.repubblica.it/design/2023/07/21/news/la_misura_del_tempo_a_ravenna_alla_scoperta_del_misterioso_orologio_da_torre_astrolabico-408518962/?ref=RHPF-BG-I270678296-P2-S1-T1