Per Fritjof Capra lo sviluppo è sostegno alla vita

Fritjof Capra
Per le persone attente al rapporto fra spiritualità e scienza Fritjof Capra rappresenta un particolare punto di riferimento.
Austriaco, 82 anni, fisico e teorico dei sistemi, Capra è l’autore del celebre “Il Tao della Fisica” un testo, pubblicato nel 1975, che ha saputo creare un ponte fra la dimensione spirituale e quella di una scienza aperta ad una differente visione del mondo, caratterizzata dalla messa in relazione delle diverse parti del tutto.
L’inserto del “Corriere della Sera” del 5 novembre scorso (7 Speciale Green), ripreso dal portale web dello stesso quotidiano, ha pubblicato un’interessante intervista con lo scienziato viennese che ricorda come “Negli Anni Sessanta ho sperimentato la più profonda e radicale trasformazione personale. La spiritualità, la messa in discussione dell’autorità, il senso di empowerment (di consapevolezza nelle mie scelte e nella e mie azioni) e l’esperienza della comunità che erano caratteristici di quegli anni formativi sono diventati le basi dei miei valori e delle mie scelte...”.
Capra arriva alla conclusione che: “Si fa strada una nuova visione della realtà e le implicazioni sociali e politiche di questa trasformazione culturale evidenziano la necessità di un approccio globale: energia, ambiente, emergenza climatica, diseguaglianza economica e ora la pandemia, sono tutti problemi collegati”.
Per Capra, portatore di una visione sistemica e lungimirante, in grado di collegare i vari aspetti del sapere con la dimensione etica e con quella esistenziale, “nel tempo della globalizzazione tutto è in relazione: ambiente ecologico e ambiente sociale sono connessi, crisi ambientale e crisi sociale sono una stessa crisi. Il “Pensiero sistemico 2.0” collega dunque quattro dimensioni della vita: quella biologica, quella cognitiva, quella sociale e quella ecologica”. In un’ottica di questo tipo lo sviluppo non può essere distruzione di risorse, quanto piuttosto “sostegno alla vita”.
La visione dello scienziato e saggista austriaco indica una possibilità di conoscenza globale, in grado di conciliare la dimensione della conoscenza scientifica con i principi spirituali ed etici, portando ad una riflessione che mette al centro del vivere l’equilibrio fra l’essere umano e la natura. Suggerimento prezioso quest’ultimo, anche in tempo di una pandemia probabilmente sorta propria a causa della distruzione da parte dell’essere umano di ecosistemi consolidati.

Link: https://www.corriere.it/sette/attualita/21_novembre_07/fritjof-capra-l-economia-distruzione-quale-crescita-senza-uguaglianza-2c90ad1c-3a24-11ec-850c-0c14b1133c9c.shtml