(Mit.) - Uno dei sensi, personificato in una donna con in mano una tortora ed un fiore di sensitiva. Le sue sensazioni estreme erano considerate la morbida pelliccia di ermellino ed il pelo spinoso del riccio.

(San.) - I sette Elementi-Principio visti dal lato della Forza o sotto l'aspetto spirituale dell'Elemento-Principio. "Quello" eternamente esistente; i differenti principi in Natura, nel loro significato occulto. Tattva Samasa è una parola della filosofia Sankya attribuita a Kapila stesso. Tattva sono anche i principi o categorie astratte, fisiche e metafisiche. Gli elementi sottili - cinque exotericamente e sette nelle filosofia esoterica - che sono correlati ai cinque ed ai sette sensi sul piano fisico; gli ultimi due sensi, anche se sono latenti nell'uomo, saranno tuttavia sviluppati nelle due ultime razze-radici. I Tattva sono Forze, o Centri di Forza, che corrispondono alle Sette Forze Macrocosmiche nell'Universo ed alla Sette Forze Microcosmiche nell'Uomo. Scrive H.P.B. "I cinque sensi fisici si fanno corrispondere ai cinque Tattva inferiori, i due sensi non ancora sviluppati corrispondono ai due Tattva superiori. I sette Tattva sono: Adi Tattva, Anupadaka Tattva, Akasha Tattva, Vayu Tattva, Taijas Tattva, Apas Tattva, Prithivi Tattva. Essi corrispondono ai nostri Principi ed ai sette sensi, o forze, nell'uomo. Secondo il Tattva, o Forza, generata o indotta in noi, agiranno i nostri corpi". I Tattva sono i Principi della Natura ed anche dell'esistenza astratta, fisica e metafisica. Come "elemento", è la sostanziale "realtà" che si trova dietro l'apparenza fenomenica, su cui lavora la coscienza seme, il vestimento della consapevolezza interiore. La differenza fra prakriti e tattva consiste nel fatto che la prima è il veicolo, il trasportatore, il lato materiale, mentre la seconda è l'aspetto analogico, il lato-forza. Ma le due cose sono una, inseparabili, come un corpo lanciato e la sua inerzia.

-JNANIN (San.) - Uno che conosce l'essenza cosmica, o i principi, dalla quale sorge ogni cosa di questo universo.

(Ame.) - Una divinità, anticamente venerata nel Paraguay, come custode del favoloso ponte delle anime.

(Eb.) - Quella che ora è diventata la lettera squadrata Ebraica tau, secoli prima dell'invenzione dell'alfabeto Giudaico era la croce Egizia con impugnatura, la crux ansata dei Latini, identica all'ank Egiziano. Questo distintivo apparteneva, ed appartiene ancora, agli Adepti di ogni paese. Come dimostra Kenneth Mackenzie: "Essa era un simbolo di salvezza e di consacrazione e come tale è stata adottata dalla Massoneria nel Grado dell'Arca Regale". È anche chiamata la croce astronomica, ed era usata dagli antichi Messicani - la si può vedere in un palazzo a Palenque - come pure dagli Indù, che imprimevano il tau come marchio sulla fronte dei loro Chela. Il Tau è il raggio che si aggiunge al diametro, la premessa della svastika, il simbolo dell'evoluzione e della caduta nella generazione, o Materia. Lo si trova un pò dappertutto, perfino in Messico e talvolta viene considerato un simbolo fallico; è detto anche croce astronomica. La croce ansata egizia era formata da tau e cerchio, attributi di Iside che si trovano spesso sulle mummie. Il Tau è l'alfa e l'omega della Sapienza Divina, la lettera iniziale e finale di Thot (Ermete). Come equivalente del 7 e della gamma è il simbolo della Vita in genere e della Vita eterna. Anche i cristiani hanno usato questo simbolo. Tau, infatti, dicevasi il Servo dei cavalieri di S.Stefano, perchè aveva sul petto una croce con uno spicchio di meno, rassomigliante ad una T

(Occ.) - Prodigio o "fare un miracolo"; il potere di operare prodigi con l'aiuto degli dei. Dalle parole Greche thauma "prodigio" e theurgia "opera divina". Ovviamente, la taumaturgia compiuta dai pagani o dai non cristiani è la peggiore delle magie, un peccato capitale che merita di scagliare il colpevole al di sotto dell'ultimo cerchio dell'inferno. Quella del vescovo di Neocesarea, o di S.Antonio di Padova, è opera diretta dello Spirito Santo !

(Lat.) - Una costellazione dello Zodiaco molto misteriosa, connessa con tutti gli dei solari "Primi-Nati". Il Taurus (Toro) è sotto l'asterisco A che nell'alfabeto Ebraico ha la configurazione della lettera Aleph; per cui la costellazione è chiamata "l'Uno", "il Primo", come la suddetta lettera. Da qui, il "Primo-Nato" che rendeva sacro tutto quello che incontrava. Il Toro è un simbolo di forza e di potere creativo - il Logos; da esso derivano le corna sulla testa di Osiride e di Horus. Gli antichi mistici vedevano la croce ansata nelle corna del Taurus (la parte superiore dell'Aleph Ebraico) che schiacciava il Dragone, e i Cristiani collegarono il segno o la costellazione con il Cristo. S.Agostino la chiamava "la grande città di Dio" e gli Egiziani la chiamavano "l'interprete della voce divina", l'Apis Pacis di Hermonthis. (Vedi "Zodiaco").

(Eg.) - Altro nome del Dio Thoth, secondo gli Egizi.

(Bab.) - Le famose tavolette caldee, oggi deteriorate, sulle quali è descritta la leggenda babilonese della creazione.