La consapevolezza vive nel presente

consapevolezza vive nel presente
Ogni epoca storica è contraddistinta da problematiche particolari ma la nota dominante è spesso caratterizzata da quella che H.P. Blavatsky definisce, ne “La Voce del Silenzio”, l’eresia della separazione.
Il dualismo, l’opposizione, l’identificazione con il piccolo io della personalità portano l’essere umano lungo la strada dell’infelicità e lo distaccano, di fatto, dalla realtà delle cose, rendendolo preda delle paure, delle ansie di ciò che di negativo può accadere e proiettandolo nel contempo in un ipotetico futuro, che di fatto lo allontana dal qui e ora.
Non ci si rende così conto che un’immensa ricchezza si cela nell’attimo presente, che racchiude tutte le nostre possibilità di consapevolezza: consapevolezza di ciò che siamo, come frutto di una legge di equilibrio che ci dona la libertà di fare oggi ciò che possiamo fare, come figli non di una concatenazione meccanica di eventi ma di una libertà interiore che ci permette di fare il meglio con gli elementi che abbiamo a disposizione.
In “Alice nel paese delle meraviglie”, di Lewis Carroll, quando Alice chiede a Bianconiglio: “Per quanto tempo è per sempre?”, ottiene questa risposta: “A volte, solo un secondo”.
Ogni attimo è dunque prezioso ed è proprio vivendolo appieno nel segno della Bellezza e dell’Amore che potremo iniziare a cambiare la nostra vita.