Glossario

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DEVA PARVATA

 
(Ind.) - La Montagna degli Dei, il Monte Meru.

DEVA PUTRA

 
(Ind.) - I Figli di Dio, i Sacrificatori, i Padri dell'umanità, i Pitara, gli Angirasa, i Sadhya, i Rishaya.

DEVA SARGA

 
(San.) - La Creazione Divina: l'origine dei principi, detti essere Intelligenza nata dalle qualità, o attributi, della natura.

DEVA VARDIKA

 
(Ind.) - Vishvakarman, il Costruttore degli Dei

DEVACHAN

 
(Tib.) - La "dimora degli dei". Uno stato intermedio fra due vite terrene, in cui l'Ego (Atma-Buddhi-Manas, o la Trinità fatta Una) entra, dopo la sua separazione dal Kama Rupa e la disintegrazione dei principi inferiori sulla terra. Soggiorno di beatitudine dopo la morte riservato ai tre principi superiori dell'uomo. Letteralmente significa "posto felice", il luogo dove nessun dolore può entrare per turbare lo stato di pace e di riposo del dipartito.

DEVAJNANI

 
(San.) - Le classi superiori di esseri celesti, coloro che posseggono la conoscenza divina.

DEVAKI

 
(San.) - La madre di Krishna. Fu chiusa in una prigione sotterranea da suo fratello, il Re Kansa, per paura di una profezia che sosteneva che un figlio di sua sorella l'avrebbe detronizzato e assassinato. Malgrado la stretta sorveglianza, Devaki fu adombrata da Vishnu, lo Spirito Santo, e così procreò questo dio avatara, Krishna. ( Vedi "Kansa"). È l'antetipo della Madonna cattolica romana, forma posteriore antropomorfizzata di Aditi. Allegoricamente, i sette figli avuti primi di Krishna, furono tutti uccisi da Kansa.

DEVAMATA

 
(San.) - Uno dei due saggi dell'Anugita. L'altro è Narada.

DEVAMATRI

 
(San.) - Letteralmente, "la madre degli Dei". Un appellativo di Aditi, lo Spazio Mistico.

DEVANAGARI

 
(San.) - "La lingua o le lettere dei deva" o Dei. I caratteri della lingua sanscrita. L'alfabeto e l'arte dello scrivere furono tenuti segreti per secoli, poiché soltanto ai Dewija (due volte nati) e ai Dikshita (Iniziati) era permesso usare quest'arte. Perciò la parola lipi, "scrittura", manca nei più antichi manoscritti; tale fatto diede agli Orientalisti la idea erronea e assai incongruente che la scrittura fosse sconosciuta non solo prima dell'epoca di Panini, ma perfino a questo saggio stesso! Che il più grande grammatico che il mondo abbia mai avuto non sapesse scrivere, sarebbe veramente il più grande ed incomprensibile dei fenomeni. Si compone di circa quaranta segni fondamentali e si scrive da sinistra a destra.
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