Dal Covid 19 ad un Patto con la Terra

Dal Covid 19 ad un Patto con la Terra
Mentre l’epidemia del Covid 19 sembra allentare la presa in alcuni Paesi, come l’Italia, ci sono altre parti del mondo in una condizione di grave sofferenza, come ad esempio il Brasile, l’India, la Russia, gli USA. È una situazione che colpisce soprattutto gli “ultimi”, i poveri, gli emarginati.
Quando un Paese soffre, quando una Comunità soffre, quando un individuo soffre, questa sofferenza appartiene a tutta l’umanità e a ciascuno di noi. Proprio per questo qualsiasi cosa possiamo fare individualmente sul piano del servizio rappresenta un quid che riverbera la sua positività sull’umanità intera.
Il pericolo, anche in caso di pandemia, è quello dell’indifferenza.
Ci sono poi delle singolari coincidenze. Pare che la diffusione iniziale del virus abbia a che fare con la distruzione di habitat, con un’alimentazione a base di consumo di animali selvaggi.
I mattatoi poi (vedi il caso tedesco di Gütersloh e quello americano di Smithfield) diventano i luoghi principe dei nuovi focolai, quasi a testimoniare che la sofferenza degli animali (e anche quella degli esseri umani che spesso sono costretti dalla povertà a lavorare in questi luoghi) non può essere una causa produttrice di armonia e buona salute.
In tutta evidenza scontiamo la mancanza di un patto armonico con la Madre Terra, la cui sottoscrizione appare urgente e indifferibile.
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