Glossario

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BENJAMIN Israel Josef

 
(Eb.) - 1821, Londra 1864. Viaggiatore moldavo, di origina ebrea, viaggiò a lungo in Palestina ed in Persia, poi in Asia Centrale ed in Cina. Visitò pure l'Africa settentrionale. Di tutti i suoi viaggi fece un'ampia relazione.

BENOO

 
(Eg.) - Una parola applicata a due simboli: entrambi significano "Fenice". Uno era il Shenshen (l'airone), e l'altro un uccello non descritto, chiamato il Rech (il rosso): entrambi erano consacrati ad Osiride. Quest'ultimo era il rituale Phoenix dei grandi Misteri, il simbolo tipico dell'autocreazione e della resurrezione attraverso la morte - un esemplare dell'Osiride Solare e dell'Ego divino nell'uomo. Pertanto, sia l'Airone che il Rech erano i simboli dei cicli; il primo, dell'anno Solare di 365 giorni; il secondo dell'anno tropicale, ovvero di un periodo che copre almeno 26.000 anni. In entrambi i casi, i cicli rappresentano il ritorno della luce dalle tenebre, il grande annuale ritorno ciclico del dio-sole al suo luogo di nascita, ovvero - alla sua Risurrezione. Il Rech-Benoo è descritto da Macrobio come vivente 600 anni prima di morire; mentre altri allungavano la sua vita fino a 1460 anni. Plinio, il Naturalista, descrive il Rech come un uccello grande con ali d'oro purpuree, e con una lunga coda blu. Come ogni lettore sa, la Fenice, nel sentire l'approssimarsi della fine, secondo la tradizione, costruisce una pira sul punto più alto dell'altare sacrificale, sulla quale poi procede a consumare se stessa come sacrificio di fuoco. Poi nelle ceneri appare un verme, che cresce e si sviluppa rapidamente in una nuova Fenice, risorta dalle ceneri del suo predecessore.

BENSNITEA

 
(Gia.) - Dea della ricchezza e della procreazione.

BENTLEY Richard

 
(Ing.) - Oulton (Yorkshire) 1662, Cambridge 1742. Filologo e critico inglese, pastore anglicano, giunse alla notorietà per le acute osservazioni sulla metrica antica. Fu bibliotecario del Re ed insegnante all'Università di Cambridge. Ebbe parte preminente nella controversia su alcune epistole attribuite a Falaride, re di Agrigento, che lui dimostrò essere di epoca posteriore.

BEOR

 
(Cab.) - Secondo lo Zohar, è il padre di Bela, che regnò in Edom.

BEOTI

 
(Gr.) - Cittadini della Beozia, regione storica della Grecia centrale. Le antiche leggende volevano che abitatori primitivi della Beozia fossero stati gli Ecteni, poi gli Ianti e gli Aoni espulsi da Cadmo. In Beozia fiorirono cospicui centri della civiltà micenea, fino a quando la storia di questa regione si identificò con quella di Tebe.

BERASIT

 
(Eb.) - La prima parola del libro della Genesi. La versione ufficiale inglese la traduce "In principio", ma questa traduzione è contestata da molti scienziati. Tertulliano ha approvato "Nel potere"; Grozio, "Quando all'inizio"; ma gli autori del Targum di Gerusalemme, che dovevano conoscere l'Ebraico come nessun altro, l'hanno tradotto "In Saggezza". Godfrey Higgins, nel suo Anacalypsis, insiste essere la lettera B il segno del caso ablativo e significa "in" e ras, rasit una parola antica per Chokmah, "saggezza".

BERECINZIA

 
(Gal.) - Epiteto che gli antichi Galli attribuivano a Cibele, derivante dal Monte Berecinto, nella Frigia, dove alla dea era stato consacrato un tempio. I Galli la tenevano in grandissima considerazione ed intrecciavano danze intorno alla sua statua che, posta su un carro tirato da buoi, era condotta in processione attraverso i campi e le vigne, per assicurare la sua protezione ai raccolti.

BERGELMIR

 
(Scan.) - L'unico gigante che, su una barca, sfuggì al massacro generale dei suoi fratelli, figli del gigante Ymir, annegati nel sangue dal loro Padre adirato. Egli è il Noè Scandinavo e, come lui, diventa il padre dei giganti dopo il Diluvio. I canti dei nordici raffigurano i nipoti del divino Buri - Odin, Wili e We - mentre vincono ed uccidono il terribile gigante Ymir, e creano il mondo dal suo corpo.

BERNARD Claude

 
(Fr.) - S.Julien 1813, Parigi 1878. Celebre fisiologo francese, lavorò con Magendie, cui successe nel 1855. Professore di fisiologia alla Sorbona, facoltà creata apposta per lui. Studiò la funzione delle ghiandole del pancreas, il sistema vasomotorio, la funzione gligogenica del fegato. Questa ultima gli permise di far luce sulle cause del diabete. Si occupò anche di veleni. Scrisse "Introduzione allo studio della medicina sperimentale" e "Le scienze sperimentali", due testi fondamentali per lo sviluppo di quella perversa attività pseudo-scientifica che va sotto il nome di "vivisezione", causa di tutte le deviazioni e gli errori della medicina moderna, nonché sede di tortura inutile per un numero spaventoso di animali.
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