"L’intelligenza musicale" di Pierpaolo Rosati, pubblicato da Osanna Edizioni di Venosa (PZ), è una raccolta di interventi pubblicati negli anni su varie riviste e condivisi in varie sedi, con l’aggiunta di alcuni pezzi inediti.
Nel sottotitolo del libro sono indicati i tre nuclei tematici “pedagogia, didattica e storia della musica” qui sviluppati.
Il fil rouge che tiene uniti i vari articoli è rappresentato da un’inclinazione precoce e da un amore profondo per la musica e da altrettante profonde competenze musicali, maturate dapprima in un uno stimolante ambiente familiare e poi consolidate grazie alla puntigliosa ricerca personale, alla professione di ispettore scolastico addetto al settore dell’educazione linguistica e musicale, alla collaborazione con vari istituti di ricerca e università.
Nella “Parte prima” l’autore illustra lo status dell’educazione musicale in Italia, rivalutata dai programmi del ‘79 e valorizzata dal Documento dei Saggi del 1997; essa può assolvere a un’importante funzione, quella di costituire il trait d’union per un incontro con chi proviene da un contesto socioculturale diverso; non più dunque solo una “disciplina ricreativa” ma anch’essa destinata alla “mente”.
Pregevole il capitolo dedicato a “una pedagogia musicale integrata e verticale”, che parta dalla scuola per l’infanzia su su fino alle superiori.
La “Parte seconda” è tutta dedicata alla didattica. Seguono esemplificazioni storiche ben documentate e proposte concrete, puntuali, dove abbinare “l’esperienza musicale alla tradizione letteraria”, dove “la musica riesce a penetrare il senso delle parole, per dosarle, sottolinearle, temporizzarle”.
In chiusura una compilation ideale di brani adatti a soddisfare i bisogni emotivi della “portatrice di uno straordinario fermento di vita”, la gestante.