Ezio Bosso: il pianista che non ha mai smesso di sorridere

Ezio Bosso
Ezio Bosso è passato oltre il velo della materia. Musicista, interprete e direttore d’orchestra di grande talento e sensibilità è stato un vero e proprio Ambasciatore della Musica e della Bellezza. Nel segno di un forte entusiasmo.
Di lui ricordiamo “La dodicesima stanza” ispirata all’Antropogenesi delle Stanze di Dzyan, il celebre testo della tradizione teosofica.
Segnaliamo di seguito il link all’ articolo di Silvia Fumarola che ricorda, con intensità poetica, Ezio Bosso nell’edizione on line de La Repubblica: https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2020/05/15/news/e_morto_ezio_bosso-256678373/

Riportiamo di seguito alcune importanti considerazioni di Ezio Bosso, su vari argomenti:

L'inno di Mameli
Non un inno, ma in Canto: il Canto degli italiani. Nato da una amicizia e da un sogno (https://video.corriere.it/news/70-anni-di-repubblica-italiana/canto-italiani-ezio-bosso-spiega-suona-l-inno-mameli-novaro-carlo-felice-genova/4add1ada-2742-11e6-b6d8-61e1297457c9).

L'Europa
“Da quando avevo 4 anni sono stato abituato a essere europeo. Noi che dedichiamo la nostra vita alla musica sin da piccoli frequentiamo germanoaustriaci come Beethoven, o francesi come Debussy, o tedeschi come Brahms e Mendelssohn. Vedete, non c’è un confine. La musica non è solo un linguaggio ma una trascendenza, che è ciò che ci porta oltre”.
“La musica è la nostra vera radice di europei ed è quella che fa eliminare ogni confine. L'Europa è un'orchestra a cui rivolgersi. La musica ci insegna la cosa più importante, ad ascoltare e ad ascoltarci. Un grande musicista non è che chi suona più forte ma chi ascolta e da lì i problemi diventano opportunità”.
“La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare”.

Il Senso Dell'Unione
“Quanto è bella la parola Unione. Deriva da unus, essere uno. Significa divenire un unico corpo, condividendo le nostre singolarità e nutrendo attraverso l’altro la nostra esistenza. È una parola che racchiude la sacralità insita nell’essere umano, la sacralità del vivere ogni giorno per rendersi inseparabili e proteggersi quotidianamente. Se ci pensiamo è la prima parola associata all’amarsi, rende quell’amore oggetto terzo, lo dichiara: è la base su cui poggiamo il desiderio di essere famiglia. Bella è quindi la scelta di popoli che si sono avvicinati e sono divenuti una nazione più grande grazie al contributo di ogni singola cultura, esperienza, fortuna, di ogni trauma... Vedete, la fortuna di essere un interprete di musica è anche questa. Non si esegue semplicemente un autore di un Paese o di un altro. Lo si diventa: per poter interpretare bisogna accantonare ogni egoismo e barriera, bisogna mettere al servizio la propria origine fino a trasformarsi in qualche modo nell’altro. Io in una sera, quando dirigo o suono, ho la fortuna di poter essere tedesco, inglese, austriaco, ceco o polacco pur restando con orgoglio italiano. Partecipare a un’Unione diventa una forma di liberazione vera e propria, è l’opportunità di trascendere nell’idea di “altro” ... Sono me stesso e sono insieme all’altro. Sono unito. Perché l’Unione europea non è solo un’istituzione. È la definizione di un sentire. È la dichiarazione di un sentimento. L’Unione europea siamo tutti noi. Ogni giorno” (https://www.europarl.europa.eu/italy/it/succede-al-pe/la-lettera-di-ezio-bosso-ai-cittadini-europei).

I Concerti
“Quando inizio un concerto io dico sempre ciao! È una parola bellissima”.

La Musica
“La musica mi ha dato il senso dell'ubiquità: la musica che ho scritto è a Londra ed io sono qui”.
“Il tempo è un pozzo nero e la magia che abbiamo noi musicisti è quella di stare nel tempo, di dilatare il tempo, di rubare il tempo. La musica tra le tante cose belle che offre, ha la caratteristica di essere non un prodotto commerciale, ma tempo condiviso. E quindi in questo senso il tempo come noi lo intendiamo non esiste più”.

I silenzi
“I silenzi hanno un suono, anche in musica. Non esiste l'ultima nota, è un dato di fatto. Perché l'ultima nota che suona uno strumento è la nota che inizia l'altro”.
Scegli la Società Teosofica Italiana per il tuo 5 x mille: non costa nulla e aiuti l’azione della Società Teosofica Italiana in tema di fratellanza, filantropia e cultura. Le iniziative della S.T.I. sono sempre illustrate nella Rivista Italiana di Teosofia e nel sito istituzionale, all’indirizzo www.teosofica.org
Codice Fiscale 80022260329