(San.) - Il cibo degli dei affine ad amrita, la sostanza che dà l'immortalità.

(San.) - Il nome con cui le Leggi di Manu indicano la più bassa delle quattro caste (varna) dell'India, quella che comprende i lavoratori manuale ed i servitori. Questa casta non è ammessa al rituale vedico e si pensa derivi dalle genti pre-arie sottomesse e relegate ai mestieri ritenuti impuri.

(San.) - Un appellativo di Ila (o Ida), la progenie di Vaivasvata Manu e della sua bella figlia che balzò fuori dal suo sacrificio quando egli fu lasciato solo dopo il diluvio. Sudyumna era una creatura androgina, maschio per un mese e femmina l'altro.

(Gr.) - Scuola ascetico-mistica araba che deriva il suo nome dalla radice di Sophia, "Saggezza", mentre alcuni pensano derivi da suf, la veste di lana indossata dai primi asceti musulmani. Essa è del tutto estranea allo spirito genuino dell'Islam primitivo, ed è caratterizzata da un grande senso dell'amore per la divinità. Il suo più grande rappresentante è al-Ghazzali; suoi grandi nemici sono gli hanbaliti, gli sciiti e gli ibaditi. Questa setta mistica della Persia è in qualche modo simile ai Vedantini; sebbene molto numerosi, solo uomini intelligenti si unirono a loro. Reclamano, giustamente, di essere i possessori della dottrina e della filosofia esoterica vera di Maometto. La dottrina Sufi (o Sofi) va molto d'accordo con la Teosofia, soprattutto quando predica un credo universale ed esprime rispetto e tolleranza per ogni fede popolare exoterica. Ed ha anche punti di contatto con la Massoneria. I Sufi hanno quattro gradi e quattro stadi di iniziazione: (1) murid (aspirante), probatorio, con una stretta osservanza esteriore dei riti Musulmani, mentre vengono spiegati al candidato i significati nascosti di ogni cerimonia e dei dogma; (2) salik (progrediente), stadio dell'addestramento metafisico; (3) wasil (arrivato), il grado della "Saggezza", quando il candidato viene iniziato alla più intima natura delle cose; (4) la Verità finale, quando l'Adepto ottiene i divini poteri e la completa unione con la Divinità Unica Universale nell'estasi o nel Samadhi. Due i sentimenti fondamentali: pentimento di ogni minima colpa, perenne soddisfazione per quanto avviene di bene o di male. Indispensabile è la guida di un maestro che guida i discepoli verso gli stati mistici, facendoli conseguire non come risultato di sforzi, ma come elargizione di Dio.

(San.) - Uno dei titoli del Signore Buddha, che ha molti significati.

(Psi.) - Deriva dal verbo "suggerire", ma con il significato negativo di insinuazione malvagia, istigazione fatta con malizia. Si tratta di un processo psichico attraverso il quale una persona accetta, senza compiere alcuna verifica razionale, un contenuto mentale o una condotta proveniente da altri individui, da istituzioni, o dalla stessa persona. La suggestione ha un meccanismo ideativo-motorio che assomiglia a quello dell'imitazione e svolge un ruolo importante nei rapporti interpersonali. Essa rappresenta la componente essenziale del processo ipnotico. La suggestione differisce dalla Insinuazione (che può essere diretta al bene) e dalla Tentazione (che è opera della caducità umana, dalla Chiesa attribuita al Demonio, lo Spirito del Male), ma anche dalla Ispirazione, che si propone un buon fine e non sempre ha per mezzo la parola.

(Gr.) - Ed anche Suda, è il nome di un erudito greco vissuto intorno al 1000 dell'era moderna. Scrisse il Greek Lexicon, comprendente circa 30.000 voci, una specie di enciclopedia contenente note grammaticali ed etimologiche, ma anche notizie di carattere storico, o sugli usi e costumi. Generalmente i dati non sono di prima mano, ma l'opera rimane valida per certe notizie su autori greci minori e sulle loro opere.

(San.) - Letteralmente significa "felicità, beatitudine", il cui conseguimento è indice del sacrificio "ben compiuto". Il sukha è anche condizione indispensabile per il sacrificio, poiché esso è lo stato normale dell'uomo.

(Cald.) - Uno dei sette dei di Babilonia.