Glossario

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TRI

 
-KUTA (San.) - Letteralmente, "tre cime". La montagna sulla quale furono costruiti Lanka (la moderna Ceylon) e le sue città. Allegoricamente si dice che si tratti di una catena montuosa che si estende a sud del Meru. E così doveva essere Lanka, senza alcun dubbio, prima che fosse sommersa, lasciando oggi fuori dalle acque solo le cime più alte di quella catena. La topografia sottomarina e le formazioni geologiche hanno subito considerevoli mutamenti a partire del periodo del Miocene. Vi è una leggenda che si riferisce a Vayu, il dio del vento, che spezzò la sommità del monte Meru e la scagliò in mare, dove immediatamente divenne Lanka.

TRI

 
-LOCHANA (San.) - Letteralmente, "dai tre occhi", un appellativo di Shiva. Si narra che un giorno, mentre il dio era impegnato sulla sommità dell'Himalaya in rigide pratiche di austerità, sua moglie mise amorevolmente la mano sul suo terzo occhio che ardeva con grande fiamma dalla fronte di Shiva. Questo è lo occhio che ridusse Kama, il dio dell'amore (come Mara, il tentatore), in cenere per aver cercato di ispirargli, durante la sua meditazione, i pensieri della propria moglie.

TRI

 
-LOKA (San.) - I tre mondi.

TRIADE

 
(Eso.) - Complesso di tre elementi, cose o persone. In tutte le religioni, sia monoteiste che politeiste, si trovano triadi di divinità o di figure mitiche; esse possono riferirsi ad un determinato culto (Giove, Giunone e Minerva a Roma), oppure a genealogie divine. A Babilonia troviamo la triade cosmica formata da Anu, Enlil, Ea; quella astrale, invece, è formata da Sin, Shamash e Ishtar; in Grecia troviamo Zeus che governa il cielo, Nettuno il mare, Hades gli inferi; in Giappone, dalla purificazione di Izanagi, nascono: Amaterasu, Tsuki-yomi e Susano-wo; a Tebe troviamo Ammone, Mut e Khonsu; in Egitto Osiride, Iside ed Oro. Queste ultime rappresentano la forma padre-madre-figlio. Nella mitologia germanica, la triade superna è composta da Odino, Thor e Freyr; in India, abbiamo Brahma, Vishnu e Shiva; in Persia abbiamo una triade anomala costituita da Ahura Mazda, Asha e Vohu Manu. La tripartizione, come abbiamo visto, non ha sempre lo stesso significato; può trattarsi della tripartizione del mondo, del modello della famiglia, della divisione della società in categorie, delle fasi della produzione terrestre, ecc. I dieci Sephirot sono concepiti come un gruppo composto da tre triadi: Kether, Chokmah e Binah formano la triade superiore; Chesed, Geburah e Tipheret formano la seconda; Netzach, Hod e Yesod formano la triade inferiore. La decima Sephira, Malkuth, rimane al di là di queste tre triadi. Questa classificazione appartiene alla Cabala ortodossa Occidentale. Gli Occultisti Orientali riconoscono una sola triade - quella superiore (corrispondente ad Atma-Buddhi ed all'"Involucro" che riflette la loro luce, i tre in uno) - e contano sette Sephirot inferiori, ognuno dei quali sta per un "principio", a cominciare dal Manas Superiore e terminando con il Corpo Fisico - di cui Malkuth è rappresentativo nel Microcosmo e la Terra nel Macrocosmo. La Triade è la forma della Tetractys, o i Quattro Sacri nel Cerchio. È la Fiamma Trilingue che mai si estingue: la Triade spirituale dell'uomo formata da Atma, Buddhi e Manas. Marco, il capo dei Marcosiani, attribuisce alla Divinità il numero 30, in quattro sillabe: esotericamente ciò significa la Triade nel Quadrato, il Ternario ed il Quaternario, 3+4, il Sette, tante quante sono le lettere segrete di cui si compone il vero nome di Dio. Triade, talvolta, è adoperata come sinonimo di Ternario, di Trinità, ed anche della Trimurti.

TRIANGOLO

 
(Eso.) - La prima figura geometrica a determinare una superficie; con il vertice in alto indica il Fuoco (Shiva), con il vertice in basso indica l'Acqua (Vishnu); i chiodi della croce del Cristo formano un triangolo; il delta maiuscolo greco è un triangolo; il triangolo massonico, che poggia sulle due colonne, ha nel vertice in alto il "dovere", in basso a sinistra la "libertà", in basso a destra il "potere; la tetrade pitagorica forma un triangolo; il triangolo con il vertice in basso è maschile ed attivo, quello con il vertice in alto è femminile e passivo, i due triangoli intersecati formano il Sigillo di Salomone, ed anche la stella brillante a sei punte, la stella del macrocosmo. Il triangolo dell'occultismo arcaico è alla base della Trinità cristiana, come altrove dimostrato (Triade); l'Albero Sefirotico è composto di tre triangoli: il primo con il vertice in alto, gli altri due con il vertice in basso. Il triangolo in cielo simbolizza gli Esseri angelici, sulla terra diventa il pentagono, simbolo dell'uomo. I Triangoli sono le Fiamme, le Intelligenze, gli Esseri attivi, quelli che si ribellano alla Legge divina passiva. Un grande cabalista legge i due triangoli interallacciati nel seguente modo: nell'angolo superiore del triangolo superiore vi è l'aquila, nel sinistro inferiore il Leone, nel destro il Toro, al centro dei tre vi è l'Uomo; essi simbolizzano le prime quattro razze, ma anche gli animali di Ezechiele e dell'Apocalisse, oltre ai simboli dei quattro evangelisti cristiani. Questa figura la troviamo anche nella filosofia indù associata alla Dea Ardhanari. Nella Massoneria, il primo lato del triangolo offerto allo studio dell'apprendista è il regno minerale, simbolizzato da Tubalcain; il secondo lato spetta alla meditazione del compagno, riguarda il regno vegetale ed è simbolizzato da Scibb; il terzo lato è riservato al maestro, si riferisce al regno animale ed è simbolizzato da Mac-benah. Il triangolo è il grande Delta, il veicolo della Divinità sconosciuta; quaternario e ternario formano il cubo, che disteso, forma la croce: quattro quadrati in verticale, tre in orizzontale, uno in comune. Il quattro è il simbolo dell'universo allo stato potenziale (Materia caotica), che viene permeato attivamente dallo Spirito, il triangolo astratto primitivo il quale, perdendo la sua unidimensionalità, si espande nella materia. In tal modo si crea la base manifestata dello spazio tridimensionale e l'Universo può manifestarsi in modo intelligibile. Presso i Romani, un triangolo con la base molto più lunga dei due lati, significava "costumi dissoluti", l'uscita dai limiti normali della vita, il passaggio dalla buona via al vizio. Il triangolo con base più corta dei lati, stava a significare "correzione", pentimento del malfatto, rientro nella normalità. Un simbolo molto importante, presente nella filosofia indù e nella chiesa cattolica, è il triangolo con un occhio al centro; exotericamente, esso è l'occhio di Dio che tutto vede, il simbolo dell'onniveggenza, esotericamente ha altro significato.

TRIASSICO

 
(Geo.) - Primo periodo dell'Era Secondaria o Mesozoica; si colloca fra 220 e 180 milioni di anni fa. Si divide in Superiore, Medio ed Inferiore. Nelle sue rocce sono state trovate tracce di marsupiali, mentre erano molto diffusi uccelli, rettili, anfibi e pesci.

TRIBHUJAM

 
(San.) - Dal sanscrito tri (tre) e bhujam (lato), significa trilatero, o triangolo.

TRICEFALO

 
(Rel.) - Condizione di chi ha, o è rappresentato, con tre teste. È caratteristica di numerose divinità e figure mitiche di religioni diverse, di cui si ha testimonianza attraverso l'iconografia. Si possono avere tre teste, più o meno indipendenti (tre colli), oppure tre facce su una sola testa con diverse combinazione degli occhi. La più antica figura tricefala risale ad almeno 3000 anni prima dell'era moderna; la si vede nei sigilli di Mohenjo Daro ed è seduta in posizione yoga. Forse si tratta di un predecessore di Shiva, Dio che sarà poi rappresentato tricefalo, come anche Vishnu. Nel pantheon buddhista mahayanico, altre divinità erano rappresentate con tre o più teste: Avalokiteshvara, Tara, Vajrapani, ecc. Nell'escatologia avestica troviamo una divinità con tre teste e sei occhi: Saosyant, ma anche il Sole viene talvolta raffigurato con tre facce. In Grecia, Ecate ha tre teste (ma anche tre corpi), mentre Gerione, Cerbero e Tifone hanno tre teste. E divinità tricefale si trovano anche in Sardegna, Etruria, Gallia, presso gli Slavi ed i Samoiedi. Solitamente la tricefalia era intesa una struttura lunare, mentre quella solare era quadricefala (ancora una volta tre e quattro).

TRICOLORE

 
(Eso.) - Tutti sanno che i colori della bandiera italiano sono tre: verde, bianco e rosso, ma pochi sanno perchè. Intanto sono tre, come i mondi, i cieli, le intelligenze, i gradi delle società segrete. Proprio una di queste, nel XVIII secolo, aveva un grado templare detto Principi di Mercede, detti Figli della Verità; tra i simboli caratteristici del loro grado figurava il Palladio dell'Ordine, ossia la Statua della Verità, nuda e coperta di un velo tricolore; questi colori compaiono nella decorazione del loro tempio e sono: il verde, il bianco ed il rosso, i tre colori ermetici con i quali Dante adorna la sua Beatrice. Solo un accenno al significato exoterico dei colori: il verde simbolizza le forme viventi della materia, rese visibili dalla luce; il bianco è la sintesi dei colori e sta in mezzo come luce perfetta, illuminazione mistica; il rosso è il fuoco, Phrodite quando sessuato, Aphrodite quando asessuato.

TRIDANDI

 
(San.) - Il nome generalmente dato ad una classe o setta di Sanyasi, i quali tengono costantemente in mano una clava (danda) che si biforca in tre verghe alla sommità. Il termine ha varie etimologie, ed alcuni lo attribuiscono al triplice filo Brahmanico.
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