Glossario

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MEZTLI

 
(Azt.) - Altro nome del dio azteco Tezcatlipoca. In alcune leggende, con questo termine si designa la divinità maschile della luna, forse fratello di Coyolxanhqui.

MIALBA

 
(Tib.) - La Terra, l'Inferno.

MIAO TSE

 
(Cina) - Nome della razza antidiluviana e perversa che , anticamente, si rifugiò nelle caverne della Cina ed i cui discendenti, si dice, si trovino ancora nelle vicinanze di Canton. Queste caverne erano scavate a nido d'ape sulla fiancata della montagna ed erano gigantesche. Queste caverne sono state oggi trasformate in celle e vihara dai monaci buddisti. Ai Miao Tse, coloro che avevano sconvolto la Terra, sono attribuite le gigantesche statue di Bamian.

MICHELE

 
(Eso.) - Arcangelo, il cui nome in ebraico significa "chi è mai simile a Dio?". Nell'Apocalisse si legge che questo Arcangelo con i suoi Angeli, combattè contro il Dragone in quella che fu chiamata la Guerra in Cielo. La Guerra non fu vinta ma il Dragone (Satana, o il Diavolo), fu scacciato. Michele è il condottiero delle Legioni Celesti combattenti, la guardia del corpo di Jehovah secondo alcuni un Titano. Per i cattolici è l'Angelo della Faccia per gli Ebrei è Michael, colui che è simile a Dio. Per i Giudei è il rappresentante in terra del Dio celato, è quella faccia del Dio che ha preceduto, guidandoli, gli Ebrei nel loro rientro, sotto forma di una colonna di fuoco. Esotericamente, Michele è un dio solare, capo e sintesi dei Sette, come Ormadz, Brahma, Jeohovah, ed altri. La sua copia in terra è San Giorgio, vincitore del drago. Nel Talmud, Mikael è il Principe dell'Acqua, il Capo dei Sette Spiriti. La chiesa greca primitiva aveva identificato Michele con Ophiomorphos, lo spirito ribelle ed oppositore, non come simbolo del male, ma solo come altra faccia di Ophis, Christos, la Sapienza Divina. Questo arcangelo fu il primo a rifiutarsi di creare, ma, invece di essere condannato per questo, viene celebrato per essere riuscito a vincere ed assimilare il Drago della Sapienza, che poi è Satana. Come si può ben vedere, l'aver copiato simboli da altre religioni non ha giovato alla religione cattolica, dal momento che ciò ha creato solo una grande confusione. Le Legioni di Michele "in alto" sono quello che le Legioni di Satana sono "in basso". Il manifestato è copia del noumenico : nulla esiste in Terra senza il suo archetipo in Cielo. Secondo Hargrave Jennings, la figura di Michele è un modello che si ritrova in tutte le religioni e le mitologie. È l'idea di un campione onnipotente, simile ad un fanciullo nella sua "innocenza virginea", ma così potente da poter annichilare il mondo. Michele è l'Energia Celeste, asessuato, invincibile; Lucifero è la sua copia in terra, la Stella del Mattino che può brillare solo nel mondo manifesto. Nella religione indù, corrisponde ad Indra, il Capo della Legione militante, citato nei Purana. Nel Libro dei Numeri Caldeo troviamo che Samuele (Sapienza Celata ed Occulta) e Michele (la più alta Sapienza terrestre) nascono dalla stessa sorgente, ma divergono al momento di uscire dall'Anima del Mondo. Ciò perchè Michele rimane influenzato da Neshamah, mentre Samuele rimane inerte. Da ciò deriva che, se una identità va fatta, Satana dovrebbe essere Michele e non Samuele. Ma la lettura vera non è questa, rappresentando i due solo la dualità del Manas. Michele è Uno con Dio, ossia il suo Doppio per gli scopi terrestri; egli è uno degli Elohim, una permutazione di Jehovah. Per gli Gnostici è l'Angelo del Sole, il primo degli Eoni, il Salvatore. Ma per Enoc, Michele è uno spione, è colui che, assieme a Gabriele, Raffaele, Suryal ed Uriele, ha denunciato al Signore Iddio i fratelli, accusati di aver spiato i misteri divini ed averli poi insegnato agli uomini. Come si può vedere, allora, la vita degli uomini è sempre intrecciata con quella degli Dei: così in basso come in alto, sempre. E poiché Apollo è Elio, il Sole, Michele corrisponde ad Apollo, anche lui uccisore di un drago, Pitone; fra gli Egizi è Horus, che trafigge Tifone, o il drago Apophis. S.Tommaso accetta che Michele sia il ferouer di Cristo. Michele è quasi un dio, è colui che traduce il mondo invisibile in visibile ed oggettivo. Jehovah e Michele sono le guide di Israele, i Capi degli Eserciti del Signore, i giudici supremi delle anime ed anche i serafini. Michele è il Mercurio dei pagani, con tutte le implicazioni che ne derivano, ed è anche uguale a Karttikeya, il Capo delle Legioni Celesti indù, un Kumara vergine, Dio della guerra. Interessante l'interpretazione che Rudolph Steiner dà di Michele nelle sue "Massime Antroposofiche". Michele è la potenza dalla quale fluiscono i pensieri delle cose ed un tempo gli uomini ricevevano da Michele i loro pensieri delle cose : Michele amministrava l'intelligenza cosmica. A partire dal IX secolo, gli uomini sono sfuggiti a questa influenza e, trascurando il mondo spirituale, si sono affidati ai pensieri che nascevano dall'anima umana : la vita del pensiero si sviluppò in seno all'umanità. I nominalisti, convinti che l'anima fosse la sede dei pensieri, compirono il distacco da Michele. Ma verso la fine del XIX secolo Michele tornò, invece di far fluire i pensieri nelle anime umane decise di andare a vivere nelle anime umane; oggi Michele dimora nell'anima dell'uomo e gli insegna le giuste vie dell'anima. Sarebbe imperdonabile presunzione criticare Steiner, ma a giudicare dal fluire degli eventi sembra che Michele non abbia grande ascolto da parte degli uomini !

MICHELET Jules

 
(Fr.) - Parigi 1798, Hyeres 1874. Storico francese, ebbe una infanzia misera, ma riuscì a laurearsi ed a diventare professore. Il cardine della sua concezione storiografica fu il rigetto del determinismo, rimanendo sempre fedele al principio della forza viva, dell'umanità che via via si crea. Ebbe spirito critico e filologico, svariando in intuizioni acritiche ed in profezie che lo portarono a sintesi arbitrarie e ad esiti non sempre storicamente accettabili.

MICHELSON Albert Abraham

 
(Pol.) - Stzzelmo 1852, Pasadena 1931. Fisico statunitense, nato il Polonia, studiò e, successivamente insegnò all'Accademia navale. Nel 1907 ebbe il Nobel per la fisica. Nel 1881 sperimentò con un interferometro, da lui costruito, il moto assoluto della Terra rispetto all'etere. L'esperimento successivamente ripetuto da altri, portò alla revisione critica di molti principi di fisica, da cui nacque poi la teoria della relatività.

MICHIN

 
(Ame.) - In lingua azteca, letteralmente significa "pesce". È il nome della divinità protettrice del Golfo di Veracruz.

MICROCOSMO

 
(Eso.) - Da Micros = piccolo e Kosmos = Mondo, è il piccolo mondo, l'uomo, riflesso del grande cosmo, il Macrocosmo, l'universo. Il termine, già usato da Ebrei e Neoplatonici, fu ripreso dai cabalisti medioevali con riferimento all'uomo. La filosofia antica definiva la Terra "microcosmo del macrocosmo" e l'uomo risultato dei due. Democrito prima, Aristotele poi, definirono l'uomo microcosmo quale sintesi e specchio degli elementi costitutivi del mondo. Platone, lo Stoicismo ed il Neoplatonismo esaltarono la corrispondenza fra macrocosmo e microcosmo, quali poli della dinamica dell'universo. Nel Medioevo il termine ricompare in campo cabalistico, mentre nel Rinascimento e nell'Umanesimo esso compare come sviluppo a parte nel campo dell'ermetismo. Recentemente i rapporti fra macrocosmo e microcosmo sono stati sviluppati anche sotto l'aspetto della medicina, dell'astrologia e della magia. La concezione del microcosmo implica l'idea che le parti e le membra dell'uomo dovessero avere una loro controparte nello universo, e che il corpo umano, a sua volta, rappresentasse un universo in miniatura. L'idea percorre tutta la filosofia greca facendo dire a Platone che il demiurgo abbia creato il mondo prendendo a modello il corpo dell'uomo, abbia creato la musica delle sfere prendendo a modello l'anima umana. Aristotele si astiene, ma gli Stoici intendevano il mondo come un continuum animato e cosciente, composto di parti che si uniscono ed agiscono sincronizzate dalla simpatia. Notevole lo sviluppo della medicina basata sulla corrispondenza macrocosmo-microcosmo. Stranamente, lo sviluppo maggiore della corrispondenza fra queste due grandezze si ha con la scolastica cristiana, dove il richiamo fra uomo, creato ed immagine di Dio è costante. Notevoli in proposito i paralleli creati da Paracelso, Bruno ed i filosofi del Rinascimento. Dice la Cabala :"il Microcosmo umano rispecchia e possiede in sè tutto quanto è in Dio, ed è il riflesso del Cosmo". Come il Cosmo, egli riflette ordinatamente nei suoi sette centri (simbolo dei sette sephirot inferiori) i sette cerchi planetari; ed i dodici segno zodiacali sono costituti nelle diverse regioni delle membra umane; l'uomo, quindi, è in sè forza centrifuga e forza centripeta. Ed ancora la Cabala : "Come l'Unità divina è vivente in sè, e nel suo movimento pulsa vita, feconda e si rivela, così l'unità umana (il microcosmo) vive della vita divina, e anch'essa nel movimento vibrante che l'unisce al divino, pulsa e genera la vita attorno a sè". Nel microcosmo vige l'equilibrio delle due forze, Adamo ed Eva, e solo la Bilancia (l'equilibrio delle due forze) può avviarlo sulla strada della redenzione.

MICROPROSOPO

 
(Cab.) - La Faccia Minore, il riflesso del Macroprosopo, la Grande Faccia. È il Quadrato che segue il Triangolo nella Tetraktis pitagorea, il cubo a sei facce, il Tetragrammaton. Sotto altro aspetto, esso è il microcosmo, che esiste durante la manifestazione e viene distrutto durante il Mahapralaya. Errata la sua identificazione con Jehovah (che è Binah), mentre è corretta quella con il Logos manifestato, l'Aspetto inferiore, il prototipo dell'uomo sul piano terrestre. Il microprosopo è costituito dai sette sephiroti inferiori dell'Albero dei Sephirot, ed è tutt'uno con la Natura. In questo senso è il Tetragrammaton inferiore, il Triangolo nel Quadrato, il Cubo settuplo, l'Uomo Celeste. Il microprosopo può essere considerato una manifestazione secondaria della Divinità manifestata.

MICTLAN

 
(Azt.) - Per gli Aztechi è il nome della Terza Sfera del Regno dei Morti. Questo luogo è presieduto dal dio Mictlantecutli, ed in esso dimorano i morti che non fanno parte della prima e della seconda sfera.
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