Un frammento di saggezza tratto dalla tradizione buddhista

frammento di saggezza tradizione buddhista
Le tradizioni filosofico-religiose accumulano nel tempo frammenti di conoscenza di grande significato spirituale.
Sono parole e frasi che assumono un carattere universale che va ben oltre al momento in cui sono state scritte o pronunciate.
Questo è il caso del brano che riportiamo di seguito, ricollegabile all’insegnamento di Lama Thubten Yeshe (1935-1984): “Poiché sono deciso a trarre il massimo beneficio da tutti gli esseri, che sono superiori anche alla gemma che esaudisce i desideri, avrò sempre cura più di loro che di me stesso.
Quando sarò con gli altri, considererò sempre me stesso come il meno importante e mi prenderò cura di loro sin dal profondo del cuore, come se ognuno fosse il più elevato degli esseri.
Osservando con attenzione il fluire della mia mente, affronterò ed eliminerò senza indugi, al suo primo apparire, la minima emozione negativa, prima che possa nuocere a me e agli altri.
Quando incontro qualcuno in preda alla malvagità, che, privo
di controllo, causa danno e dolore, avrò sempre cura di un
essere così raro, come se fosse un tesoro difficile da trovarsi.
Quando vengo maltrattato o aspramente ingiuriato dagli altri, dominati dalla gelosia, non mi vendicherò, bensì accettando la sconfitta offrirò loro la vittoria.
Ogni qualvolta coloro a cui ho fatto del bene e in cui ho riposto fiducia e grandi speranze mi offendono o mi fanno del male, io li vedrò come il mio Santo Maestro.
In breve, sia in questa che nel corso delle prossime vite, offro a tutti gli esseri, mie madri, ogni sorta di bene e fonte di gioia, dopo aver preso segretamente su di me le loro sofferenze.
Praticando così, privo di superstizioni, senza compiere azioni inquinate da scopi mondani, mi libererò da ogni sofferenza vedendo tutti i fenomeni come illusori”.