Glossario

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KARNEIOS

 
(Gr.) - "Apollo Karneio" è evidentemente un avatar ("incarnazione") del "Krishna Karna" Indù. Entrambi erano dei Solari; sia "Karna" che Karneio significano "irradiante". (Vedi la Dottrina Segreta, vol. II, nota a pag. 44).

KARNIKACHALA

 
(San.) - Il Monte Meru

KARSHIPTA

 
(Mazd.) - Nelle scritture mazdeane è l'uccello sacro del cielo, del quale Ahura Mazda dice a Zaratushtra che "egli recita l'Avesta nel linguaggio degli uccelli" (Bund., XIX e seg.). È l'uccello che ha portato la legge di Mazda nel Vara costruito da Yima. In tutte le antiche religioni, l'uccello è il simbolo dell'Anima, dell'Angelo e del Deva. È dunque facile vedere che questo "uccello sacro" significa l'Ego divino dell'uomo, o l'Anima. Lo stesso che Karanda. Karshipta dimora in cielo, se vivesse sulla terra sarebbe il re degli uccelli. Esotericamente è l'anima mentale dell'uomo, la stessa che i Magi rappresentavano con un uccello ed i Greci con una farfalla. Quando Karshipta entrò nel Vara, cioè l'Uomo, questi comprese la legge di Mazda, cioè la Sapienza Divina.

KARSHVARE

 
(Zend) - Le "sette terre" (la nostra catena settenaria) governata dagli Amesha Spenta, gli Arcangeli o i Dhyan Chohan dei Parsi. Delle sette terre soltanto una chiamata Hvanirata - la nostra terra - è conosciuta dai mortali. Le Terre (esotericamente) o le sette divisioni (exotericamente) sono la nostra catena planetaria come descritta nel Buddhismo Esoterico e nella Dottrina Segreta. Tale Dottrina è chiaramente esposta nel Fargard, XIX, 39, del Vendidad. Dei Sette Mondi si parla anche nel Rig Veda, ma i Sette Karshvare sono più conosciuti sul piano exoterico, dove vengono considerati come parti del pianeta, separate dall'oceano. Cosa strana, non è possibile passare da un Karshvare ad un altro; il perchè è chiaro quando si pensi che l'oceano è lo spazio, e che quando un globo è concluso si passa al successivo, mentre non è possibile il contrario.

KARTIKEYA

 
(San.) - O Kartika, o Karttikeya, è il Dio Indù della Guerra, generato senza padre nè madre, ma per mezzo del seme di Shiva (Rudra), gettato nel fuoco (Agni) e poi accolto dall'acqua (Gange).seme caduto nel Gange. È anche la personificazione del potere del Logos. Kartika è un personaggio molto occulto, un lattante delle Pleiadi, o Krittika, ed un Kumara. (Vedi la Dottrina Segreta). Karttikeya è il Capo dei Kumara, Gharmaja, nato dal sudore di Shiva e dalla Terra. È Marte, il pianeta a sei facce, Lohita. È chiamato Taraka-jit perchè uccise il Danava Taraka, il demonio troppo sapiente e santo, ma anche Kumara-Guha (misterioso giovane vergine), Siddha-sena (duce dei Siddhi), Shakti-dhara (portatore di lancia). Come Capo delle Legioni Celesti è identico al cristiano Michele. Veniva talvolta rappresentato con sei teste perchè le Pleiadi, al momento in cui egli fu affidato per essere nutrito, erano sei; solo dopo divennero sette. Il suo aspetto femminile è Kaumari, o Sena. Karttikeya cavalca un pavone, l'uccello della Sapienza e della Conoscenza Occulta, la versione indù della Fenice, il cui rapporto greco con i 600 anni del Naros è ben noto. Sulle sopracciglia ha la stella a sei punte (il doppio triangolo) una svastica ed una corona sulla testa con sei o sette punte. Le punte, ovviamente si riferiscono ai Kumara, mentre la coda rappresenta i cicli siderali. Exotericamente, talvolta, rappresenta il vigore giovanile.

KARUNA

 
-BHAWANA (San.) - Nello Yoga, la meditazione della pietà e della compassione.

KARUNYA

 
(San.) - Letteralmente, "pietà". È il sentimento provato dal mistico nei confronti di coloro che ancora ignorano la Realtà e perciò soffrono.

KARYA

 
(San.) - Effetto, agendum, ciò che è già idealmente compiuto prima del dispiegamento dell'azione del tempo.

KARYA

 
-KARANA-BADDHA (San.) - Condizione di reciproco vincolo di causa ed effetto relativo a Visva ed a Taijasa.

KASBECK

 
(???) - La montagna della catena del Caucaso dove fu incatenato Prometeo.
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