Rivista Italiana di Teosofia

Maggio-giugno 2024

Anno LXXX - N.05-06
Maggio-giugno 2024

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 25,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 45,00 (formato cartaceo) o 25,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Area riservata

Il valore della memoria e il sorriso alla vita
A. Girardi 1

Il potere dei luoghi sacri
T. Boyd 2

La forza nell’unità
B. Hebert 5

Il lavoro in un gruppo teosofico
I.K. Taimni 9

Gli animali hanno un’anima?
M. Fayenz 12

L’intelligenza artificiale – pregi e limiti
G. Mollo 15

Unità e diversità nel movimento teosofico
P. Sender 17

Alchimia
B. Gatti 20

Volontà spirituale
R. Iyer 29

Il giorno del Loto Bianco
35

Pagine della letteratura teosofica
37

Testi per l’intuizione [LXXX]
38

Il Servizio e il Gruppo Teosofico di Cervignano del Friuli
G. De Luca 39

Seminario Teosofico di Ascona 2024
40

Segnalazioni
41

Dai Gruppi
45

Al di là del velo
45

Il valore della memoria e il sorriso alla vita

La realtà in cui è immerso l’essere umano è molto complessa e, per certi versi, misteriosa. Per questo è importante non dare niente per scontato e porsi invece in una condizione di ascolto e di osservazione ampia e neutrale.
Ampia perché molti sono gli strati di informazioni e di vibrazioni che si sovrappongono fra loro; neutrale perché solo un’indagine non condizionata e non settaria può portarci a una miglior comprensione di tutto ciò che entra in relazione con noi stessi.
Un forte filo lega l’essere umano al tempo. La coscienza vigile trattiene solo una piccola parte del nostro vissuto (la scienza ci dice meno del 5%) e la memoria finisce per essere in larga misura silente, ma non per questo meno condizionante.
Anche se non lo sa, l’essere umano è condizionato da molti episodi e accadimenti vissuti, di cui non ha ricordo.
Forse per questo l’atteggiamento di fronte alla vita dovrebbe essere umile e teso a un ampliamento del proprio piano di coscienza attraverso l’accettazione del passato, l’integrale presenza attiva nel presente e la consapevolezza che il futuro nasce non solo dall’interazione del karma individuale con quello per così dire collettivo, ma anche dalla nostra capacità di “sognare” un’interpretazione degli intrecci esistenziali nel segno del Bello, del Buono e del Vero.
La Teosofia ci fornisce preziose indicazioni sulla costituzione dell’essere umano e della realtà e ci insegna a non considerare la realtà percepita come l’unica esistente, aprendo così la mente alla dimensione di piani diversi.
Il grande teosofo Edoardo Bratina amava ripetere che l’essere umano è come un apparecchio radio in grado di captare un’amplissima gamma di frequenze. E che la sua libertà consiste nella scelta delle frequenze con cui sintonizzarsi. Proprio dall’intreccio fra quelle scelte e quelle che il karma ci sottopone nasce la trama di un vivere cosciente che può portare a relazionarsi con il mondo dei modelli (che, come H.P. Blavatsky ha insegnato, precedono la forma), con quello degli archetipi, che ci fanno comprendere il dispiegarsi in varie forme degli oggetti e dei soggetti della manifestazione.
Sullo sfondo sta la realtà dell’intuizione, cioè della possibilità di comprendere per vie non razionali né accumulative, a dimostrazione che il cuore e la mente possono percorrere insieme sentieri non battuti e aprirsi così alla dimensione della consapevolezza.
Comprendere che la “Voce del Silenzio” non è solo una possibilità ma una realtà dell’essere può riconciliarci con la vita, permettendoci di vivere la dimensione dell’eterno e quella dell’infinito nel momento presente, senza rimpianti né colpe.
Sarà pertanto semplice ricostruire il vero valore della memoria che è insegnamento e non mera registrazione e che può consentirci di comporre le mappe di riconoscenza attraverso le quali cogliere il portato della legge dei “fili” che ci legano agli altri e al tutto.
Allora, oltre la precarietà, la frammentazione e il dolore che pur caratterizzano il vivere umano, si aprirà la realtà dell’Amore e della Consapevolezza e sarà facile comprendere sia le parole di Giordano Bruno nel suo De la causa principio et uno: “Tutte le cose sono nell’universo e l’universo è in tutte le cose… In questo modo tutte le cose si uniscono in una perfetta armonia”, sia di Fernando Pessoa nella poesia Tabaccheria: “Non sono niente/non sarò mai niente/non posso voler essere niente/ A parte questo, ho dentro di me tutti i sogni del mondo”.
Per tutto ciò e per molto altro ancora la vita merita un sorriso.

Segnalazioni

110° Congresso Nazionale della S.T.I.
Il 110° Congresso Nazionale della Società Teosofica Italiana si terrà dal 7 al 9 giugno prossimi presso Casa Diocesana Villa S. Tecla, nei pressi di Assisi (PG). Il tema trattato sarà: “Oh Luce celata che risplendi in ogni creatura”; Tim Boyd, Presidente Internazionale della S.T., sarà l’ospite d’onore.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante cui sono chiamati i Soci e i Simpatizzanti della S.T.I. È l’occasione non solo di approfondire un importante argomento di studio ma anche di condividere i diritti e i doveri della vita associativa, oltre alla possibilità di incontro fraterno con gli altri partecipanti.
In allegato alla Rivista c’è il programma del Congresso, che include, oltre alle note organizzative, anche le informazioni sul Consiglio Generale e l’Assemblea, che si terrano il 7 giugno 2024 (https://www.teosofica.org/all/110_congresso_nazionale_2024.pdf).
Per ulteriori informazioni: sti@teosofica.org; tel. 0444 962921.

Cinque per mille alla S.T.I.
Informiamo tutti i nostri lettori che anche quest’anno la Società Teosofica Italiana APS è inserita nella lista dei soggetti destinatari del 5 per mille delle imposte versate all’Erario.
L’invito è pertanto quello di destinare il 5 per mille delle imposte versate all’Erario alla Società Teosofica Italiana. L’opzione del 5 per mille a favore della S.T.I. non è alternativa a quella dell’8 per mille, già in vigore da anni e pertanto entrambe possono essere attuate.
La scelta va esercitata in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o Modello Unico) apponendo la propria firma di adesione. Tassativo è anche indicare il codice fiscale della Società Teosofica Italiana, che è il seguente: 80022260329.
Da ultimo, ma certo non ultima cosa in ordine di importanza, sottolineiamo che le somme destinate alla Società Teosofica Italiana verranno utilizzate per il sostegno a iniziative umanitarie, opportunamente illustrate sulla Rivista Italiana di Teosofia.
Grazie per la sensibilità!

FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Chi si avvicina alla Teosofia e alla Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stata inserita nel sito internet della S.T.I. una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande più frequentemente poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org

Conferenza di Tran-Thi-Kim Dieu a Milano
Sabato 6 aprile la sede di Milano della Società Teosofica ha ospitato Tran-Thi-Kim Dieu, past President della Federazione Teosofica Europea e della Sezione Francese.
Davanti ad un pubblico attento e numeroso la relatrice ha affrontato il tema: “Il dharma di un essere umano”. La traduzione è stata magistralmente eseguita da Daniele Urlotti.
Il rapporto fra la Società Teosofica Italiana e Tran-Thi-Kim Dieu è di lunga data e sempre nel segno dell’amicizia e della collaborazione fraterna.

Un seminario sul collage
Il Gruppo Teosofico “Jiddu Krishnamurti” di Grottaferrata (RM), presieduto da Flavia Polignano, ha organizzato con grande successo un seminario sull’arte del collage condotto da Marina Tappa, l’artista novarese allieva in questa disciplina di Bernardino del Boca.

Convegno a Torino su “Bernardino del Boca e la dimensione umana”
Questa la locandina con il programma del Convegno organizzato il 13 aprile scorso presso la Sede di Torino della S.T.I. dal Gruppo Teosofico Torinese, presieduto da Loris Brizio, in collaborazione con il Gruppo Teosofico del Villaggio Verde di Cavallirio (NO) presieduto da Paolo Cortesi, e con la Fondazione Bernardino del Boca, presieduta da Enrico Sempi: https://www.teosofica.org/it/news/notizie/bernardino-del-boca-e-la-dimensione-umana-un-convegno-a-torino,3,2448

Pop/ Beat – Italia 1960-1979 Liberi di sognare
Il 10 aprile scorso a Vicenza, presso la Basilica Palladiana, è stata organizzata, in collaborazione con la Società Teosofica Italiana, una serata con Roberto Floreani, curatore della mostra “Pop Beat Italia 1960-1979. Liberi di sognare”. L’evento ha visto una grande partecipazione di Soci, simpatizzanti e di persone interessate.
L’incontro, dedicato al tema “Il transito dell’Arte nell’Età dell’Acquario – lo Yoga della Bellezza”, ha visto l’intervento introduttivo di Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana. Il testo sarà pubblicato nel prossimo numero della Rivista.
L’aspettativa dell’avvento di una nuova era di libertà caratterizzò gli Anni Sessanta e Settanta del Novecento e trovò nel movimento internazionale dell’Età dell’Acquario uno dei punti di riferimento.
Fenomeno complesso e variegato, non riconducibile a ideologie, si collegò e influenzò a 360 gradi la cultura del tempo, compreso il campo artistico, propugnando valori e obiettivi correlati a una visione dell’umanità su base olistica e pacifica, rispettosa della natura e aperta alla dimensione del Bello e al dialogo interculturale e interreligioso.
Lo Yoga della Bellezza caratterizzò il movimento dell’Età dell’Acquario e trovò espressione nell’omonimo testo dello psichiatra inglese Laurence J. Bendit, pubblicato in India dalla The Theosophical Publishing House nel 1969 con il titolo “The Yoga of Beauty” e tradotto in Italia poco dopo dall’Editore Bresci di Torino, con una lunga introduzione del Prof. Bernardino del Boca, antropologo, artista e teosofo nonché direttore della “rivista sperimentale per un nuovo piano di coscienza” L’Età dell’Acquario (https://www.eti-edizioni.it/conoscenza/669-lo-yoga-della-bellezza.html).
Lo Yoga della Bellezza si collega all’intuizione e ad una visione del Bello come chiave interpretativa della manifestazione e come faro luminoso per una più profonda comprensione della realtà.

Lo chef stellato Pietro Leemann si fa monaco
Pietro Leemann è lo chef del primo ristorante vegetariano stellato d’Europa, il “Joia” di Milano, che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento fin dal 1996.
Leemann ha deciso di lasciare il locale a due collaboratori e di trasferirsi in Svizzera, per dar vita, con la compagna e altri amici, a una comunità spirituale ispirata alla tradizione indiana krishnaita. La sede sarà a 900 metri di altezza, vicino alla località di Centovalli, in Canton Ticino. Sarà una comunità internazionale e aperta ai visitatori e ci saranno anche due ristoranti.
Intervistato per il Corriere.it da Alessandra Dal Monte, il celebre chef ha dichiarato: “Sarà una vera e propria ‘cucina dei templi’, dove il cibo verrà accompagnato da un’esperienza, da un insegnamento, da una ritualità. Gli alimenti serviti saranno tutti biologici, molti prodotti lì attorno. La trasformazione del cibo sarà la più semplice possibile, i gusti molto puliti… e naturalmente ci sarà una scuola di cucina dei templi”.
Una sperimentazione – quella di Pietro Leemann – da seguire con attenzione e simpatia, tesa com’è a recuperare la parte più profondamente spirituale dell’essere umano.

80° anniversario della morte del prof. Giuseppe Calligaris
Il 31 marzo 2024 è ricorso l’80° anniversario dalla morte del prof. Giuseppe Calligaris (1876-1944), un neurologo e scienziato italiano con frequentazioni teosofiche, che ha indagato sperimentalmente la connessione fra cervello, organi e pelle, arrivando a importanti scoperte, da lui portate all’attenzione dell’Accademia (che le respinse) e del mondo della ricerca.
Il fulcro delle scoperte del Calligaris sono quelle che lui stesso definì, in un testo che ne porta il titolo, “Le catene lineari del corpo e dello spirito”.
A 80 anni dalla morte il dibattito sul valore scientifico delle sue ricerche (contenute in ben 19 volumi) resta ancora aperto e questo aspetto è davvero singolare, perché le tesi del Calligaris si basano su una sperimentazione concreta e dunque ripetibile, solo che lo si voglia.
La valorizzazione delle tesi di Calligaris contribuirebbe ad aprire scenari più significativi e armonici (e meno mercantili) nel mondo della cura degli esseri umani e nel rapporto fra materia e spirito.
Ricordiamo Giuseppe Calligaris anche segnalando il bel libro della scrittrice trentina Chiara San Giuseppe, che intreccia sapientemente una trama da romanzo poliziesco con la figura e il pensiero del grande medico e scienziato, ambientando il tutto nella città di Udine degli Anni Trenta.
Link al libro: https://www.eti-edizioni.it/orizzonti/786-calligaris-manoscritto-rubato.html

La Teosofia e la nascita dell'Arte Moderna - Il sacro e l'esoterico nella cultura di Mondrian
Riproponiamo il link a una pagina di Rai Cultura che contiene anche il filmato con cui Philippe Daverio (1949-2020) introduce il tema della Teosofia nell'arte, considerata come “una sorta di scienza che tocca la saggezza del divino”.
Lo spunto è utile a Daverio per parlare di una mostra parigina dedicata a quelle espressioni artistiche imperniate di filosofia, antropologia, psicoanalisi e politica, attraverso opere selezionate dal Romanticismo alla contemporaneità (“Traces du sacré”, Centre Georges Pompidou, 2008).
La pagina di Rai Cultura si sofferma sul tema del sacro e dell’esoterico nella cultura di Piet Mondrian (1872-1944).
Per questo artista la sua arte era un manifesto politico, a favore della libertà, dell'unità e della cooperazione. Per lui non esisteva l'uguaglianza delle cose, ma la loro equivalenza reciproca: le linee orizzontali e verticali, forze opposte della vita, esprimevano il negativo e il positivo, il conscio e l'inconscio, la mente e il corpo, il maschile e il femminile, la luce e le tenebre, il bene e il male, in altre parole, guardando alla filosofia orientale, lo Yin e lo Yang.
https://www.raicultura.it/arte/articoli/2022/03/La-Teosofia-e-la-nascita-dellArte-Moderna-747fe1d5-fb4f-4afa-b2c7-a973469e67de.html?fbclid=IwAR0s6c4QQerB80DaU4bgrhAyOasB-13NrX4GgDWCbRocWS-re_NacqqqNWs

Albert Einstein e Firenze
Angelo Pontecorboli Editore di Firenze ha recentemente pubblicato “Albert Einstein e Firenze – Racconti e vicende tra famiglia, bellezza, musica e scienza” di Valeria Rondoni e Paolo Bulletti.
Il 18 ottobre del 1921 Einstein arriva a Firenze, dove lo aspettano a braccia aperte la sorella Maja col marito Paul, che avevano scelto la città come loro dimora. Il suo animo sensibile a ogni tipo di bellezza ne rimane incantato, tanto da fargli affermare, in anni successivi: “Io mi sento mezzo ebbro quando mi limito a immaginare il cielo, le colline e i palazzi di Firenze”, parole che sintetizzano un legame con la città durato tutta la vita.
In quei giorni potrà coltivare anche la musica, sua seconda passione dopo la scienza. Viaggiava sempre in compagnia del suo violino, che suonerà anche sulla collina di Fiesole. L’Italia lo ha onorato e amato anche in tempi molto difficili per uno scienziato del suo rango ma ebreo.
Il libro ripercorre le vicende di Einstein e dei suoi familiari in terra Toscana, evidenziando anche i contatti della famiglia Einstein con Roberto Assagioli, fondatore della Psicosintesi; egli infatti ebbe come paziente Luce, figlia di Caterina Mazzetti e Robert Einstein, cugino di Albert. Caterina e le figlie Luce e Cicì vennero uccise dai nazisti a Rignano sull’Arno il 3 agosto 1944. Il legame di Einstein con Firenze fu dunque a un tempo importante e doloroso.

Preraffaelliti, Rinascimento Moderno
I Musei di San Domenico a Forlì ospitano, fino alla fine di giugno, la mostra “Preraffaelliti, Rinascimento Moderno”.
Il fascino esercitato a livello culturale da questa confraternita, fondata nel 1848 da Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt non è mai venuta meno nel tempo.
Come ben sottolinea la presentazione della mostra, il mondo preraffaellita si nutrì di matrici letterarie contemporanee - da Wordsworth, a Keats, a Shelley, a Tennyson ad Allan Poe - e di modelli assoluti - da Dante a Boccaccio, fino a Shakespeare. Spesso ambientate in un Medioevo fantastico e leggendario, le loro opere echeggiano un mondo romantico e mitico, che rilegge la tradizione storica e dialoga con un passato riscoperto o ricreato, tale da legittimare il presente e le sue aspirazioni, i sogni e le proteste, le inquietudini e le nostalgie.
Ideata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, in collaborazione con il Comune di Forlì, la mostra è a cura di Liz Prettejohn, Peter Trippi, Cristina Acidini e Francesco Parisi; di Gianfranco Brunelli la direzione generale. Il progetto espositivo, a cura dello Studio Lucchi & Biserni, porta in Italia capolavori provenienti dalle più importanti istituzioni nazionali e internazionali. Il pregevole catalogo che accompagna la mostra è edito da Dario Cimorelli Editore.
Per informazioni: https://mostremuseisandomenico.it/preraffaelliti/

I Mercoledì con la Società Teosofica: “Umadevi: spiritualità, umanità e poesia fra Occidente e Oriente”
Il quarantanovesimo appuntamento del ciclo “I mercoledì con la Società Teosofica” si è svolto il 20 marzo scorso.
La serata, dedicata al tema: “Umadevi (Wanda Dinowska, 1888–1971): spiritualità, umanità e poesia fra Occidente e Oriente” ha visto come ospite Maciej Bielawski, che è stato intervistato da Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana.
Umadevi è stata una vera e propria icona della ricerca spirituale del Novecento; pare che sia stato il Mahatma Gandhi a dare questo nome a Wanda Dynowska, nata a San Pietroburgo nel 1888 da una famiglia polacca. Poetessa e letterata con profonda sensibilità sociale, vicina alla Teosofia, fu una grande cultrice delle religioni orientali. Fu in stretto contatto con il Dalai Lama, da lei convinto a diventare vegetariano. Fu Segretario Generale della Società Teosofica in Polonia. Dal 1935 visse in India, dove morì (a Mysore) nel 1971.
Maciej Bielawski, nato in Polonia e residente in Italia da ormai trent’anni, è uno scrittore, artista e docente all’Università di Verona; ha recentemente pubblicato presso Fazi editore di Roma un avvincente romanzo (“Umadevi”) che narra una vicenda famigliare e una rete di relazioni che hanno, proprio nella figura di Umadevi, lo sfondo esistenziale e la ragion d’essere.
Ricordiamo che sul canale YouTube della S.T.I. sono disponibili le registrazioni di tutti gli incontri de “I Mercoledì con la S.T. (https://www.youtube.com/playlist?list=PLYIYgpvyoh9QrOyAdze4B1hOoMhpq2g5y).

A.I., coscienza e consapevolezza
Il tema dell’intelligenza artificiale (A.I.) appassiona gli esseri umani, che oscillano fra l’esaltazione delle possibilità che l’A.I. lascia intravedere e le inquietudini che suscitano le possibili manipolazioni degli strumenti digitali, anche per fini inconfessabili.
Questa dicotomia interpretativa è quella che accompagna ogni innovazione tecnologica e lascia subito intravedere la vera questione, che è quella di un utilizzo etico (o meno) degli strumenti tecnologici.
Tutto quindi dipende dall’essere umano e dagli scopi del suo agire, che possono essere egoisti e manipolatori oppure votati al benessere armonico individuale e collettivo.
Per il momento l’A.I. ha una base statistica e trae origini dalle informazioni presenti nella rete internet, ma è evidente che si tratta di un sistema che apprende e si modifica sulla base delle ulteriori informazioni fornite.
Se si considera la quantità delle false informazioni presenti in rete non si può certo stare tranquilli, ma sarebbe sicuramente un errore accettare passivamente e fatalisticamente il processo del cambiamento in corso.
La possibilità di un atteggiamento positivo passa, paradossalmente, attraverso la cultura, l’attenzione e la meditazione. Cultura come vaccino nei confronti della credulità, delle false informazioni e delle manipolazioni; attenzione come strumento di osservazione e di conoscenza; meditazione come collegamento alla vera realtà spirituale (che non può mai essere rappresentativa e non può nemmeno essere acquistata) e come superamento della dicotomia fra osservatore e cosa osservata.
Se consideriamo come possibile l’ipotesi del “panpsichismo” di Roger Penrose, secondo cui tutto ha una coscienza, ben comprendiamo quale sia l’importanza della consapevolezza, snodo essenziale che marca la differenza fra un essere umano “pensante” e l’essere umano “pensato”.
Anche in epoca di Kali Yuga c’è speranza e bellezza se solo ricordiamo, sull’onda di un vecchio proverbio ebraico, che “noi non vediamo le cose come sono, ma come siamo”.

Decalogo della biosfera
Il prof. Gaetano Mollo, docente emerito dell'Università di Perugia, pedagogista e scrittore, ha messo a punto e condiviso un “Decalogo della Biosfera”, che merita di essere letto con attenzione:
1. La Terra è di tutti. Spetta a tutti i popoli curarla e proteggerla.
2. Il mondo è tutto interconnesso. Siamo una sola famiglia umana. Il clima è un bene comune.
3. L’essere umano deve rispettare le leggi della natura. L’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità.
4. Le relazioni fra Stati devono salvaguardare la sovranità di ciascuno con percorsi concordati.
5. Bisogna partire dai piccoli gesti, che seminano pace e amicizia.
6. Un’ecologia integrale riguarda tutti. Ogni essere vivente va trattato con cura.
7. Un’etica comune è utile a tutti. Fare del bene agli altri è farlo a se stessi.
8. La conversione ecologica richiede che si generi una conversione comunitaria.
9. È necessaria per tutti un’istruzione collaborativa mettendo al centro rispetto e cooperazione.
10. Il legame con la biosfera attraverso un’empatia globale deve poter generare una coscienza planetaria.

Recensioni

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Dai gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie località.

Centro di Studi “Uroboro”
Il 12 marzo scorso il Centro di Studi Teosofici “Uroboro”, dopo le dimissioni della Sorella Mara Chinatti, ha eletto la Sorella Anna Merler quale Segretaria.
La sede del Gruppo si è spostata a Pergine Valsugana (Trento) e la denominazione del Centro è diventata “Uroboro” (da “Uroboro 2020).
Il Presidente e la Segreteria Generale della S.T.I. ringraziano la Sorella Mara Chinatti per l'opera svolta e augurano ad Anna Merler e a tutti i Soci del Centro un proficuo lavoro nel segno della Fratellanza Universale senza distinzioni.

Maggio-giugno 2024

Anno LXXX - N.05-06
Maggio-giugno 2024

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 25,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 45,00 (formato cartaceo) o 25,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Il valore della memoria e il sorriso alla vita
A. Girardi 1

Il potere dei luoghi sacri
T. Boyd 2

La forza nell’unità
B. Hebert 5

Il lavoro in un gruppo teosofico
I.K. Taimni 9

Gli animali hanno un’anima?
M. Fayenz 12

L’intelligenza artificiale – pregi e limiti
G. Mollo 15

Unità e diversità nel movimento teosofico
P. Sender 17

Alchimia
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Volontà spirituale
R. Iyer 29

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Pagine della letteratura teosofica
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Testi per l’intuizione [LXXX]
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Il Servizio e il Gruppo Teosofico di Cervignano del Friuli
G. De Luca 39

Seminario Teosofico di Ascona 2024
40

Segnalazioni
41

Dai Gruppi
45

Al di là del velo
45

Il valore della memoria e il sorriso alla vita

La realtà in cui è immerso l’essere umano è molto complessa e, per certi versi, misteriosa. Per questo è importante non dare niente per scontato e porsi invece in una condizione di ascolto e di osservazione ampia e neutrale.
Ampia perché molti sono gli strati di informazioni e di vibrazioni che si sovrappongono fra loro; neutrale perché solo un’indagine non condizionata e non settaria può portarci a una miglior comprensione di tutto ciò che entra in relazione con noi stessi.
Un forte filo lega l’essere umano al tempo. La coscienza vigile trattiene solo una piccola parte del nostro vissuto (la scienza ci dice meno del 5%) e la memoria finisce per essere in larga misura silente, ma non per questo meno condizionante.
Anche se non lo sa, l’essere umano è condizionato da molti episodi e accadimenti vissuti, di cui non ha ricordo.
Forse per questo l’atteggiamento di fronte alla vita dovrebbe essere umile e teso a un ampliamento del proprio piano di coscienza attraverso l’accettazione del passato, l’integrale presenza attiva nel presente e la consapevolezza che il futuro nasce non solo dall’interazione del karma individuale con quello per così dire collettivo, ma anche dalla nostra capacità di “sognare” un’interpretazione degli intrecci esistenziali nel segno del Bello, del Buono e del Vero.
La Teosofia ci fornisce preziose indicazioni sulla costituzione dell’essere umano e della realtà e ci insegna a non considerare la realtà percepita come l’unica esistente, aprendo così la mente alla dimensione di piani diversi.
Il grande teosofo Edoardo Bratina amava ripetere che l’essere umano è come un apparecchio radio in grado di captare un’amplissima gamma di frequenze. E che la sua libertà consiste nella scelta delle frequenze con cui sintonizzarsi. Proprio dall’intreccio fra quelle scelte e quelle che il karma ci sottopone nasce la trama di un vivere cosciente che può portare a relazionarsi con il mondo dei modelli (che, come H.P. Blavatsky ha insegnato, precedono la forma), con quello degli archetipi, che ci fanno comprendere il dispiegarsi in varie forme degli oggetti e dei soggetti della manifestazione.
Sullo sfondo sta la realtà dell’intuizione, cioè della possibilità di comprendere per vie non razionali né accumulative, a dimostrazione che il cuore e la mente possono percorrere insieme sentieri non battuti e aprirsi così alla dimensione della consapevolezza.
Comprendere che la “Voce del Silenzio” non è solo una possibilità ma una realtà dell’essere può riconciliarci con la vita, permettendoci di vivere la dimensione dell’eterno e quella dell’infinito nel momento presente, senza rimpianti né colpe.
Sarà pertanto semplice ricostruire il vero valore della memoria che è insegnamento e non mera registrazione e che può consentirci di comporre le mappe di riconoscenza attraverso le quali cogliere il portato della legge dei “fili” che ci legano agli altri e al tutto.
Allora, oltre la precarietà, la frammentazione e il dolore che pur caratterizzano il vivere umano, si aprirà la realtà dell’Amore e della Consapevolezza e sarà facile comprendere sia le parole di Giordano Bruno nel suo De la causa principio et uno: “Tutte le cose sono nell’universo e l’universo è in tutte le cose… In questo modo tutte le cose si uniscono in una perfetta armonia”, sia di Fernando Pessoa nella poesia Tabaccheria: “Non sono niente/non sarò mai niente/non posso voler essere niente/ A parte questo, ho dentro di me tutti i sogni del mondo”.
Per tutto ciò e per molto altro ancora la vita merita un sorriso.

Segnalazioni

110° Congresso Nazionale della S.T.I.
Il 110° Congresso Nazionale della Società Teosofica Italiana si terrà dal 7 al 9 giugno prossimi presso Casa Diocesana Villa S. Tecla, nei pressi di Assisi (PG). Il tema trattato sarà: “Oh Luce celata che risplendi in ogni creatura”; Tim Boyd, Presidente Internazionale della S.T., sarà l’ospite d’onore.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante cui sono chiamati i Soci e i Simpatizzanti della S.T.I. È l’occasione non solo di approfondire un importante argomento di studio ma anche di condividere i diritti e i doveri della vita associativa, oltre alla possibilità di incontro fraterno con gli altri partecipanti.
In allegato alla Rivista c’è il programma del Congresso, che include, oltre alle note organizzative, anche le informazioni sul Consiglio Generale e l’Assemblea, che si terrano il 7 giugno 2024 (https://www.teosofica.org/all/110_congresso_nazionale_2024.pdf).
Per ulteriori informazioni: sti@teosofica.org; tel. 0444 962921.

Cinque per mille alla S.T.I.
Informiamo tutti i nostri lettori che anche quest’anno la Società Teosofica Italiana APS è inserita nella lista dei soggetti destinatari del 5 per mille delle imposte versate all’Erario.
L’invito è pertanto quello di destinare il 5 per mille delle imposte versate all’Erario alla Società Teosofica Italiana. L’opzione del 5 per mille a favore della S.T.I. non è alternativa a quella dell’8 per mille, già in vigore da anni e pertanto entrambe possono essere attuate.
La scelta va esercitata in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o Modello Unico) apponendo la propria firma di adesione. Tassativo è anche indicare il codice fiscale della Società Teosofica Italiana, che è il seguente: 80022260329.
Da ultimo, ma certo non ultima cosa in ordine di importanza, sottolineiamo che le somme destinate alla Società Teosofica Italiana verranno utilizzate per il sostegno a iniziative umanitarie, opportunamente illustrate sulla Rivista Italiana di Teosofia.
Grazie per la sensibilità!

FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Chi si avvicina alla Teosofia e alla Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stata inserita nel sito internet della S.T.I. una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande più frequentemente poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org

Conferenza di Tran-Thi-Kim Dieu a Milano
Sabato 6 aprile la sede di Milano della Società Teosofica ha ospitato Tran-Thi-Kim Dieu, past President della Federazione Teosofica Europea e della Sezione Francese.
Davanti ad un pubblico attento e numeroso la relatrice ha affrontato il tema: “Il dharma di un essere umano”. La traduzione è stata magistralmente eseguita da Daniele Urlotti.
Il rapporto fra la Società Teosofica Italiana e Tran-Thi-Kim Dieu è di lunga data e sempre nel segno dell’amicizia e della collaborazione fraterna.

Un seminario sul collage
Il Gruppo Teosofico “Jiddu Krishnamurti” di Grottaferrata (RM), presieduto da Flavia Polignano, ha organizzato con grande successo un seminario sull’arte del collage condotto da Marina Tappa, l’artista novarese allieva in questa disciplina di Bernardino del Boca.

Convegno a Torino su “Bernardino del Boca e la dimensione umana”
Questa la locandina con il programma del Convegno organizzato il 13 aprile scorso presso la Sede di Torino della S.T.I. dal Gruppo Teosofico Torinese, presieduto da Loris Brizio, in collaborazione con il Gruppo Teosofico del Villaggio Verde di Cavallirio (NO) presieduto da Paolo Cortesi, e con la Fondazione Bernardino del Boca, presieduta da Enrico Sempi: https://www.teosofica.org/it/news/notizie/bernardino-del-boca-e-la-dimensione-umana-un-convegno-a-torino,3,2448

Pop/ Beat – Italia 1960-1979 Liberi di sognare
Il 10 aprile scorso a Vicenza, presso la Basilica Palladiana, è stata organizzata, in collaborazione con la Società Teosofica Italiana, una serata con Roberto Floreani, curatore della mostra “Pop Beat Italia 1960-1979. Liberi di sognare”. L’evento ha visto una grande partecipazione di Soci, simpatizzanti e di persone interessate.
L’incontro, dedicato al tema “Il transito dell’Arte nell’Età dell’Acquario – lo Yoga della Bellezza”, ha visto l’intervento introduttivo di Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana. Il testo sarà pubblicato nel prossimo numero della Rivista.
L’aspettativa dell’avvento di una nuova era di libertà caratterizzò gli Anni Sessanta e Settanta del Novecento e trovò nel movimento internazionale dell’Età dell’Acquario uno dei punti di riferimento.
Fenomeno complesso e variegato, non riconducibile a ideologie, si collegò e influenzò a 360 gradi la cultura del tempo, compreso il campo artistico, propugnando valori e obiettivi correlati a una visione dell’umanità su base olistica e pacifica, rispettosa della natura e aperta alla dimensione del Bello e al dialogo interculturale e interreligioso.
Lo Yoga della Bellezza caratterizzò il movimento dell’Età dell’Acquario e trovò espressione nell’omonimo testo dello psichiatra inglese Laurence J. Bendit, pubblicato in India dalla The Theosophical Publishing House nel 1969 con il titolo “The Yoga of Beauty” e tradotto in Italia poco dopo dall’Editore Bresci di Torino, con una lunga introduzione del Prof. Bernardino del Boca, antropologo, artista e teosofo nonché direttore della “rivista sperimentale per un nuovo piano di coscienza” L’Età dell’Acquario (https://www.eti-edizioni.it/conoscenza/669-lo-yoga-della-bellezza.html).
Lo Yoga della Bellezza si collega all’intuizione e ad una visione del Bello come chiave interpretativa della manifestazione e come faro luminoso per una più profonda comprensione della realtà.

Lo chef stellato Pietro Leemann si fa monaco
Pietro Leemann è lo chef del primo ristorante vegetariano stellato d’Europa, il “Joia” di Milano, che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento fin dal 1996.
Leemann ha deciso di lasciare il locale a due collaboratori e di trasferirsi in Svizzera, per dar vita, con la compagna e altri amici, a una comunità spirituale ispirata alla tradizione indiana krishnaita. La sede sarà a 900 metri di altezza, vicino alla località di Centovalli, in Canton Ticino. Sarà una comunità internazionale e aperta ai visitatori e ci saranno anche due ristoranti.
Intervistato per il Corriere.it da Alessandra Dal Monte, il celebre chef ha dichiarato: “Sarà una vera e propria ‘cucina dei templi’, dove il cibo verrà accompagnato da un’esperienza, da un insegnamento, da una ritualità. Gli alimenti serviti saranno tutti biologici, molti prodotti lì attorno. La trasformazione del cibo sarà la più semplice possibile, i gusti molto puliti… e naturalmente ci sarà una scuola di cucina dei templi”.
Una sperimentazione – quella di Pietro Leemann – da seguire con attenzione e simpatia, tesa com’è a recuperare la parte più profondamente spirituale dell’essere umano.

80° anniversario della morte del prof. Giuseppe Calligaris
Il 31 marzo 2024 è ricorso l’80° anniversario dalla morte del prof. Giuseppe Calligaris (1876-1944), un neurologo e scienziato italiano con frequentazioni teosofiche, che ha indagato sperimentalmente la connessione fra cervello, organi e pelle, arrivando a importanti scoperte, da lui portate all’attenzione dell’Accademia (che le respinse) e del mondo della ricerca.
Il fulcro delle scoperte del Calligaris sono quelle che lui stesso definì, in un testo che ne porta il titolo, “Le catene lineari del corpo e dello spirito”.
A 80 anni dalla morte il dibattito sul valore scientifico delle sue ricerche (contenute in ben 19 volumi) resta ancora aperto e questo aspetto è davvero singolare, perché le tesi del Calligaris si basano su una sperimentazione concreta e dunque ripetibile, solo che lo si voglia.
La valorizzazione delle tesi di Calligaris contribuirebbe ad aprire scenari più significativi e armonici (e meno mercantili) nel mondo della cura degli esseri umani e nel rapporto fra materia e spirito.
Ricordiamo Giuseppe Calligaris anche segnalando il bel libro della scrittrice trentina Chiara San Giuseppe, che intreccia sapientemente una trama da romanzo poliziesco con la figura e il pensiero del grande medico e scienziato, ambientando il tutto nella città di Udine degli Anni Trenta.
Link al libro: https://www.eti-edizioni.it/orizzonti/786-calligaris-manoscritto-rubato.html

La Teosofia e la nascita dell'Arte Moderna - Il sacro e l'esoterico nella cultura di Mondrian
Riproponiamo il link a una pagina di Rai Cultura che contiene anche il filmato con cui Philippe Daverio (1949-2020) introduce il tema della Teosofia nell'arte, considerata come “una sorta di scienza che tocca la saggezza del divino”.
Lo spunto è utile a Daverio per parlare di una mostra parigina dedicata a quelle espressioni artistiche imperniate di filosofia, antropologia, psicoanalisi e politica, attraverso opere selezionate dal Romanticismo alla contemporaneità (“Traces du sacré”, Centre Georges Pompidou, 2008).
La pagina di Rai Cultura si sofferma sul tema del sacro e dell’esoterico nella cultura di Piet Mondrian (1872-1944).
Per questo artista la sua arte era un manifesto politico, a favore della libertà, dell'unità e della cooperazione. Per lui non esisteva l'uguaglianza delle cose, ma la loro equivalenza reciproca: le linee orizzontali e verticali, forze opposte della vita, esprimevano il negativo e il positivo, il conscio e l'inconscio, la mente e il corpo, il maschile e il femminile, la luce e le tenebre, il bene e il male, in altre parole, guardando alla filosofia orientale, lo Yin e lo Yang.
https://www.raicultura.it/arte/articoli/2022/03/La-Teosofia-e-la-nascita-dellArte-Moderna-747fe1d5-fb4f-4afa-b2c7-a973469e67de.html?fbclid=IwAR0s6c4QQerB80DaU4bgrhAyOasB-13NrX4GgDWCbRocWS-re_NacqqqNWs

Albert Einstein e Firenze
Angelo Pontecorboli Editore di Firenze ha recentemente pubblicato “Albert Einstein e Firenze – Racconti e vicende tra famiglia, bellezza, musica e scienza” di Valeria Rondoni e Paolo Bulletti.
Il 18 ottobre del 1921 Einstein arriva a Firenze, dove lo aspettano a braccia aperte la sorella Maja col marito Paul, che avevano scelto la città come loro dimora. Il suo animo sensibile a ogni tipo di bellezza ne rimane incantato, tanto da fargli affermare, in anni successivi: “Io mi sento mezzo ebbro quando mi limito a immaginare il cielo, le colline e i palazzi di Firenze”, parole che sintetizzano un legame con la città durato tutta la vita.
In quei giorni potrà coltivare anche la musica, sua seconda passione dopo la scienza. Viaggiava sempre in compagnia del suo violino, che suonerà anche sulla collina di Fiesole. L’Italia lo ha onorato e amato anche in tempi molto difficili per uno scienziato del suo rango ma ebreo.
Il libro ripercorre le vicende di Einstein e dei suoi familiari in terra Toscana, evidenziando anche i contatti della famiglia Einstein con Roberto Assagioli, fondatore della Psicosintesi; egli infatti ebbe come paziente Luce, figlia di Caterina Mazzetti e Robert Einstein, cugino di Albert. Caterina e le figlie Luce e Cicì vennero uccise dai nazisti a Rignano sull’Arno il 3 agosto 1944. Il legame di Einstein con Firenze fu dunque a un tempo importante e doloroso.

Preraffaelliti, Rinascimento Moderno
I Musei di San Domenico a Forlì ospitano, fino alla fine di giugno, la mostra “Preraffaelliti, Rinascimento Moderno”.
Il fascino esercitato a livello culturale da questa confraternita, fondata nel 1848 da Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt non è mai venuta meno nel tempo.
Come ben sottolinea la presentazione della mostra, il mondo preraffaellita si nutrì di matrici letterarie contemporanee - da Wordsworth, a Keats, a Shelley, a Tennyson ad Allan Poe - e di modelli assoluti - da Dante a Boccaccio, fino a Shakespeare. Spesso ambientate in un Medioevo fantastico e leggendario, le loro opere echeggiano un mondo romantico e mitico, che rilegge la tradizione storica e dialoga con un passato riscoperto o ricreato, tale da legittimare il presente e le sue aspirazioni, i sogni e le proteste, le inquietudini e le nostalgie.
Ideata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, in collaborazione con il Comune di Forlì, la mostra è a cura di Liz Prettejohn, Peter Trippi, Cristina Acidini e Francesco Parisi; di Gianfranco Brunelli la direzione generale. Il progetto espositivo, a cura dello Studio Lucchi & Biserni, porta in Italia capolavori provenienti dalle più importanti istituzioni nazionali e internazionali. Il pregevole catalogo che accompagna la mostra è edito da Dario Cimorelli Editore.
Per informazioni: https://mostremuseisandomenico.it/preraffaelliti/

I Mercoledì con la Società Teosofica: “Umadevi: spiritualità, umanità e poesia fra Occidente e Oriente”
Il quarantanovesimo appuntamento del ciclo “I mercoledì con la Società Teosofica” si è svolto il 20 marzo scorso.
La serata, dedicata al tema: “Umadevi (Wanda Dinowska, 1888–1971): spiritualità, umanità e poesia fra Occidente e Oriente” ha visto come ospite Maciej Bielawski, che è stato intervistato da Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana.
Umadevi è stata una vera e propria icona della ricerca spirituale del Novecento; pare che sia stato il Mahatma Gandhi a dare questo nome a Wanda Dynowska, nata a San Pietroburgo nel 1888 da una famiglia polacca. Poetessa e letterata con profonda sensibilità sociale, vicina alla Teosofia, fu una grande cultrice delle religioni orientali. Fu in stretto contatto con il Dalai Lama, da lei convinto a diventare vegetariano. Fu Segretario Generale della Società Teosofica in Polonia. Dal 1935 visse in India, dove morì (a Mysore) nel 1971.
Maciej Bielawski, nato in Polonia e residente in Italia da ormai trent’anni, è uno scrittore, artista e docente all’Università di Verona; ha recentemente pubblicato presso Fazi editore di Roma un avvincente romanzo (“Umadevi”) che narra una vicenda famigliare e una rete di relazioni che hanno, proprio nella figura di Umadevi, lo sfondo esistenziale e la ragion d’essere.
Ricordiamo che sul canale YouTube della S.T.I. sono disponibili le registrazioni di tutti gli incontri de “I Mercoledì con la S.T. (https://www.youtube.com/playlist?list=PLYIYgpvyoh9QrOyAdze4B1hOoMhpq2g5y).

A.I., coscienza e consapevolezza
Il tema dell’intelligenza artificiale (A.I.) appassiona gli esseri umani, che oscillano fra l’esaltazione delle possibilità che l’A.I. lascia intravedere e le inquietudini che suscitano le possibili manipolazioni degli strumenti digitali, anche per fini inconfessabili.
Questa dicotomia interpretativa è quella che accompagna ogni innovazione tecnologica e lascia subito intravedere la vera questione, che è quella di un utilizzo etico (o meno) degli strumenti tecnologici.
Tutto quindi dipende dall’essere umano e dagli scopi del suo agire, che possono essere egoisti e manipolatori oppure votati al benessere armonico individuale e collettivo.
Per il momento l’A.I. ha una base statistica e trae origini dalle informazioni presenti nella rete internet, ma è evidente che si tratta di un sistema che apprende e si modifica sulla base delle ulteriori informazioni fornite.
Se si considera la quantità delle false informazioni presenti in rete non si può certo stare tranquilli, ma sarebbe sicuramente un errore accettare passivamente e fatalisticamente il processo del cambiamento in corso.
La possibilità di un atteggiamento positivo passa, paradossalmente, attraverso la cultura, l’attenzione e la meditazione. Cultura come vaccino nei confronti della credulità, delle false informazioni e delle manipolazioni; attenzione come strumento di osservazione e di conoscenza; meditazione come collegamento alla vera realtà spirituale (che non può mai essere rappresentativa e non può nemmeno essere acquistata) e come superamento della dicotomia fra osservatore e cosa osservata.
Se consideriamo come possibile l’ipotesi del “panpsichismo” di Roger Penrose, secondo cui tutto ha una coscienza, ben comprendiamo quale sia l’importanza della consapevolezza, snodo essenziale che marca la differenza fra un essere umano “pensante” e l’essere umano “pensato”.
Anche in epoca di Kali Yuga c’è speranza e bellezza se solo ricordiamo, sull’onda di un vecchio proverbio ebraico, che “noi non vediamo le cose come sono, ma come siamo”.

Decalogo della biosfera
Il prof. Gaetano Mollo, docente emerito dell'Università di Perugia, pedagogista e scrittore, ha messo a punto e condiviso un “Decalogo della Biosfera”, che merita di essere letto con attenzione:
1. La Terra è di tutti. Spetta a tutti i popoli curarla e proteggerla.
2. Il mondo è tutto interconnesso. Siamo una sola famiglia umana. Il clima è un bene comune.
3. L’essere umano deve rispettare le leggi della natura. L’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità.
4. Le relazioni fra Stati devono salvaguardare la sovranità di ciascuno con percorsi concordati.
5. Bisogna partire dai piccoli gesti, che seminano pace e amicizia.
6. Un’ecologia integrale riguarda tutti. Ogni essere vivente va trattato con cura.
7. Un’etica comune è utile a tutti. Fare del bene agli altri è farlo a se stessi.
8. La conversione ecologica richiede che si generi una conversione comunitaria.
9. È necessaria per tutti un’istruzione collaborativa mettendo al centro rispetto e cooperazione.
10. Il legame con la biosfera attraverso un’empatia globale deve poter generare una coscienza planetaria.

Recensioni

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Dai gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie località.

Centro di Studi “Uroboro”
Il 12 marzo scorso il Centro di Studi Teosofici “Uroboro”, dopo le dimissioni della Sorella Mara Chinatti, ha eletto la Sorella Anna Merler quale Segretaria.
La sede del Gruppo si è spostata a Pergine Valsugana (Trento) e la denominazione del Centro è diventata “Uroboro” (da “Uroboro 2020).
Il Presidente e la Segreteria Generale della S.T.I. ringraziano la Sorella Mara Chinatti per l'opera svolta e augurano ad Anna Merler e a tutti i Soci del Centro un proficuo lavoro nel segno della Fratellanza Universale senza distinzioni.