No all’antisemitismo, sì alla Fratellanza Universale senza distinzioni

FRATELLANZA
A Strasburgo e in altre località della Francia abbiamo recentemente assistito a gravi episodi di antisemitismo.
Stigmatizzarli è doveroso, ma non sufficiente. Va colto infatti anche il senso profondo di un ritorno a situazioni simili a quelle che hanno caratterizzato i momenti più bui del Ventesimo secolo. E questo è un pessimo indicatore dello stato in cui versa anche la nostra società occidentale.
Alta si deve levare la voce: “Fratellanza! Fratellanza Universale senza distinzioni!”.
Non è questa una fuga nel mondo dell’utopia, ma un passaggio che ci indica la necessità di una presa di coscienza che ci porti a cogliere il significato dell’Unità della Vita e la possibilità di costruire un mondo armonioso, sostenibile, e senza i conflitti che nascono dall’ignoranza e dall’ignorare di ignorare.