Glossario

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IPERBOREO

 
(Occ.) - Il primo continente della Terra, dopo quello perenne della Prima Razza. I suoi abitanti, oggi considerati mitici, vengono descritti da Erodoto e da Pausania come sacerdoti e servitori amati degli Dei, soprattutto di Apollo. Latona, che è la madre di Apollo, astronomicamente è la regione polare, ed anche la notte, ed è nata nelle regioni iperboree. Geologicamente essa è il Continente Iperboreo e la sua Razza. Il Re degli Iperborei era il figlio di Borea, il Vento del Nord, Sommo Sacerdote di Apollo. L'alterco tra Latona e Niobe è la lotta fra il Continente Iperboreo e quello Atlantideo. Presso gli antichi Greci, Erodoto aveva geograficamente collocato questa terra e questo popolo mitico nelle estreme regioni nordiche, e lo diceva composto da isole beate.

IPERIONE

 
(Gr.) - Nei poemi omerici è l'epiteto del Sole, o nome proprio del Dio della Luce. Esiodo lo dice figlio di Urano e Gea, padre del Sole, dell'Aurora e della Luna.

IPNOSI

 
(Psi.) - Particolare stato psicofisico indotto artificialmente da un operatore su un succube, con accorgimenti di ordine psicologico. È caratterizzata da una modificazione dello stato di veglia che determina l'insorgenza di una condizione simile alla sonnolenza o al sonnambulismo. La natura dei fenomeni ipnotici fu indagata con particolare impegno dalla scuola parigina della Salpetriere, impersonata da Charcot, e da quella di Nancy, impersonata da Liebeault. Essi sgombrarono il terreno dalle interpretazioni di derivazione mesmerica e portarono il problema in termini scientifici. In altre parole, presero la scoperta di Mesmer, fondata su principi di altra natura, e se ne fecero vanto presentandola sotto nuova veste. L'ipnosi viene oggi usata a scopi terapeutici, mentre viene punita quando minaccia l'incolumità delle persone. La sua natura a tutt'oggi non è ancora determinata con precisione e nessuna differenza si rileva fra l'elettroencefalogramma di una persona in stato di veglia e quello di una persona ipnotizzata. L'importanza dell'ipnosi nella storia del pensiero medico consiste nell'aver spostato l'asse di riferimento della psicopatologia dal soma alla psiche, mettendo in crisi la tradizionale psichiatria organicistica, che individuava in ipotetiche lesioni cerebrali la causa di tutte le malattie mentali. La più rilevante fra le conseguenze della rivoluzione operata dall'ipnotismo è la nascita della psicoanalisi.

IPNOTISMO

 
(Gr.) - Il nome dato dal Dr. Braid ai diversi fenomeni con i quali una persona con un forte potere di volontà immerge un'altra, dalla mente più debole, in una specie di trance; una volta in tale stato, quest'ultima farà tutto ciò che le sarà suggerito dall'ipnotizzatore. Gli Occultisti, a meno che sia prodotto a fini benefici, lo qualificano magia nera o Stregoneria. È la più pericolosa delle pratiche, moralmente e fisicamente, poiché ostacola il fluido nervoso e paralizza i nervi che controllano la circolazione sanguigna nei vasi capillari.

IPOCEFALO

 
(Gr.) - Una specie di cuscino per la testa della mummia. Ce ne sono di diversi tipi, per esempio di pietra, di legno, ecc., e molto spesso di dischi di tessuto ricoperti di cemento con iscrizioni magiche - disegni e lettere. Nel Rituale dei Morti sono chiamati "riposo del morto" ed ogni sarcofago ne possiede uno.

IPOSTASI

 
(Rel.) - Dal greco "ypo-stasis", sottostare, aveva all'origine il significato di Sostanza, Essenza, Persona. Parlando della divina incarnazione, il dogma cristiano usa questo termine per esprimere l'unione della umana e divina natura nella persona del Verbo divino, per la quale egli è Uomo-Dio. Con questo termine il Neoplatonismo indicava le tre supreme nature : Uno, Intelletto, Anima. Per i Padri della Chiesa erano le tre persone della Trinità, o Natura Divina. Successivamente il termine venne usato con il significato di "persona", indicando la natura con il termine "ousia". Ciò portò a complicazioni nella cristologia che, dopo molte controversie, furono risolte assegnando a Cristo due persone, come ousia, ed una persona come ipostasi. Il concetto di ipostasi svolse un ruolo decisivo nella formulazione della dottrina trinitaria, in quanto designa un'essenza che non è generale, ma personale; i Padri di Cappadocia se la cavarono brillantemente, assegnando essenza divina comune alle tre persone, mentre i caratteri specifici del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo vennero definiti come ipostasi. Oggi, per ipostasi si intende un concetto astratto al quale si conferisce indebitamente una portata ontologica; oppure l'assolutizzazione di un principio relativo.

IPOTESI

 
(Fil.) - In logica, è l'enunciato che viene assunto per indagarne le conseguenze logiche, a prescindere dalla sua eventuale correttezza. In matematica indica una condizione preliminare che si suppone come vera e dal verificarsi della quale dipende la validità di un'altra proposizione (tesi). Ma ipotesi è anche la determinazione possibile di alcunché non ancora realizzato, quale può prevedersi al momento, allo scopo di considerarne in anticipo le conseguenze. Ed anche, la prima formulazione di una legge, non ancora sperimentata, o sperimentabile in sè, ma tale da rendere ragione di fatti sperimentali o sperimentabili. La filosofia antica considerava l'ipotesi come una forma inferiore di conoscenza. Aristotele la intendeva come premessa non necessaria e non certa di una dimostrazione, opposta alle premesse necessarie, quali gli assiomi e le definizioni. Per Platone, le ipotesi erano le varie vie provvisorie della ricerca. Nel XVII secolo, per merito di Bacone e di Galileo, l'ipotesi diventa una conclusione provvisoria suggerita dallo scienziato per essere sottoposta, con la ricerca ulteriore, a smentita o a conferma. Oggi tutte le leggi scientifiche vengono considerate ipotesi, in attesa che il futuro le confermi (raramente) e le smentisca (frequentemente).

IPPARCO

 
(Gr.) - Nato a Nicea nel 190 a.C., morì nel 126. Famoso matematico ed astronomo greco, nato in Bitinia, svolse la sua maggiore attività ad Alessandria ed a Rodi. La sua unica opera a noi pervenuta è un Commento ai Fenomeni di Eudosso e di Arato in cui critica la collocazione e la descrizione delle costellazioni e delle stelle. Per i suoi studi sugli archi di cerchio, può essere considerato il primo ideatore della trigonometria. Ma anche in astronomia fu un innovatore, avendo creato la "osservazione". Costruttore geniale di strumenti astronomici, perfezionò quelli già esistenti e costruì lo strumento parallattico, quello meridiano e quello universale. Assoggettò tutta l'astronomia del tempo ad un esame diligente. Determinò la lunghezza dell'anno solare a 5 minuti meno di 365 giorni e 6 ore. Computò la grandezza, la distanza, il moto del sole e della luna; scoprì la precessione degli equinozi paragonando la propria osservazione della distanza della stella Spica all'equinozio autunnale con quella fatta da Timocari 160 anni prima. Tentò l'enumerazione delle stelle fisse, dando di ciascuna le coordinate. Contribuì a far allontanare la teoria eliocentrica, almeno sul piano exoterico.

IPPOCRATE

 
(Gr.) - Famoso medico di Cos, nato nel 460 a.C., in una delle isole Cicladi molto fiorente. Nel 429, durante l'invasione di Atene ad opera di Artaserse, liberò la città da una epidemia mortale di peste. Contemporaneo di Socrate, fu chiamato "il padre della Medicina". Secondo Platone, egli affermava che non si può comprendere la natura del corpo se non si comprende la natura del tutto. Apprese la sua arte dalle tavolette votive offerte dagli ammalati guariti al Tempio di Esculapio, diventando un Iniziato ed il più efficiente guaritore del suo tempo, tanto che fu quasi deificato. La sua conoscenza e la sua sapienza erano enormi. Elaborò una teoria medica basata sulla concezione per la quale il corpo umano è costituito da quattro umori : sangue (che proviene dal cuore), flemma (che proviene dal cervello), bile (prodotta dal fegato), atrabile (elaborata dalla milza). Si tratta di una teoria che si legga bene ai quattro elementi, ma anche allo zodiaco. Galeno giudica i suoi scritti, non tutti considerati genuini, come la vera voce di un oracolo. Morì nel 361 a.C. all'età di 100 anni, a Larissa. Viaggiò molto, in Grecia e forse anche al di fuori, attingendo al meglio del sapere dell'epoca. La sua dottrina si proponeva di liberare la medicina da ogni concezione magica o religiosa, per farne una scienza basata su un metodo sicuro e razionale di diagnosi e di terapia. La sanità o la malattia dell'organismo umano sono il risultato di un'armonia o disarmonia dei quattro umori che esso contiene, la cui diversa proporzione determina anche il temperamento dell'individuo. Gli umori dipendono dallo equilibrio o dallo squilibrio dell'organismo, nonché dal suo adattamento all'ambiente climatico, idrologico, geografico e politico-sociale. Famoso il giuramento che egli imponeva a quanti chiedevano di iscriversi alla sua scuola, giuramento oggi del tutto tradito, anche se professato dai medici al momento della laurea. Per Ippocrate le malattie hanno una base naturale comune a tutte, ma una causa razionale dalla quale ciascuna dipende. La medicina deve puntare alla causa dei processi morbosi per poterli controllare e superare. La medicina è una tecnica rigorosamente vincolata da un lato all'esperienza concreta, dall'altro ad un solido apparato teorico e metodico, atto a fornire gli strumenti di comprensione e di intervento. Ogni fenomeno morboso va inquadrato nella totalità dell'organismo : si cura il malato, non la malattia. Quanto sono attuali questi insegnamenti per una medicina che oscilla fra malattie e farmaci, totalmente ignorando l'essere umano e la sua struttura! Si racconta che la statue di Ippocrate portavano il cappello a significare che la testa dev'essere protetta quale sede dello animo, parte principale dell'uomo, dove è posta tutta la forza del suo intelletto. Secondo altri il cappello era emblema di nobiltà della stirpe, essendo Ippocrate discendente di Esculapio.

IPPOGRIFO

 
(Mit.) - Animale favoloso creato dall'Ariosto nel suo Orlando Furioso, con ali, testa, collo e piedi anteriori di avvoltoio o di aquila ed il resto del corpo di cavallo. In realtà un animale simile era noto fin dall'antichità e per gli antichi era il simbolo di Apollo
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