Il Giorno della Memoria

Da nove anni il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria, una ricorrenza che vuole ricordare le vittime dell'Olocausto e che coincide con la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa.
L’Olocausto non è stato soltanto qualcosa di aberrante, ma anche un terribile fallimento culturale per l’Umanità e un punto di arrivo di errori e violenze che per molti secoli hanno visto il popolo ebraico come vittima.
Ricordare tutto questo in una visione ispirata dalla Fratellanza Universale senza distinzioni è importante perché l’antisemitismo è vivo tuttora e continua a mostrare il suo volto a tratti subdolo e a tratti violento.
Per non dimenticare, ricordiamo il testo del teosofo Avv.Gaetano De Martino “Da San Vittore ai Lager tedeschi” http://www.eti-edizioni.it/orizzonti/dal-carcere-di-san-vittore-ai-lager-tedeschi,2,482, che si segnala per l’assenza di odio e per la superiore visione del vivere.
Per non dimenticare trascriviamo il testo di questa poesia scritta da un ragazzo e trovata in un ghetto nel 1941:

Da domani sarò triste,
da domani.
Ma oggi sarò contento.
A che serve essere tristi,
a che serve?
Perché soffia un vento cattivo?
Perché dovrei dolermi, oggi, del domani?
Forse il domani è buono. Forse il domani è chiaro.
Forse domani splenderà ancora il sole.
E non vi sarà ragione di tristezza.
Da domani sarò triste,
da domani.
Ma oggi, oggi sarò contento.
E ad ogni nuovo giorno dirò:
"Da domani sarò triste, oggi no".