Pagine dalla letteratura teosofica

Pagine dalla letteratura teosofica
“Chakras" di C.W. Leadbeater, (Edizioni Teosofiche Italiane, Vicenza, 2009). Pubblicato sulla Rivista Italiana di Teosofia di novembre 2019.

Le figure dei chakra
Lo scopo del Laya o Kundalini Yoga è della stessa natura degli altri sistemi yoga indiani, ovvero quello di unire l’anima a Dio: a questo scopo è sempre necessario fare tre specie di sforzi - quello dell’amore, del pensiero e dell’azione. Benché in una particolare scuola di yoga la volontà debba essere usata in modo speciale (come è il caso nell’insegnamento dello “Yoga Sutra”) ed in un’altra, sia principalmente prescritto il grande amore (come nelle istruzioni date da Sri Krishna ad Arjuna nella Bhagavad Gita), così pure viene sempre affermato che il raggiungimento dev’essere fatto in tutte e tre le direzioni. Patanjali perciò propone per il candidato all’inizio un corso di tapas o sforzo di purificazione, svadhyaya, o devozione a Dio in tutti i momenti e Sri Krishna, del pari, dopo aver spiegato al suo discepolo che la saggezza è il più prezioso strumento per il servizio, la maggior offerta votiva che possa compiere, soggiunge che può esser fatta soltanto mediante la devozione, la ricerca e il servizio, e conclude la Sua dichiarazione con le significative parole: “Il Saggio, Veggente della Verità, ti insegnerà la saggezza”. Nel libro Ai Piedi del Maestro, la più moderna versione dell’insegnamento orientale, viene esposta la stessa triplicità, poiché i requisiti comprendono il discernimento, la pratica della buona condotta e lo sviluppo dell’amore verso Dio, il Guru o il Maestro e l’uomo.
Per comprendere questi diagrammi dei chakra che vengono usati dagli yogi indiani, si deve ricordare che mirano ad aiutare l’aspirante nelle tre direttrici di progresso, ed è necessario pertanto che egli acquisisca la conoscenza sulla costituzione del mondo e dell’uomo (quello che noi ora chiamiamo Teosofia) e che sviluppi intensa devozione attraverso il culto del Divino, mentre sta tentando di risvegliare gli strati più profondi di Kundalini verso i chakra. Tenendo in considerazione questi tre requisiti troviamo in ogni chakra alcuni simboli che sono connessi con l’insegnamento e la devozione e non richiedono necessariamente di esser considerati come parte costituente o essenziale o funzionale del chakra stesso.

Link: https://www.eti-edizioni.it/conoscenza/chakras,2,75