La conoscenza negata

La conoscenza negata
In un recente breve articolo sul Corriere della Sera, titolato “Noi figli dell’ignoranza Wikipedica” Aldo Grasso sottolinea in modo incisivo una delle caratteristiche del tempo presente, quella di coltivare l’ignoranza. Lo fa ricordando il testo di Peter Burke “Ignoranza” e ricorda, non senza amarezza, come: “Una volta, chi non sapeva si rivolgeva a chi ne sapeva di più, magari con un po' di umiltà; adesso, grazie ai social, vige solo la presunzione di sapere. La deriva bulimica del web produce un eccesso di informazione che crea solo pressapochismo, presunzione, intolleranza: siamo tutti di un’ignoranza wikipedica” Anneghiamo in un mare di “conoscenza negata” e ci rifiutiamo di saperlo”.
Nell’informazione e nella conoscenza il superamento dell’ignoranza e della manipolazione passano attraverso la presa di coscienza socratica di “sapere di non sapere”. L’umiltà che ne deriva ci fa prendere coscienza della nostra ignoranza e ci motiva ancor più allo studio, alla riflessione, alla meditazione ed al superamento delle visioni dualistiche e conflittuali, basate sulla mera identificazione del piccolo “io” della personalità.