Notizie da Adyar durante il lockdown

Notizie da Adyar durante il lockdown
Dal 23 marzo scorso anche l’India è sottoposta a misure restrittive per limitare i contagi da Covid-19. Ad Adyar la chiusura era già stata anticipata di un paio di settimane, per proteggere il centinaio di residenti e lo staff.
Da quel momento in avanti non è più stato possibile accedere al campus e anche i progetti di ristrutturazione – come, ad esempio, quelli alle Leadbeater Chambers – che davano lavoro a più di quaranta artigiani, sono stati sospesi.
Per quanto riguarda lo staff, residente e non, a tutti è stato comunque garantito lo stipendio, date le difficili condizioni finanziarie in cui molti di essi già versavano.
Nei mesi scorsi il giardino di fronte all’edificio del Quartier Generale Internazionale è stato totalmente rinnovato, grazie ad una generosa donazione che comprendeva non solo i fondi necessari ma anche una consulenza tecnica specializzata e un giardiniere che se ne prenderà cura.
Anche tutti gli istituti di formazione presenti all’interno del campus – l’Olcott Memorial Higher Secondary School, l’Adyar Theosophical Academy (ATA), il Training Vocational Centre e il Social Welfare Centre – hanno sospeso i loro corsi in presenza; l’ATA ha continuato le sue attività ricorrendo alle lezioni online.
Il governo del Tamil Nadu ha requisito dieci aule dell’Olcott Memorial Higher Secondary School per farne un centro di quarantena per il Covid-19.
La buona notizia è che, al 1° luglio 2020, nessun residente o componente dello staff è risultato positivo al c.d. “coronavirus”.

Nella foto: il giardino in fase di rinnovamento.