Glossario

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HALACHAH

 
(Eb.) - O Halakah, è il nome dato a quelle parti del Talmud che sono argomenti o punti essenziali della dottrina; la parola significa "regola". È considerata oggetto della rivelazione ricevuta da Mosè sul Sinai, ed è contenuta nella Torah sia in quella scritta che in quella orale. È codificata nella Mishnah e nei Midrashim. Con la haggadah, cui si contrappone in quanto vincolante e pratica, costituisce i due aspetti fondamentali di tutta la letteratura rabbinica. Essa si applica a tutti gli aspetti della vita, sia individuale che collettiva; si occupa dei rapporti fra uomo e Dio, tra uomo e uomo, tra singolo e collettività, tra collettività e collettività. Essa rappresenta la base della ortoprassi ebraica, poiché costituisce l'insieme delle norme giuridiche della dottrina tradizionale giudaica. Comprende antiche consuetudini non accolte nel Pentateuco, nuove norme giuridiche ed i risultati dell'interpretazione del Pentateuco.

HALEVY Joseph

 
(Fr.) - Adrianopoli 1827, Parigi 1917. Viaggiatore, orientalista, archeologo francese, il cui vero nome era Elias Levy. Nel 1868 visitò l'Abissinia settentrionale per compiere studi sui costumi e sulla religione dei Falascià. Viaggiò poi nello Yemen per raccogliere iscrizioni himyarite, e da Hodeide si spinse fino al Nagram. Visitò le rovine del paese di Saba e di Minei, ritrovò la strada percorsa da Elio Gallo e raccolse parecchie centinaia di iscrizioni. Professore di etiopico a Parigi, diresse dal 1893 al 1914 la Rivista Semitica di Epigrafia e di Storia antica.

HALIBURTON

 
(???) - Autore citato nella Dottrina Segreta.

HALL Marshall

 
(Ing.) - 1790,1857. Medico inglese, studiò in modo particolare i riflessi nervosi e la differenza fra azione volitiva ed azione inconscia. Introdusse, per primo, il concetto di shock traumatico.

HALLAM Henry

 
(Ing.) - Windsor 1777, Pickhurst 1859. Istruito ad Eaton ed alla Chiesa di Cristo di Oxford, si laureò nel 1799. Praticò l'avvocatura per un certo tempo, ma nel 1812 si dedicò interamente agli studi preferiti. Mantenne la carica di commissario alla stampa, e si prodigò per l'abolizione della schiavitù. Scrisse "L'Aspetto degli Stati d'Europa nel Medioevo", opera di grande erudizione e di notevole valore storico, la "Storia Costituzionale dell'Inghilterra" e "L'introduzione alla Letteratura di Europa, studi che sono da considerare fondamentali e che gli valsero il titolo di "storico filosofico".

HALLEY Edmund

 
(Ing.) - Londra 1656, Greenwich 1742. Astronomo inglese, scoprì i moti propri delle stelle, fino ad allora ritenute fisse, ed inventò un metodo per determinare gli afeli e le eccentricità dei pianeti. Dimostrò che, con l'aiuto del passaggio di Venere sul Sole, si può determinare con precisione la distanza fra la Terra ed il Sole. Applicando i principi di Newton al corso delle Comete, riconobbe la loro periodicità e predisse il ritorno, nel 1759, della cometa del 1682, che da allora porta il suo nome. Compose le Tavole della Luna, di cui scoprì l'accelerazione. Fu Halley ad iniziare lo studio del problema che tende a determinare l'altezza mediante il valore della pressione atmosferica.

HALLIWELL

 
(???) - Citato nella Dottrina Segreta quale autore di studi sulle tombe indù.

HAM

 
(Eb.) - O anche Cam, assieme a Canaan è il capo degli Hivim.

HAMANN Johann Georg

 
(Ger.) - Konigsberg 1730, Munster 1788. Filosofo tedesco, fu allievo dello stesso maestro di Kant. Nel 1757 attraversò una crisi che superò leggendo la Bibbia , ricevendone una durevole illuminazione religiosa. Fu un antiilluminista, pensatore colto e scrittore prolifico. Alla pretesa di erigere la sola ragione umana a criterio di verità, egli oppose il valore insuperabile ed infinito della rivelazione. Essa si trova nella Scrittura, ma anche nel creato. Tutto, infatti, è parola, linguaggio; la parola divina incarnata va al di là del pensiero raziocinante e richiede, per essere compresa, l'aiuto dei sensi e dell'immaginazione. Egli nega alla scienza ed alla storiografia la capacità di penetrare il significato profondo della realtà. Vede in Socrate il profeta del Cristianesimo e rimprovera a Kant l'aver affidato la conoscenza alla ragion pura. Può essere considerato l'iniziatore del romanticismo tedesco, con grande influenza su Goethe, Schiller, ecc.

HAMILTON William

 
(Ing.) - Glasgow 1788, Edimburgo 1856. Filosofo inglese, di nobile famiglia, abbandonò la professione di avvocato per dedicarsi agli studi storici e filosofici. Insegnò all'università di Edimburgo. Nel tentativo di dare base alla dottrina del "senso comune", innestando idee derivate dal criticismo kantiano, si orientò verso un relativismo di carattere agnostico. Egli affermava che la conoscenza non è possibile se non in base a rapporti, così ammettendo una dualità soggetto-oggetto, un elemento pensante ed un mondo ad esso esterno, che non può essere conosciuto teoricamente, bensì attraverso il rapporto con esso. Se il conoscere è un rapporto fra conoscente e conosciuto, l'Assoluto può essere solo un concetto negativo, non pensabile. Ma pur essendo inconoscibile, esso deve comunque esistere: si arriva ad esso con la fede, ossia con un atto che va oltre la ragione. Il principale contributo di Hamilton alla logica è costituito dalla dottrina della quantificazione del predicato. In essa Hamilton, sostenendo la necessità di esplicitare ciò che è pensato implicitamente, asserisce che in ogni giudizio la quantità del predicato (che è implicitamente pensata), dev'essere esplicitata al pari della quantità del soggetto. In psicologia, Hamilton divide i fenomeni mentali in tre classi: di conoscenza, di sentimento (piacere e dolore) e di desiderio. Ogni stato mentale contiene sempre le tre classi, in misura diversa, mentre condizione generale di base è sempre la coscienza.
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