Il calcolo della felicità

Segnaliamo l’interessante articolo di Anna Meldolesi apparso sul “Corriere della Sera” del 6 settembre scorso. L’autrice ripercorre l’eterno dibattito che coinvolge e divide psicologi, filosofi e studiosi di economia e mostra come oggi si punti, in termini di felicità, sul benessere personale. Nell’articolo viene anche ricordato il Bhutan, questo piccolo stato asiatico, il cui re ha deciso di calcolare il benessere della popolazione con il criterio del Fil, ovvero della Felicità interna lorda. Quello del Bhutan, un paese che nell’ottica occidentale viene considerato povero, è un caso solo apparentemente paradossale, dato che la profonda cultura buddhista che lo permea ha fatto ben comprendere a re e popolazione che la vera felicità si basa sul concetto di beneficio di tutti gli esseri.
A corredo dell’articolo vengono riportate anche alcune citazioni sul tema della felicità, fra cui ne abbiamo scelte due; la prima, del celebre filosofo Bertrand Russell, è ricca di buon senso: “Il segreto della felicità è questo: fate in modo che i vostri interessi siano il più possibile numerosi”. La seconda, di eccezionale forza, è del premio Nobel per l’economia Paul Samuelson e merita di essere portata all’attenzione (e alla meditazione) del vasto mondo dei ricercatori spirituali: “La formula della felicità è consumi fratto desideri. Se si azzerano i desideri, la felicità tende all’infinito”.