Facoltà latenti ed eresia della separazione

Facoltà latenti ed eresia della separazione
La Vita ci insegna che l’essere umano è ricco di facoltà latenti, in grado di manifestarsi in modo direttamente proporzionale alla capacità del singolo di considerare il piccolo io della personalità come un mero strumento di espressione della parte di se stesso che è in grado di relazionarsi con il mondo delle idee, con quello degli archetipi e con le possibilità dell’intuizione.
Perché questo possa avvenire è necessario prendere coscienza dell’inganno di quella che H.P.B. definisce, nel celebre “La Voce del Silenzio”, “l’eresia della separazione”, inganno che inchioda l’essere umano al dualismo fra spirito e materia, al pensiero discriminatorio, alla relazione conflittuale, all’odio e all’invidia. Andare oltre a tutto ciò significa aprirsi a una dimensione diversa delle proprie emozioni, dei propri pensieri e, naturalmente, delle proprie azioni.
Riconoscere nell’essere umano una potenzialità di sviluppo di facoltà latenti legate alla dimensione dell’essere, della bellezza e della bontà significa cambiare radicalmente i paradigmi della propria visione individuale ma anche sociale, ribadendo un’unità che è accettazione della legge di equilibrio universale e, nel contempo, coscienza dell’intima fusione di se stessi con il tutto, nella logica di un’unica “forza” che tutto pervade e tutto regola nella dimensione dell’amore.
(Nell'immagine: "Il Sole alla sua porta orientale" di William Blake).