Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

MILLENARISMO

 
(Rel.) - Ha due significati, ben diversi l'uno dall'altro. Il primo è la credenza e la attesa del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei computi, destinato a durare mille anni. In questo senso è detto anche Chiliasmo. Il secondo è legato alla presunta credenza della fine del mondo nell'anno mille da parte degli uomini del secolo X. A proposito, cosa accadrà nel Duemila ? Le origini della credenza nel regno di Cristo, riposano nel messianismo giudaico e nella letteratura apocalittica. L'attesa millenaristica era molto diffusa nel cristianesimo primitivo del quale, si dice, formava la caratteristica essenziale. Giustini e Tertulliano ne furono influenzati e si ebbero movimenti di impronta escatologica come gli ebioniti ed i montanisti. Agostino interpreta la credenza in chiave simbolica. Durante il regno di Cristo, Satana sarà incatenato e la sua azione impedita; al termine del millennio riprenderanno i conflitti, ma per breve tempo, perchè ben presto giungerà il giudizio finale. Il millenarismo sarà ripreso in senso diverso dai seguaci di Gioacchino da Fiore, dagli Anabattisti e dagli Avventisti.

MILNE Edwards Alphonse

 
(Fr.) - Parigi, 1835-1900. Naturalista francese, dottore in medicina alla facoltà di Parigi nel 1860, divenne professore di zoologia alla Scuola Superiore di Farmacia nel 1865. Vicedirettore del laboratorio zoologico presso la Scuola di Alti Studi nel 1869, ne divenne Direttore nel 1880; nel 1862 divenne Direttore del Museo di storia naturale. Scrisse un gran numero di saggi sulla zoologia e la paleontologia, compiendo una enorme serie di esplorazioni sulle grandi profondità marine e la vita che le popola. Il suo capolavoro è la Storia Naturale degli Uccelli, quattro volumi pubblicati a Parigi nel 1878-1885.

MILPA

 
(Azt.) - Con questo nome gli Atzechi chiamavano il campo nel quale coltivavano il mais.

MILTHA

 
(Ass.) - Divinità assira che aveva molti attributi delle successive Artemide greca e Diana romana, che non solo li ereditarono, ma anche li ampliarono.

MILTON John

 
(Ing.) - Londra 1608-1674. Scrittore e poeta inglese, nato da padre colto, ne ereditò le doti. Iniziò la sua educazione con studi privati, poi frequentò la S.Paul School. Studiò italiano e nel 1625 entrò all'Università di Cambridge. Conseguì il bachelor nel 1629 ed il Master of Arts nel 1632. Lasciò Cambridge per recarsi ad Horton, dove rimase cinque anni e mezzo. Nel 1638 si recò a Parigi e poi a Firenze dove, accolto con fasto, si recò a visitare Galileo. Proseguì poi per Roma, ritornando in Inghilterra via Firenze, Venezia, Ginevra. Nel 1639 tenne lezioni private e si interessò di politica. Quando il Parlamento denunciò gli atti arbitrari del Re, Milton aderì e scrisse un'opera nella quale esaltava l'importanza della coscienza personale. Nel 1642 si sposò, spedendo subito dopo la moglie a casa dei genitori, con l'impegno a tornare da lui dopo alcuni mesi. La poverina si guardò bene dal tornare per un bel pezzo ! Intanto si diede a scrivere di pedagogia e di libertà di stampa. Nel 1645 si riconcilia con la moglie ed accoglie in casa anche i suoceri. Approva il processo e la decapitazione del Re, nello stesso tempo scrive un sonetto contro la violenza, l'intolleranza e l'opportunismo dei presbiteriani. Lascia la prima moglie e si sposa per la seconda volta. Carlo II lo fa arrestare per i suoi scritti contro Carlo I. Nel 1651 Milton diventa cieco e nel 1663 si sposa per la terza volta con una donna di trenta anni più giovane di lui. La sua opera più famosa è il Paradiso Perduto, iniziata nel 1658 e terminata nel 1663; fu pubblicata nel 1664 in dieci libri e nel 1674 in 12 libri. Si tratta di 10558 versi nei quali Milton fa una poetica ricostruzione ed un ampliamento delle vicende degli Angeli Caduti, narrati con molta meno enfasi nella Bibbia.

MIMAMSA

 
(San.) - Termine che in sanscrito significa "indagine" e sta ad indicare una scuola di filosofia, una delle sei ortodosse esistenti in India. Ci sono due Mimamsa, la più antica e la più recente, La prima, "Purva-Mimamsa", fu fondata da Jaimini, vissuto nel II-III secolo d.C.; la seconda, "Uttara-Mimamsa", da un Vyasa - ed è ora chiamata la scuola Vedanta. Sankaracharya fu l'apostolo più importante di quest'ultima. La scuola Vedanta è la più antica delle sei Darshana (Letteralmente, "dimostrazioni"), ma anche alla Purva-Mimamsa è concessa un'antichità che va fino al 500 a.C. Gli Orientalisti, per favorire l'assurda teoria che tutte queste scuole sono dovute "all'influenza greca", le daterebbero ad una epoca ancora più recente, pur di farle collimare con le loro teorie. Le Shad-darshana (o Sei Dimostrazioni) hanno tutte un punto fisso in comune e sostengono che ex nihilo nihil fit. La scuola Mimamsa nasce ad opera dei brahmani ortodossi, per formulare le regole di interpretazione dei testi vedici, essenzialmente quelli dello Yajurveda Nero. Il Vedanta prende in prestito molte delle sue concezioni, mentre le opere del dharma utilizzano le sue regole di interpretazione dei testi. Questa scuola può essere considerata come la ricerca e la sistemazione degli scritti, dei riti e dei culti dell'antica lingua indù. L'originalità della Mimamsa si può trovare nell'articolazione della dialettica in cinque parti : proposizione, dubbio, tesi avversaria, replica confutatrice, applicazione. La dottrina della conoscenza, poi, viene basata su sei mezzi conoscitivi : percezione diretta, illazione, analogia, evidenza, testimonianza degna di fede, non-percezione (intesa come indice dell'inesistenza del fenomeno).

MIMIR

 
(Sca.) - Nell'Edda, è il gigante tre volte saggio. Uno Jotun o Titano. Egli sorveglia una sorgente (la sorgente di Mimir) che contiene le acque della Saggezza Primordiale, le cui acque cristalline accrescevano ogni giorno il suo sapere. bevendo le quali Odino acquisì la conoscenza di tutti gli eventi (passati, presenti, futuri), la sapienza, il potere, la scienza.

MIMIZCOA

 
(Azt.) - Letteralmente "serpente delle nubi", termine con il quale gli Aztechi designavano le stelle. È anche il nome della divinità astrale della Stella Polare.

MIMRA

 
(???) - Il Logos, il Verbo.

MIN

 
(Eg.) - Dio della fertilità, venerato in Egitto come propiziatore dei raccolti, aveva centro di culto a Copto ed a Panopoli. Raffigurato itifallico (simulacro del fallo in erezione), con due alte piume sulla testa ed un flagello nella mano destra alzata. Il suo titolo era "Toro di sua madre" e sembra alludere ad un carattere solare (sole che ogni giorno rinasce dal cielo, che per gli Egizi era femminile, che ha fecondato la sera precedente). Fu considerato prototipo di Ammone.
Vai alla Bibliografia