Glossario

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MANIA

 
(Rel.) - Antica e formidabile divinità italica, forse di origine etrusca, appartenente alle divinità infernali e che gli antichi consideravano madre dei Mani o Lari. A Roma, per propiziarsi questa Dea ed i suoi figli, venivano celebrate le feste compitali, durante le quali gli schiavi godevano di assoluta libertà. Si racconta anche che durante queste feste venivano sacrificati dei ragazzi a beneficio delle famiglie cui appartenevano. Giunio Bruto abolì i sacrifici umani sostituendoli con quelli di fantocci. Le immagini della terribile Dea venivano poste sulle porte delle case con l'intento di tenere lontano ogni pericolo. In India, Mania è il Manu femminile, citato nel Ramayana. Essa è Ila, o Ida, moglie e figlia di Vaivasvata Manu, con il quale generò la razza dei Manu. In realtà rappresenta la Terra, la seconda edizione e ripetizione di Vach, e come Vach è androgina. Per gli antichi, mania era sinonimo di terrore; per la psicologia è un'alterazione psichica dell'umore che può manifestarsi con esaltazioni euforiche abnormi. Non si conoscono le cause, nè vi è alcuna terapia efficace.

MANICHEI

 
(Lat.) - Una setta del III secolo che credeva nei due principi eterni del bene e del male; il primo forniva l'anima all'umanità, il secondo il corpo. Questa setta fu fondata da un certo mistico semi-Cristiano chiamato Mani, che si annunciava come l'atteso "Consolatore", il Messia ed il Cristo. Molti secoli più tardi, dopo che la setta scomparve, sorse una Fratellanza che si definì dei "Manichei", di carattere Massonico e con parecchi gradi di iniziazione. Le loro idee erano Cabalistiche, ma furono fraintesi. I Manichei costituivano una chiesa con una propria gerarchia: uditori o catecumeni, eletti, preti, vescovi, apostoli ed un Capo supremo che era il successore del Mani. Non avevano sacramenti e quindi la loro liturgia era scarsa. La festa del bema celebrava il martirio del Maestro e cadeva all'incirca nel periodo della Pasqua cristiana.

MANICHEISMO

 
(Rel.) - Religione fondata da Mani (vissuto fra il 216 ed il 277 d.C.), un principe persiano, che concepisce la realtà esistente come espressione di una lotta perenne tra due principi opposti: Bene contro Male, Luce contro Tenebre, Spirito contro Materia, Dio contro Demonio. Questi due principi, che sono coeterni, avevano all'origine una loro collocazione spaziale separata; quando il principio negativo volle impadronirsi del positivo, cominciò la sofferenza nel mondo. Il Padre della Grandezza sacrifica sè stesso per arrestare il male; trae da sè la Madre della Vita che, a sua volta trae da sè l'Uomo primordiale. Questi affronta il male ed è vinto dalle Tenebre; dal proseguimento della lotta fra la Luce e le Tenebre, nasce il mondo, Adamo ed Eva e tutte le dualità. Gesù viene a soccorrere Adamo nella lotta contro il male, e da questo momento l'uomo può salvarsi seguendo le istruzioni del Mani. Il Manicheismo si diffuse anche in Africa ed in Cina, trovando una forte resistenza. In Persia si integrò nella religione di Zarathustra, in Occidente si permeò di significati gnostici e neoplatonici, in Cina si colorò di buddhismo. In Oriente si estinse verso il VII secolo, mentre in Cina resistette fino al XII secolo. La morale manichea indica come scopo dell'uomo la separazione in sè dell'uomo divino da quello demoniaco. Il grado perfetto di liberazione, che implica sacrifici gravissimi, può essere raggiunto da pochi; questi vanno a formare la gerarchia della setta, a seconda dei loro meriti. Tracce di manicheismo si possono trovare nella dottrina dei Bogomili stanziati in Bulgaria o dei Catari vissuti nella Francia meridionale nel XII-XIII secolo, sterminati dalla Chiesa cattolica.

MANIFESTAZIONE COSMICA

 
(Eso.) - Materia cosmica primordiale già sottoposta alla forza settuplice, nel corso della terza fase.

MANIKIN

 
(Maya) - Presso la popolazione Maya, con questo nome si designava lo scettro dei sacerdoti.

MANILIO Marco

 
(Ast.) - Personaggio vissuto sotto Augusto o Tiberio, della cui vita si conosce molto poco. Autore del poema didattico aull'astrologia "Astronomicon", fu egli stesso un grande astrologo. La sua opera ci trasmette una tradizione al tempo largamente diffusa a Roma, e non solo. Egli pensa che dopo la morte l'uomo vada nella Via Lattea o nello Zodiaco, interpreta la storia umana in senso ascendente, ponendo all'origine le razze più rozze e prive di intelligenza. Vede la democrazia come contraria all'ordine cosmico e considera il mondo governato dal Fato. Divise gli astri in maschili e femminili, descrisse gli aspetti planetari e spiegò la complessa dottrina dei gradi dello Zodiaco. Manilio è anche il primo a prendere in considerazione la Sfera Barbarica, ovvero l'elaborazione di speculazioni sul cielo attinte al di fuori del mondo greco e latino.

MANIPOLAZIONE

 
(Sc.) - Comportamento adattivo, mediante cui l'organismo selezione oggetti-stimolo del proprio ambiente ed interagisce con essi a livello prevalentemente motorio. Trasferito il concetto in campo letterario, la manipolazione di testi è una selezione fatta all'interno di un'opera per rilevare quanto conviene al manipolatore e, quindi adattare l'opera al proprio scopo. Questa attività venne svolta a piene mani da alcuni Padri della Chiesa per adattare il Vecchio Testamento al Nuovo.

MANIPURA

 
(Tan.) - Il chakra, o centro psichico, situato al livello del plesso solare. Esso ha dieci petali, o raggi.

MANISMO

 
(Occ.) - Complesso di tutte le specie di culti rivolti ai morti. È la teoria storico-religiosa che tenta di spiegare le origini della religione in generale partendo dal culto degli antenati. Sotto questa forma, il Manismo acquista il significato del moderno Evemerismo, che concepisce gli Dei come uomini defunti divinizzati. Sotto altro aspetto, il Manismo sembra uno sviluppo dell'Animismo, che trovava le radici dell'esperienza religiosa nell'apparizione dei morti.

MANITÙ

 
(Ame.) - Termine con il quale gli Algonchini esprimono la nozione di una "forza" circolante nella realtà umana e cosmica. Tale potenza, che sarebbe alla base dell'ordine universale, si manifesta a tutti i livelli della realtà, caratterizzando come sacro il luogo, le persone, l'oggetto, l'avvenimento che lo rivelano. Esso è in un certo senso affine al mana polinesiano. Manitù è il Grande Dio cosmico.
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