Glossario

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RAMI

 
(Cab.) - In antropologia, il Ramo è un raggruppamento inferiore della specie, composto di uno o più ceppi, fra loro affini. Attualmente si contano quattro rami nella specie umana: Australoidi, Negroidi, Mongoloidi ed Europoidi. I sei rami del Microprosopo sono le sei Terre al di sopra di quella in cui viviamo. Sono le sei sfere superiori al nostro globo, nella Catena planetaria, che si trovano sui tre piani superiori.

RAN

 
(Sca.) - Nella mitologia germanica, è la sposa crudele del mite Agir. Divinità marina, possiede una rete per raccogliere i cadaveri degli annegati che, poi, vengono ospitati nella sua dimora.

RANA

 
(Occ.) - Una credenza popolare vuole che, in estate, dalle nubi temporalesche, cadano piccolissime rane, contenute nelle gocce d'acqua, che, quando l'acqua tocca il suolo, si sviluppano e si muovono sul terreno. In realtà, è noto, le rane ed i rospi riescono a vivere anni sotto uno strato di terra, in attesa della pioggia. Quando questa arriva, essi emergono dal fango ed intraprendono il loro breve periodo di attività, reimmergendosi nel fango prima che esso diventi duro al sopravvenire della siccità. La mitologia racconta che Latona, passando un giorno sulle rive di uno stagno, vide dei contadini e chiese loro da bere. Gli fu rifiutata l'acqua ed allora lei chiese a Giove, ottenendolo, di trasformare i contadini in rane. La rana, a causa della forma degli occhi, è stata eletta anche a simbolo della curiosità. È anche simbolo dell'imperfezione, a causa delle metamorfosi cui si sottopone prima di raggiungere la maturità. Ed è anche simbolo di sofismo, poiché ad esso sembra sia da addebitare la pioggia di rane che colpì l'Egitto.

RAPA NUI

 
(Geo.) - Nome indigeno dell'isola di Pasqua, particolarmente della parte sud-occidentale dell'isola.

RAPACE

 
(Occ.) - Secondo Socrate, gli avari, i frodatori ed i tiranni erano destinati a rinascere come lupi o nibbi, perchè questi animali erano ritenuti rapaci per istinto. La credenza, in generale, vuole che gli uomini siano destinati a rinascere in quegli esseri cui fossero simili per il costume della loro vita.

RAS

 
(Ara.) - In aramaico significa "testa, capo, sommità". In Etiopia è il titolo della più alta dignità della gerarchia dello Stato, dopo il Negus. Originariamente era il titolo di un capo feudale provinciale, poi venne conferito anche al più alto dignitario di corte. In seguito il suo uso si allargò sempre più, associate a signorie territoriali su vaste e ricche provincie. In Europa lo si intende come attributo di Capo in genere.

RASA

 
(San.) - La danza misteriosa eseguita da Krishna e dalle sue Gopi, le pastorelle, tuttora rappresentata in una festività annuale, specialmente nel Rajastan. Astronomicamente è Krishna - il Sole - attorno al quale girano i pianeti ed i segni dello Zodiaco simboleggiati dalle Gopi. Identica alla "danza circolare" delle Amazzoni attorno all'immagine priapica, alla danza delle figlie di Shiloh (Giudici, XXI), ed a quella di Re David attorno all'Arca. Il senso del tasto, il "sapore" dal quale si ottengono sensazioni piacevoli sia estetiche che erotiche e mistiche, o tutte e tre assieme. Ha anche il significato di "linfa", "essenza", "vigore", specie con riferimento al prana, l'essenza vitale del corpo.

RASALILA

 
(San.) - Letteralmente significa "gioco fatto di rasa".

RASASVADA

 
(San.) - Letteralmente significa "godimento del rasa".

RASENNA

 
(Etr.) - Nome dell'eponimo degli Etruschi e denominazione con cui gli Etruschi designavano sè stessi, secondo la testimonianza di Dionisio di Alicarnasso. La parola Rasna, in alcuni testi etruschi, è forse da considerare come un etnico.
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