Glossario

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MELANTONE

 
(Fil.) Pseudonimo di Philipp Schwarzerd (XVI sec.), pronipote di Reuchlin, riformatore tedesco. Diede un imponente contributo culturale alla riforma luterana, oltre che un decisivo apporto pratico all'organizzazione ecclesiastica. Il suo merito maggiore è l'opera di diffusione del luteranesimo, di cui smussò alcuni rigorismi cercando l'accordo fra tutte le correnti della riforma.

MELATAR

 
(Sca.) - Nella mitologia nordica, è il nome del Dio protettore dei marinai, capace di placare le onde.

MELCHISEDEK

 
(Eb.) - Re di Salem (probabile forma abbreviata di Gerusalemme) e "sacerdote di Dio altissimo", Elyon, professava una religione pura. Offrì pane e vino ad Abramo e lo benedisse. Assunse un posto primario nel pensiero monoteistico e cristiano, con la tipologia di Gesù Cristo sacerdote. Nel Canone della messa cristiana è ricordato con Abele ed Abramo. Alcuni vedono in Melchisedek un essere sovrumano, un angelo, o addirittura una delle persone della Trinità apparsa in sembianza umana. Gli Gnostici ne fecero il principale Eone, da adorare più di Gesù Cristo, mentre Filone lo identificò con il Logos, intermediario fra Dio e l'uomo. Secondo altri, si tratta di un duplicato di Noè, identificato anche con Padre Sadik (la scomposizione del nome in Melchizedek ha fatto affermare che i Cabiri erano i suoi figli, i Figli di Zedek), o Crono-Saturno. Astronomicamente è il Signore della Eclittica, o Bilancia, o Linea di Equilibratura. Per tale motivo era detto il Giusto, ed anche il Retto, Signore dell'ottavo pianeta, Mater-Terra.

MELCHITI

 
(Rel.) - Termine introdotto nel V sec. d.C. per designare i cristiani di rito bizantino appartenenti ai Patriarcati di Antiochia, Gerusalemme ed Alessandria, che accettavano la dottrina definita nel Concilio di Calcedonia (451) circa la sussistenza di due nature nell'unica persona di Cristo. Melchiti significa "seguaci della fede del re", ed essi furono detti tali perchè l'ortodossia calcedonese era difesa dall'imperatore greco (malka=re in siriaco). La maggior parte dei Melchiti era costituita da cittadini ellenizzati, mentre il resto della popolazione aderì al monofisismo. Attualmente i Melchiti sono circa mezzo milione.

MELEAGRO

 
(Gr.) - Figlio di Oeneo, re di Caledone, e di Altea è uno dei più rinomati eroi dell'antichità. Qualcuno gli attribuisce Marte come padre.

MELEK

 
(Fen.) - Presso i Fenici era il Dio del Sole.

MELEKH

 
(Eb.) - Letteralmente, "un Re". Un appellativo della Sephira Tipheret, la V o vau del tetragrammaton - il figlio o Microprosopo (la Faccia Minore).

MELHAS

 
(San.) - Una classe di dei del fuoco, o Salamandre, detti anche Dei di Fuoco. Melha è il Signore della Fiamma che quando appare sulla Terra, assume la personalità di un Buddha. È uno dei Lha più antichi e riveriti.

MELIA

 
(???) - Albero favoloso, come l'Yggdrasil, sotto la cui ombra protettrice l'umanità vive durante l'Età dell'Oro, senza desideri e senza timori. Figlio di Melia e del frassino celeste è Foroneo, colui che portò in terra la folgore celeste. Questa folgore fu l'origine della razza umana.

MELISSA

 
(Gr.) - Pianta erbacea molto frequentata dalle api, motivo cui deve il suo nome (in greco melissa=ape). Già conosciuta dai Caldei che la chiamavano cyleos, la melissa si presta ad operazioni occulte. Raccolta verde e mescolata col sugo di cipresso, conservata per un anno in una bottiglietta, apparirà piena di lombrichi. Portando con sè la bottiglietta si avrà la simpatia generale ed il trionfo sui nemici. Provare per credere ! La melissa appesa alla coda di un bue lo rende docile come un agnello, ma il fenomeno più strano è il seguente : prendete una corda, bagnatela in un punto con sugo di melissa e sudore di un uomo con capigliatura bionda, la corda si spezzerà in quel punto. Soffregando gli alveari con la melissa, le api non li abbandonano più. Allegoricamente, poiché l'ape è il simbolo del popolo e la melissa la sua regola, così la Legge costituisce un legame vincolante per la comunità.
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