Glossario

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PIETRA BIANCA

 
- Il segno dell'iniziazione menzionato da San Giovanni ne L'Apocalisse. Vi era incisa la parola premio ed era il simbolo dato al neofita che, durante la sua iniziazione, era passato con successo attraverso tutte le prove dei MISTERI. Era la potente corniola bianca dei Rosacroce medioevali, che la ricavarono dagli Gnostici. "A colui che è andato oltre, Io darò da mangiare la manna segreta (la conoscenza occulta che discende come saggezza divina dal cielo); e gli darò una pietra bianca; e sulla pietra è scritto un nome nuovo (il "nome mistero" dell'uomo interiore, o l'EGO del nuovo iniziato), che nessun uomo conosce - se non quello che lo riceve". (Apocalisse, 2, 17).

PIETRA DI CRISTO

 
(Rel.) - Detta anche Roccia di Cristo e Roccia Spirituale, era la pietra che seguiva il popolo di Israele nel suo viaggio verso la terra promessa. Paolo, nella sua lettera ai Corinti, dice: "bevevano al masso di roccia spirituale che li seguiva, e quel masso di roccia significava il Cristo". Forse gli Ebrei non ne danno la stessa interpretazione !

PIETRA DI ROSETTA

 
(Arc.) - Stele di basalto nero del tempo di Tolomeo Epifane (196 a.C.), trovata nel 1799 dal capitano Bouchard presso il forte Saint-Julien, a Nord della città di Rosetta, su una delle foci del Nilo. La pietra reca un'iscrizione (decreto di una assemblea di sacerdoti in onore del re) in tre scritture diverse: egiziano geroglifico, egiziano demotico e greco. Sulla base di questa iscrizione, ed in particolare partendo dai nomi propri dei re, Champollion riuscì a decifrare la scrittura geroglifica. La Pietra di Rosetta è oggi conservata a Londra, nel British Museum.

PIETRA FILOSOFALE

 
- Chiamata anche "Polvere di Proiezione". È la Magnum Opus degli Alchimisti, un oggetto che loro volevano ottenere a qualsiasi costo, una sostanza che possedeva il potere di trasmutare i metalli più vili in oro puro. Misticamente, però, la Pietra Filosofale simboleggia la trasmutazione della natura animale inferiore dell'uomo in quella elevata e divina.

PIETRE (Ast.)

 
A seconda della loro apparenza, colore, forma, proprietà, ecc., le pietre, per analogia, possono essere associate ai segni zodiacali ed ai pianeti sacri: Ariete - Rubino e pietre rosse - Marte Toro - Giada, smeraldi, zaffiro - Venere Gemelli - Agata, sardonica, topazio - Mercurio Cancro - Perle - Luna Leone - Diamante - Sole Vergine - Agata, sardonica, topazio - Mercurio Bilancia - Giada, smeraldo, zaffiro - Venere Scorpione - Rubino e pietre rosse - Marte Sagittario - Ametista - Giove Capricorno - Onice nera e pietre scure - Saturno Acquario - Onice nera e pietre scure - Saturno Pesci - Ametista - Giove Pietre azzurre, lapislazzuli - Urano Pietre color di mare - Nettuno Pietre color scuro, di terra - Plutone

PIETRO

 
(Rel.) - Pescatore nato a Betsaida, fratello di Andrea, seguace di Giovanni Battista. Apostolo e martire, è ritenuto il capo del collegio apostolico. Al primo incontro, Gesù lo apostrofa come Kefa, cioè Simone; questo termine, che significa "roccia", viene poi tradotto ed adattato al greco come Petros. Pietro era sposato con una donna di Cafarnao, prima di abbandonare tutti e partire al seguito di Gesù. Questi i fatti salienti che lo riguardano: presiede alla elezione di Mattia, nella Pentecoste parla a nome di tutti i seguaci di Gesù, guarisce uno storpio, è imprigionato tre volte come discepolo di Gesù più pericoloso, smaschera la menzogna di Anania e di Saffira, combatte Simone di Samaria, compie viaggi di ispezione apostolica in Palestina, ammette al battesimo il primo pagano (Cornelio). Fu sempre avversario irriducibile di Paolo; sembra sia stato sottoposto a martirio a Roma, nel 67. Viene considerato il primo papa del cattolicesimo, dal quale discendono tutti gli altri; la sedie pontificia è chiamata il Soglio di Pietro. A lui sono dedicati i seguenti simboli: agnello (emblema di Gesù, suo maestro), colomba (simbolo dello Spirito Santo che scese sugli Apostolo nella Pentecoste), gallo (cantò quando lui rinnegò Gesù) palma (come insegna del martirio), anello (insegna del papato), catene (cui fu legato e dalle quali venne sciolto da un angelo), croce (sulla quale fu giustiziato a testa in giù), ed altri.

PIGMALIONE

 
- Un celebre scultore di statue dell'isola di Cipro che si innamorò di una statua da lui scolpita. La Dea della bellezza, presa da pietà per lui, trasformò la statua in una donna vivente (Ovidio, Metamorfosi). Egli la sposò e ne ebbe anche una figlia, Pafo. È un'allegoria dell'Anima; un motivo simile si trova anche nella mitologia finnica e lituana.

PIGMEI

 
(Etn.) - Popoli di statura molto bassa: Negritos asiatici, Boscimani africani, ecc. La loro bassa statura non può essere considerata una caratteristica di inferiorità o una anomalia etnica, ma soltanto un carattere fisiologico. Le proporzioni fra i diversi organi del corpo, infatti, sono conservate e lo sviluppo psichico è normale. Il loro nome deriva dal greco "pygme", che significa "pugno" ed anche lo spazio fra il cubito ed il pugno, ovvero 18 dita trasversali che corrispondono a 338 millimetri. Si tratta di un chiaro riferimento alla loro bassa statura; sono persone attivissime che vivono di caccia e di pesca, con discreti risultati in agricoltura. La leggenda parla di un popolo favoloso che aveva questo nome, non raggiungeva la statura di un cubito e guerreggiava contro le gru. Si trattava di nani la cui vita non durava più di otto anni e le cui donne, che facevano cinque figli per volta, nascondevano i loro figli in buche nella terra per salvarli dalle gru. Plinio dice che le loro case erano fatte di gusci di uova e trattavano il grano come fossero alberi. Un giorno, con abile stratagemma, attaccarono Ercole dormiente, ma questi si liberò con facilità, mise tutti i pigmei in una pelle di leone e li portò ad Euristeo. Come si può ben capire, la favola è stata ripresa in tempi moderni da Swift, che nei Viaggi di Gulliver, parla dei Lillipuziani, minuscoli abitanti di Lilliput.

PIKULIS

 
(Sca.) - Nella mitologia nordica, è il Dio baltico dell'oltretomba.

PILASTRI

 
(Cab.) - I due pilastri, nella Cabala, sono Jachin e Boaz. Erano collocati all'ingresso del Tempio di Salomone, il primo sulla destra, il secondo sulla sinistra. Il loro simbolismo è sviluppato nei rituali Massonici. Quando i dieci Sephiroti sono collocati nell'Albero della Vita, due linee verticali li separano in tre Pilastri, cioè: il Pilastro della Severità, il Pilastro della Misericordia ed il Pilastro centrale della Mitezza. Il primo è formato da Binah, Geburah ed Hod; il centrale da Kether, Tipheret Jesod e Malkut; il Pilastro della Misericordia è formato da Chokmah, Chesed e Netzach. Come i "pilastri di Seth" (con cui sono identificati), i Pilastri di Hermes servivano per la commemorazione degli eventi occulti e vari segreti esoterici erano simbolicamente incisi su di essi. Questa pratica era universale. Si dice sia stato lo stesso Enoch ad averli costruiti.
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