(Psi.) - Letteralmente, "passeggiare addormentato", o muoversi, agire, scrivere, leggere, svolgere ogni funzione della vita di veglia, durante il sonno, con il successivo oblio del fatto al momento del risveglio. È uno dei grandi fenomeni psico-fisici, il meno conosciuto ed il più sconcertante, per il quale solo l'Occultismo possiede la chiave. Si tratta di una attività automatico-motoria, che si svolge durante il sonno, al di fuori di un'efficace controllo della coscienza, secondo schemi abbastanza complessi e coordinati. Questa attività può essere naturale (o spontanea), oppure artificiale (indotta a mezzo di ipnosi).

(Fis.) - Stato e periodo di riposo psico-fisico caratterizzato dalla sospensione, parziale o totale, della coscienza e della volontà. Durante questo stato, l'integrazione dell'individuo con l'ambiente circostante, è sospesa. Lo stato di sonno è accompagnato da sensibili modificazioni funzionali, sia a livello fisico (metabolismo, tono muscolare, ecc.) sia a livello psichico. Gli Egizi vedevano nel sonno una morte temporanea e ristoratrice, fonte di vita. I Greci lo consideravano fratello della morte, ma non gli davano gran peso. Anche i Romani non ebbero molta considerazione del sonno, ed i cristiani lo ignorano completamente. Eppure l'alternanza sonno-veglia assomiglia molto a quella morte-vita, notte-giorno, tenebre-luce, ecc. Il sonno, nella mitologia, è figlio di Erebo e della Notte e risiede in un palazzo eretto in luogo deserto e sconosciuto dove non entrano mai i raggi del sole. L'ingresso del palazzo è ornato di papaveri (oppio=oblio), mentre tutto attorno scorre il fiume Oblio che rompe appena il silenzio con il mormorio delle sue acque. Il Sonno dorme su un letto d'ebano e di piume, coperto da panni neri. Attorno al Sonno sono sdraiati i Sogni, mentre Morfeo vigila affinchè non sia fatto alcun rumore. Questo Dio riposa sempre e tiene nella mano destra un corno (simbolo dei sogni veri che mostrano le cose così come sono) e nella sinistra un dente di elefante (simbolo dei sogni falsi). Uno dei suoi ministri è Fobetore che fa apparire in sogno le bestie, l'altro è Fantaso che fa vedere gli oggetti inanimati. Il simbolo del sonno è la fiaccola capovolta, ed anche la lingua. Gli antichi, sembra, prima di andare a dormire, bruciavano lingue a Mercurio (Dio della parola) e bevevano del vino per fare in modo che durante il sonno la lingua riposasse.

(Eg.) - In Egitto, nell'ultima fase della Iniziazione ai Grandi Misteri, il candidato veniva immerso in un sonno profondo (il sonno di Siloam), nel quale rimaneva per tre giorni e tre notti. Durante questo periodo, il suo Ego confabulava con gli Dei, discendeva nell'Ade, compiva opere di carità a favore di esseri invisibili. Per tutto il tempo il corpo rimaneva in una cripta del tempio o in una grotta sotterranea. L'ultima notte veniva portato all'entrata di una galleria dove, ad una certa ora, i raggi del Sole sorgente battevano direttamente sulla faccia del candidato e lo risvegliavano dalla trance.

(???) - Una cerimonia magica che ha lo scopo di trasferire una malattia da una persona ad un'altra. Magia nera, stregoneria.

(Gr.) - Filosofo greco nato ad Apamea, visse nel III o IV secolo dell'era moderna. Era di scuola neoplatonica ed ebbe grande influsso su Costantino. Fu da questi condannato a morte con l'accusa di "aver suscitato i venti". Suida ricorda una sua opera sulla provvidenza e sulla fortuna.

(Eg.) - Divinità egizia con aspetto di falco e penne sul capo, che sta a guardia delle frontiere orientali. Aveva centro di culto a Saft el-Henna, dove si manteneva anche il culto del dio assiro Shapti o Shaptu. Sembra che il nome significhi "l'aguzzo", e lo si trova spesso connesso con i denti nei testi rituali.

(Gr.) - Termine usato dai Greci come personificazione della Sapienza, poi usato con particolare significato teologico-mistico nel giudaismo ellenizzante. Nei Libri Sapienziali è un Essere generato da Dio ed il principio che informa tutta la Sua attività. Nel Giudaismo alessandrino si fonde con il concetto platonico-stoico di Logos, quale Essere intermedio fra Dio ed il Mondo. Nello gnosticismo di Valentino è l'ultimo dei dodici Eoni che, per desiderio di imitare il padre, finisce per lacerare l'unità del pleroma e dare inizio ad un processo di caduta. Nel cristianesimo orientale è la sapienza di Dio, oggetto di culto particolare. Per Jacob Boheme è l'intermediario fra l'Uno ed il molteplice. Secondo alcuni autori, Sophia è lo Spirito Santo femminile, in linea con la concezione orientale che attribuisce una shakti ad ogni Dio, secondo altri è la Mente Universale.

(Gr.) - La sorella di Sophia, il Logos femminile. La personificazione della Luce Astrale, o il piano inferiore dell'Etere, ed anche la Divina Madre del Salvatore.

(Rel.) - Ha il significato comune di ciò che supera il corso ordinario della Natura, che trascende i limiti dell'esperienza e della conoscenza umana, che sta al di sopra della Natura, manifestandosi come non soggetto alle sue forze ed alle sue leggi. Il soprannaturalismo, come orientamento teologico e filosofico, tende a contrapporre natura e sopranatura, valutando quest'ultima e svalutando la prima. Nell'esoterismo, le cose cambiano radicalmente. Spazio e Natura sono la stessa cosa; il primo esiste al di fuori di ogni fatto di sensazione, non è collegato con i sensi, è soggettivo, è indipendente da ogni cosa si trovi al suo interno; la seconda è direttamente collegata con i nostri sensi, anche se, come maya sfugge ad ogni permanenza. Essendo lo spazio infinito, nulla può accadere al di fuori di esso; sovrannaturale, quindi, è ciò che accade in Natura, ad opera di Forze che operano nello spazio e sono sconosciute alla stragrande maggioranza dell'umanità.