Glossario

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MALE

 
(Fil.) - Concetto presente in tutte le mitologie primitive ed arcaiche che, secondo una concezione dualistica, fanno dipendere il bene ed il male rispettivamente da una divinità buona e da una cattiva (vedi Zoroastro). Anche Platone parla di due anime del mondo, una che produce il bene, l'altra il male, anche se egli crede che il male possa provenire da Dio. Stoici ed Epicurei si combatterono a lungo sul piano della definizione del male, e parte dei loro contenuti fu ripreso da S.Agostino nella sua lotta contro il Manicheismo. Per i cristiani, il male è il peccato, la colpa volontaria; la male fisico che ne consegue è la forma di espiazione imposta da Dio. Bohme interiorizza i principi di bene e male in Dio, Bayle riprende le teorie epicuree per cui la presenza del male è dovuta al disinteresse degli Dei per le cose umane, Leibniz ritorna alle tesi cristiane. Malebranche apporterà una nuova visione nella teoria cristiana del male, dandogli realtà davanti a Dio. Via via, però, il dibattito sul male è uscito dal campo puramente filosofico per trasferirsi in quello teologico, anche se in qualche caso staziona ai confini. Per i Cabalisti il male è l'altra faccia del bene, e loro riassumono questa visione nel detto "Demon est Deus inversus". La filosofia orientale imposta il problema del bene e del male in una visione molto più articolata. Una volta, il Sublime (Buddha) dimorava nella Selva del Vincitore e rivolgendosi ai monaci disse: "Tre sono, o monaci, i segni di stoltezza: cattivi pensieri, cattive parole, cattive azioni". Ed un'altra volta, mentre soggiornava a Kuru, sempre rivolgendosi ai monaci, disse: "La diritta via, o monaci, che mena alla purificazione degli esseri, al superamento del dolore e della miseria, alla distruzione della sofferenza e della pena, all'acquisto del giusto, alla realizzazione dell'estinzione, è data dai quattro pilastri del sapere: vigilare sul corpo presso il corpo, vigilare presso le sensazioni sulle sensazioni, vigilare presso l'animo sull'animo, vigilare presso i fenomeni sui fenomeni". Sarebbe impossibile aggiungere qualcosa alle parole del Buddha per meglio individuare il male ed il modo per evitarlo.

MALEFICI

 
(Mag.) - Disgrazie provocate all'uomo dall'arte infernale (magia nera), che si possono eliminare solo con l'intervento di un potere soprannaturale (magia bianca). Si tratta di inculcare sentimenti malvagi (lussuria, odio, invidia, ecc.), di provocare malattie, danni materiali, morte. Da qualche parte, per evitare i malefici, le persone si lavano tutte le mattine le mani con l'urina; da altre parti usano corna, gobbi, ferri di cavallo ed ogni altro genere di scongiuro. Nell'antichità, quando si pensava che una strega aveva fatto un maleficio, si prendevano le budella di un uomo o di un animale e si trascinavano in casa facendole entrare per la finestra : ciò comportava un malessere per la strega e la fuoriuscita del maleficio dalla casa. Famosi i malefici fatti con l'arte Voodoo.

MALEK TAU

 
(Ori.) - Il Signore Pavone, simbolo dell'orgoglio e dell'intelligenza, dotato di cento occhi. Secondo un'antica tradizione orientale fu scacciato dal cielo assieme a Satana. Pare che fosse adorato dagli Yesidi, gli adoratori del Diavolo.

MALIA

 
(Occ.) - Maleficio, fattura, pratica magica mirante a legare la volontà altrui e ad ottenere effetti innaturali. Può significare anche fascino, incanto. Molti avvenimenti sfavorevoli vengono attribuiti a malia, ovvero ad una misteriosa forza maligna. Malia è anche il nome di una pianta che viene usata nella pratiche magiche, detta anche Circea.

MALIGNO

 
(Occ.) - Il maligno per eccellenza è Satana, il Diavolo.

MALKUTH

 
(Eb.) - Il Reame, la decima Sephira, che corrisponde alla H (he) finale del Tetragrammaton o IHVH. È la Madre Inferiore, la Sposa del Microprosopo chiamata anche "Regina". In un certo senso, è la Shekinah. È scritto anche Malkuth o Malchut. È la Madre inferiore, la Matrona, Regina e Regno della Fondazione, rappresentata come sposa del Tetragrammaton, o Microprosopo, il Secondo Logos, l'Uomo Celeste. Considerata come la Terra essa è il Quarto Mondo (contando i piani della Catena planetaria) ed il Settimo (contando i Globi a partire dal più alto). È generata dalla Sephira Yesod, e diverrà pura alla Settima Razza della Settima Ronda. Quello sarà il giorno del Sabbath, il Settimo Giorno, quando Malkut si unirà al Logos Spirituale. Con riferimento alla filosofia indù, ciò sembra alludere alla fine del Manvantara, all'avvento del Pralaya. Il nome Malkut appariva nella preghiera gnostica che accompagnava il segno della croce. Essa sta sotto il vertice inferiore del triangolo rovesciato che chiude l'Albero dei Sephirot ed è la forma più fisica della natura terrestre inferiore: la nostra Terra. Il numero ad essa corrispondente è il 10 (1, il tutto, collegato a 0, il nulla), numero universale e completo; la lettera ebraica corrispondente è lo jod, il segno zodiacale la Vergine, l'influenza planetaria Mercurio, raffigurazione simbolica la Ruota. Il dio egizio ad essa attribuito è Seb, ma gli sono associate anche Psyche, la Nephthys inferiore ed Iside nubile. Come figurazione della fertilità della terra e di tutte le sue creature, a Malkut si associano anche Cerere e Lakshmi. In Malkut, l'ultimo dei Sephirot, dimorano le Neshamah esiliate dal Palazzo Divino e la Shekinah, presenza spirituale di Ain Soph, che pur non discendendo mai da Binah, la Grande Madre Superna, si trova in Malkut come eidolon. Malkut è intelligenza splendente, ha come profumo dedicato il Dittamo di Creta, come colore il citrino, l'oliva, il ruggine ed il nero. Le carte dei Tarocchi sono i quattro Dieci e le quattro Principesse. Malkut viene raffigurata come una giovane donna incoronata, seduta sul trono, il nome-dio associato è Adonai Malekh, l'arcangelo è Sandalphon, la virtù' è la discriminazione, il vizio l'avarizia, il simbolo è l'altare del doppio cubo, la croce greca, il circolo magico, il triangolo dell'arte. In essa si chiude l'albero sefirotale risolvendo tutti gli opposti e facendo di Malkuth il riflesso di Kether. Malkuth è il mondo della forma, delle forze e delle tensioni che riceve animazione da Yesod. Essa è il nadir dell'evoluzione e, piuttosto che l'infimo abisso della materialità, va considerata come la boa oltre la quale si ritorna a salire: chi gira prima è squalificato e dopo di essa non è assolutamente possibile virare. La divisione di Malkuth nei quattro elementi fornisce una chiave di lettura molto preziosa. La materia è la Terra di Malkuth; i diversi tipi di attività fisica, sia nelle molecole che nelle masse, può esser classificata sotto due processi diversi: anabolico, o associativo, e catabolico, o dissociativo. Il primo può essere considerato l'Acqua di Malkuth, il secondo l'Aria. Il Fuoco di Malkuth è il sottile aspetto elettromagnetico della materia, ossia il legame di tutti i processi di coscienza e di vita.

MALLEUS MALEFICARUM

 
(Rel.) - Il Martello delle Streghe, un trattato sulla stregoneria, datato 1487, successivamente approvato dalla facoltà teologica dell'Università di Colonia, usato come testo giuridico nei processi contro le presunte streghe, ai quali processi impresse un carattere di spietata repressione.

MALOCCHIO

 
(Occ.) - Secondo la superstizione popolare, si tratta di una forza malefica che si sprigiona dall'occhio di determinate persone. Viene chiamato anche Iettatura.

MALUH

 
(Ara.) - Letteralmente significa "Legislatore".

MAMA

 
-KILYA (Inca) - Presso gli Incas era la dea della Luna. Era tenuta in grande considerazione, al punto che il calendario liturgico veniva regolato seguendo le fasi della luna. Essa si affiancava ad altre due madri: la madre terra, dea della fertilità, e la madre del mare, venerata soprattutto nelle zone costiere.
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