Un cristiano in Vaticano

Un cristiano in Vaticano
Papa Francesco non perde occasione per portare l’attenzione della comunità cattolica sui grandi temi del messaggio evangelico, a partire dall’amore per il prossimo e per gli ultimi.
Facendo questo dà forza e luce a quella che è l’essenza del cristianesimo e del suo rivoluzionario approccio all’altro da sé.
Il tema dell’accoglienza dei migranti è la cartina di tornasole che marca l’acuta differenza fra chi presta attenzione alle indicazioni del Papa e chi invece si rifugia nell’indifferenza. La proposta di Bergoglio, tesa a far sì che ogni parrocchia adottasse una famiglia di migranti e li aiutasse a integrarsi nella realtà sociale, ha avuto poco successo e ha attirato critiche, marcando in maniera evidente le fratture che caratterizzano il mondo cattolico.
Si trattava invece di un’ottima proposta: l’accoglienza diffusa e integrata con le comunità locali è una strada positiva da percorrere nella via verso l’integrazione. E questa impostazione dovrebbe caratterizzare anche l’azione dello Stato e della società civile.
In un momento in cui la cultura separativa urla le sue povere ragioni è importante che l’intelligenza e il buon senso caratterizzino l’analisi dei problemi, al fine di risolverli e non di farli esplodere.