Pagine dalla letteratura teosofica

Magia
“Magia bianca e nera - uso e abuso dei poteri psichici", di Charles W. Leadbeater, pp. 85-86, (Edizioni Teosofiche Italiane, 2015). Pubblicato sulla Rivista Italiana di Teosofia di luglio-agosto 2021.
L’AZIONE DELLE FORME PENSIERO
Può esser utile esaminare con maggior precisione queste forme pensiero e riscontrare il loro ulteriore sviluppo. Spesso il pensiero di un uomo è diretto in modo preciso verso qualcun altro, vale a dire quando l’uomo emana un pensiero di affetto, di gratitudine o quando disgraziatamente talvolta esprime invidia, gelosia, odio verso qualcun altro. Un tale pensiero produrrà le sue radiazioni precisamente come ogni altro pensiero, ma la forma che esso genera è satura di precise intenzioni e, allorquando esso si sprigiona dal corpo mentale e astrale del pensatore, va direttamente verso la persona cui è indirizzato e vi aderisce. Può esser confrontato impropriamente con una bottiglia di Leyda e la sua carica di elettricità.
Se l’uomo cui è diretto si trova in quel momento in una condizione passiva o se ha in sé vibrazioni attive di un carattere analogo a quella vibrazione, si scaricherà su di lui. Il suo effetto consisterà naturalmente nel provocare una vibrazione simile alla propria e nell’intensificare quella analoga già presente. Se invece la mente dell’uomo è completamente occupata in altre direzioni, è impossibile alle vibrazioni diverse di trovarvi un’entrata. La forma pensiero gli volteggerà intorno, attendendo un’opportunità per scaricarsi.
Sfortunatamente, al nostro attuale livello di evoluzione, gli uomini concentrano su se stessi i propri pensieri, anche quando non sono esclusivamente egoistici. Vi sono spesso molti pensieri appesantiti da desideri e in tale caso discendono subito rivestendosi di materia astrale e reagendo fortemente e persistentemente sull’uomo che li ha generati. Si possono vedere persone circondate da un guscio di forme pensiero che volteggiano vicinissime e reagiscono continuamente.
La loro tendenza peculiare è di riprodursi, vale a dire di produrre gli stessi pensieri ai quali tale persona ha precedentemente ceduto. Più di un uomo percepisce questa costante pressione dall’esterno o la continua suggestione di certi pensieri e, quando i pensieri sono cattivi, spesso li considera tentazioni demoniache che lo spingono al peccato. Ma questi pensieri sono una sua creazione e perciò l’uomo è il suo proprio tentatore.

Link al libro: https://www.eti-edizioni.it/conoscenza/706-magia-bianca-e-nera-uso-ed-abuso-dei-poteri-psichici.html