Frammenti di una conoscenza segreta

Frammenti di una conoscenza segreta
Massimo Frana, saggista che si è occupato di vari pensatori quali Martin Heidegger, Gerhard Ebeling, Friedrich Wilhelm Foerster e Meister Eckhart, ha recentemente pubblicato, con la casa editrice Atanor di Roma, un’opera dal titolo “Frammenti di una conoscenza segreta”.
L’ipotesi di lavoro del testo è che vi sia una conoscenza che attraversa la storia degli uomini e che, per millenni, questa sia rimasta celata nelle pieghe dei miti e dei racconti popolari, nelle pagine dei testi religiosi e mistici, nelle icone e nelle grandiose opere edificate a lode dell’Assoluto.
L’autore considera che questa conoscenza sia essenzialmente aristocratica, attribuendo al termine il suo significato originario, cioè di parte spirituale dell’umanità. Quella stessa parte alla quale Maria, sorella di Marta, sedutasi ai piedi di Gesù Cristo ad ascoltarlo, scelse di appartenere, come ci narra il Vangelo di Luca.
Il testo ripercorre una parabola che parte da Mosè ed il monoteismo e dal mito di Gilgames, passa attraverso l’Esagrammaton ed il Cristo, sfiora la magia cerimoniale e la Teurgia, approfondisce il sacerdozio femminile e la Gnosi cristiana ed arriva poi al mistero dell’Amore ed alla luce della Conoscenza.
Nelle conclusioni l’autore fa un interessante riferimento al linguista ed antropologo russo Vladimir Propp, che nella prima metà del Novecento, individuò trentatré funzioni o sequenze all’interno delle fiabe popolari russe, corrispondenti ad una struttura fissa e ricorrente, rintracciabile, in generale, anche all’interno dei miti, delle fiabe, dei testi sacri etc.
In queste funzioni o sequenze emergono chiaramente, secondo Propp, cinque fasi: stato originario, caduta, risveglio, cammino, reintegrazione.