Un mondo pieno di potenti luci e di misteri

Un mondo pieno di potenti luci e di misteri
Il pellegrino spirituale ha un passo leggero, rispettoso degli altri e di tutti i regni della natura. Non critica la manifestazione ma la accetta, riuscendo a riconoscere l’amore in tutte le cose visibili e invisibili. L’amore, manifestazione dello spirito che tutto pervade e che tutto fa evolvere.
Il pellegrino è pronto a ogni passo a mettere in discussione il conosciuto, sapendo ben distinguere fra conoscenza effimera e consapevolezza; inoltre coglie l’unità di tutte le cose e considera il sacro un’imprescindibile fusione di bellezza e armonia. Attento all’evolversi del tutto, sa riconoscere nella materia la presenza dello spirito.
Per il pellegrino ciascun attimo è quello più adatto alla propria evoluzione ed è pienamente consapevole della necessità di andare oltre all’io effimero, vero impedimento al dispiegarsi di una coscienza che superi la distinzione fra oggetto e soggetto, fra osservatore e cosa osservata, fra scorrere del tempo ed eternità.
Il pellegrino è consapevole che ogni piccola evoluzione individuale si riflette nell’evoluzione di tutta l’umanità e non trascura l’affermazione del Baʻal Shem Tov, citata dal Rabbi Nachman di Bratzlav: “Il mondo è pieno di potenti luci e di misteri, ma l’essere umano li nasconde con la sua piccola mano”.
Foto di Jon Tyson su Unsplash