Glossario

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SCIAMANESIMO

 
(Occ.) - Complesso di elementi magico-religiosi incentrato sulla figura di uno sciamano, molto diffuso nell'area artica e paleosiberiana. Non è una religione vera e propria, ma un'esperienza religiosa di carattere mistico le cui componenti (vocazione, ascesi, visioni, estasi) sono presenti in numerose e differenti religioni. Lo sciamano (colui che è stato in estasi) è la persona alla quale il gruppo riconosce la funzione di mediare con il mondo trascendentale degli spiriti o delle divinità. La condizione dello sciamano può essere un dono, una vocazione o una predisposizione psicopatologica; la sua attività comincia con un tirocinio iniziatico (una tecnica atta a provocare l'estasi) al termine del quale vi è un rito di consacrazione eseguito dallo sciamano capo. Lo sciamano si può porre in contatto con il mondo divino in due modi diversi : invasamento (possessione da parte degli spiriti) o viaggio estatico nel loro mondo. Durante l'estasi egli acquista poteri straordinari, diventa insensibile al dolore e resiste a qualsiasi ferita. In tali condizioni egli svolge la sua funzione a favore della comunità. Da alcuni studi condotti su base scientifica (!) è risultato che lo sciamano è quasi sempre affetto da inversione sessuale e da comportamento omosessuale. D'altra parte, l'unico compagno dello sciamano può essere il suo spirito e, quindi, il rapporto con un altro uomo è ampiamente giustificato. Al di là di ogni studio scientifico, che poco ha a che fare con fenomeni che nulla hanno da offrire alla scienza, lo sciamano è in grado di provocare e di controllare con la propria volontà il raptus, e lo impiega come mezzo tecnico per ottenere i risultati voluti.

SCIAPODI

 
(Ori.) - Detti anche Monoscelli, sono popoli favolosi che avrebbero abitato sconosciute regioni dell'India e della Libia. Erano dotati di un solo piede con il quale, però, erano in grado di correre con straordinaria velocità. Qualcuno dice che in realtà le gambe erano due: mentre una correva l'altra si riposava.

SCIBB

 
(Mas.) - Secondo Ragon, fondatore della famosa società massonica dei Trinosofi, il triangolo equilatero ha proprietà occulte sui suoi lati, ciascuno dei quali corrisponde ad uno dei tre gradi massonici ordinari. Il primo è collegato al regno minerale, è simbolizzato da Tubalcain e corrisponde al grado di apprendista; il secondo è collegato al regno vegetale, è simboleggiato da Scibb (o Scibboleth) e corrisponde al grado di compagno; il terzo è collegato con il regno animale, è simboleggiato da Mac-benah e corrisponde al gradi di maestro.

SCIENTISMO

 
(Fil.) - Particolare atteggiamento intellettuale (e concezione) di chi ritiene unico sapere valido, capace di risolvere tutti i problemi, di soddisfare tutti i bisogni dell'uomo quello delle scienze fisiche e sperimentali. Questa concezione svaluta ogni altra forma di sapere (anche la filosofia) che non accetti i metodi propri di queste scienze.

SCIENZA

 
(Fil.) - Per definizione, è un sistema di cognizioni acquisite con lo studio e la riflessione. Il sapere scientifico abbraccia sia le discipline logico-matematiche che quelle naturali ed umane. Aristotele viene considerato il padre della scienza, ma la scienza moderna nasce con Bacone, Galileo e Cartesio, i quali ne elaborano il metodo. La scienza può essere definita anche come un insieme di cognizioni ordinate e coerenti, raggruppabili nelle varie branche in cui può dividersi l'attività speculativa dell'uomo nei vari campi del sapere. La scienza pura è fine a sè stessa, quella applicata ha per oggetto l'applicazione a fini pratici delle leggi e dei risultati scientifici. Oggetto della scienza è tutto ciò che può essere misurato, pesato, comunque sottoposto ad una indagine quantitativa e qualitativa. Ciò che non rientra in questa categoria, viene dalla scienza negato. Per la scienza, ad esempio, la mente e lo spirito dell'uomo sono un semplice prodotto di forze cieche che operano all'interno del cervello. Cambry nega che il caso possa creare combinazioni tanto meravigliose, e noi lasciamo la mente degli scienziati al caso. Esiste una scienza superficiale, che è puramente materialistica, ed una scienza interna, che è squisitamente intellettuale e metafisica. Gli scienziati onesti ammettono con sincerità che la conoscenza delle origini delle leggi, della materia, della vita, non potrà mai rientrare nel bagaglio della scienza. Questa, quando parla di cose che non ha mai visto, detta leggi sugli effetti, ignorandone le cause, passando incessantemente da una ipotesi ad un'altra, smentendo oggi ciò che aveva affermato per certo ieri. I grandi eventi del passato non possono essere sottoposti ad osservazione diretta e, come tali, ad essi non si può applicare alcuna scienza esatta. La scienza, infatti, si propone di verificare e rettificare tutti i fatti che accadono sotto la sua osservazione diretta, studiando la concatenazione causa-effetto per determinare le Leggi. Suo specifico campo d'azione è la Natura, almeno quei fenomeni che si presentano all'osservazione dei sensi e che, quindi, possono essere in qualche modo rilevati. La scienza non dovrebbe mai calpestare il campo della metafisica, della religione, della filosofia, dei sentimenti, ecc.; dovrebbe evitare di fare congetture su cose che non conosce: è meglio negarle piuttosto che fare svolazzi di fantasia. Bisogna sempre ricordarsi che la scienza ha come scopo la conoscenza del particolare, mentre l'universale cade nell'area di competenza di altre discipline ed è assolutamente vietato alla scienza. Oltre alla scienza ufficiale, esiste anche una scienza sacra ed una scienza esoterica, od occulta. La prima è chiamata anche scienza di Dio e viene definita come la facoltà intellettiva mediante la quale Dio conosce le cose, reali o possibili, passate, presenti o future. Di quella esoterica si parla alla voce "Scienze Occulte".

SCIENZE DELLO SPIRITO

 
(Fil.) - Definite anche con il termine tedesco "Geisteswissenschaften", furono per la prima volta separate da quelle della natura da Windelband. Egli definisce nomotetiche le scienze della natura, in quanto rivolte a stabilire leggi universali, mentre definisce idiografiche le scienze dello spirito, poiché loro oggetto è la forma storicamente determinata dell'evento singolo.

SCIENZE OCCULTE

 
- La scienza dei segreti della natura - fisica e psichica, mentale e spirituale, chiamata Scienza Ermetica ed Esoterica. In Occidente la si può chiamare Kabbalah; in Oriente misticismo, magia e filosofia Yoga alla quale i Chela indiani fanno spesso riferimento come alla settima "Darshana" (o scuola di filosofia), di cui solo sei in India sono note al mondo del profano. Queste scienze sono, e sono state per ere, celate al volgo per l'eccellente ragione che esse non sarebbero mai state apprezzate dalle sedicenti classi istruite, nè comprese dai non colti. Le prime, anzi, avrebbero potuto farne cattivo uso per il proprio profitto e volgere così la Scienza divina in Magia nera. Viene spesso rivolta alla filosofia Esoterica ed alla Kabbalah la accusa che la loro letteratura è piena di "un gergo barbaro e senza significato", incomprensibile alle menti comuni. Ma le Scienze esatte - medicina, fisiologia, chimica e le altre - non fanno forse lo stesso ? Gli Scienziati ufficiali non velano allo stesso modo i loro dati e le loro scoperte, usando una terminologia Greco-Latina recentemente coniata ed ancora più barbara ? Come giustamente rileva il nostro Fratello Kenneth Mackenzie - "fare tali giochi di prestigio con le parole, quando i fatti sono così semplici, è l'arte degli Scienziati dei nostri tempi, in netto contrasto con quelli del XVII secolo che chiamavano la vanga 'vanga' e non 'attrezzo agricolo'". Comunque, mentre i loro fatti sarebbero semplici e comprensibili se resi in un linguaggio comune, i fatti della Scienza Occulta sono di natura tanto astrusa che, nella maggior parte dei casi, non esistono nelle lingue Europee parole per esprimerli; inoltre, il nostro "gergo" ha una duplice necessità - (a), lo scopo di descrivere chiaramente quei fatti a chi è versato nella terminologia occulta, (b) celare questi fatti al profano.

SCIITI

 
(Mus.) - Dall'arabo Shi-i (chi è del partito) o da Shi-a (partito di Alì), denominazione di sette musulmane risalenti alle guerre civili del primo secolo dell'egira. Si dividono in tre grandi nuclei: Zaiditi, indirizzo più vicino all'ortodossia sunnita in campo politico e giuridico; Imamiti, o Duodecimani, i più moderati; Ismailiti, o Batiniti, i più lontani dall'ortodossia. Tutte queste sette credono Alì designato da Maometto a succedergli e considerano usurpatori i primi tre califfi. Essi considerano regolare solo l'imamato (califfato) dei discendenti di Alì e di Fatima. In dogmatica accettano le dottrine dei mutaziliti, ma gli Ismailiti hanno elementi propri, aborriti dagli altri. Gli Sciiti rappresentano circa il 10 % dei Musulmani e sono presenti in Iran, Iraq e Pakistan. Mantengono il concetto della infallibilità ed impeccabilità dell'imam, cui ci si rivolge come guida ed interprete autorevole degli scritti sacri.

SCILLA

 
(Mit.) - Ninfa siciliana amata da Glauco; Circe, sua rivale in amore, la cambiò in uno scoglio che aveva la forma di donna, con il busto e la testa che emergevano dalle acque, mentre i fianchi erano coperti dalle teste di sei cani orribili, che con larghe ed aperte gole latravano continuamente. L'onda, turbinando attorno allo scoglio, formava un gorgo più terribile di quello di Cariddi, che era vicino. La leggenda allude ad un fatto fisico che avviene quotidianamente nello stretto di Messina. A causa di uno scalino sul fondo del mare, la cui entità è di qualche migliaio di metri, quando la marea sale non si ha alcun effetto, quando scende, sul fondo del mare avviene come una cascata che determina una serie di vortici sulla superficie. Questi vortici si spostano trascinati dalla corrente ed inghiottono quanto trovano sul loro percorso. Talvolta ve ne sono di così grandi da mettere a rischio le barche dei pescatori.

SCIMMIE

 
(Ant.) - Il termine deriva forse da simos che significa camuso (con riferimento al naso schiacciato), oppure da similus che sta per imitare. È il nome comune di tutti i mammiferi dell'ordine dei quadrumani, diventati famosi dopo che Darwin affermò che loro erano i progenitori dell'uomo. Questa teoria ha determinato la nascita di due scuole: la scuola evoluzionistica che si rifà alle teorie di Darwin e le sostiene a spada tratta, e la scuola dei diffusionisti che si oppose strenuamente sostenendo la non verificabilità storica e scientifica delle ipotesi di Darwin. La Teosofia, pur lasciando libero chiunque di ritenersi discendente da una scimmia, modestamente fa notare che scientificamente è stato accertato quanto segue: 1) Nessuna scimmia antropoide è stata trovata prima del Miocene; 2) Oggetti di selce, lasciati dall'uomo, sono stati trovati nel Pliocene, ed esiste anche il dubbio che qualcuno di essi possa essere anche anteriore, e collocato nel Miocene; 3)Il passaggio eventuale dalla scimmia all'uomo richiederebbe centinaia di milioni di anni, almeno stando al ritmo delle trasformazioni accertato nelle varie forme di vita. Poiché fra il Miocene ed il Pliocene intercorrono appena una diecina di milioni di anni, la derivazione dell'uomo dalla scimmia è impossibile a meno che non si compiano due correzioni: 1) Retrocedere la scimmia all'inizio del paleozoico, il che non è scientificamente possibile; 2)Oppure accettare per questa trasformazione un ritmo di trasformazione più rapido, cosa che rappresenterebbe un controsenso, dal momento che questa trasformazione può essere considerata la più importante e complessa che sia avvenuta in tutta la storia della Terra. Ha ragione De Quatrefages quando afferma che è la scimmia a derivare dall'uomo, e non viceversa. La Teosofia ipotizza che, molto probabilmente, la scimmia è il ripristino, o il risveglio, con mezzi anormali della forma reale dell'uomo della Terza Ronda. D'altra parte, chiunque è in grado di rilevare che fra le due specie non esiste alcuna continuità: il più selvaggio degli uomini di razza inferiore è di gran lunga superiore al più progredito dei primati. Sul piano rigorosamente scientifico, infine, è da rilevare che la teoria evoluzionistica manca di diversi anelli, costruiti artificiosamente dagli evoluzionisti, ma che non soddisfano alcuno.
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