L’universo svela via via i suoi misteri

Lofar
L’essere umano è sempre stato attratto dalle stelle e dall’impulso di indagare l’universo, le sue forme e la sua realtà. I progressi della matematica, della fisica e della chimica e il parallelo sviluppo delle tecnologie, anche digitali, hanno consentito di affinare sempre più questa tipologia di ricerca e si è oggi in grado di catturare immagini ad alta definizione che evidenziano l’azione dei buchi neri e della loro azione di distruzione di interi mondi di stelle.
L’universo svela così il ritmo di una sorta di respiro che alterna momenti costruttivi e momenti distruttivi, in un susseguirsi di manifestazione e di dissoluzione delle forme. Concetti questi molto ben evidenziati dalla letteratura teosofica di fine Ottocento e in particolare nella opere di H.P. Blavatsky.
Recentemente sono state rese pubbliche le affascinanti immagini messe a punto come esito della ricerca di un gruppo di astrofisici che gestisce il radiotelescopio Lofar (Low Frequency Array), una rete composta da oltre settantamila antenne, distribuite in tutta Europa, che, grazie all’uso di frequenze radio FM e all’elaborazione di computer di ultima generazione, sono in grado di mettere a fuoco immagini ad altissima risoluzione.
Nell’osservare la complessità del cosmo e la sua vastità l’essere umano non può non riflettere sulla preziosità dell’esperienze terrestre e del momento presente. La vita è una sorta di miracolo: a ciascuno di noi il compito di comprendere le straordinarie opportunità che ci vengono offerte.