Per un anno di speranza e di pace

Per un anno di speranza e di pace
È giunto ormai a conclusione un anno segnato da molte incertezze e da acute sofferenze per una parte significativa dell’umanità. A volte dolore e sofferenze sono sotto le luci dei riflettori ma, nella maggior parte dei casi, non hanno l’onore della cronaca. Si pensi a quanto sta accadendo in Myanmar, Paese travolto da una terribile guerra civile, o a chi muore di stenti e freddo anche nella nostra Italia.
La cronaca ha anche poca attenzione per le molte cose buone che certamente ci sono e per le azioni di quegli esseri umani (e sono molti!) che vivono un’esistenza ispirata dal Bello e dal Buono.
Aprire il cuore alla vita e andare oltre all’io personale sono due condizioni indispensabili per arrivare a una maggiore comprensione della dimensione umana in una chiave di Pace.
Nel lontano 1945 il teosofo Edoardo Bratina, con una riflessione in qualche modo “profetica”, scrisse: “La “fratellanza universale, scopo essenziale della Società Teosofica, è l’unica via percorribile per attuare la vera Pace in quanto soltanto nel riconoscimento dell’unità della Vita e della ‘fratellanza’ di tutto quanto esiste possiamo riconoscere che il bene e il male di uno si comunicano a tutti gli altri: colui che giova agli altri giova a se stesso e colui che nuoce agli altri nuoce a se stesso”. Il riconoscimento di questo fatto e la sua applicazione porta all’equilibrio, all’armonia, alla Pace autentica.
La speranza è quella che l’anno che sta per cominciare possa essere, per tutti, ricco di armonia, di positività e di Pace.