Glossario

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FORONEIDE

 
(Gr.) - Un poema il cui eroe è Foroneo. Questa opera non esiste più. Racconta di Foroneo che in Argolide manteneva una fiamma accesa sul suo altare, per ricordare di aver portato il fuoco sulla terra.

FORONEO

 
(Gr.) - Un Titano; un antenato e generatore della umanità. Secondo una leggenda di Argolis, si credeva di lui che, come Prometeo, avesse portato il fuoco su questa terra (Pausania). Nel Peloponneso è il nome del dio di un fiume. Madre di Foroneo era la ninfa Melia, che Decharme immagina personificazione del Frassino, albero molto significativo per Esiodo, i Greci e gli Scandinavi. Foroneo era descritto come un uccello, accoccolato sui rami del frassino, mentre con il becco ruba un ramo (o un frutto) e lo porta sulla terra. È colui che porta sulla terra la scintilla divina, la folgore celeste, cui Esiodo attribuisce l'origine della razza umana. Foroneo è il mitico progenitore degli Argivi, il primo uomo della razza pelasgica, figlio del dio fluviale Inaco e della ninfa Melia. Scelto come arbitro nella disputa fra Era e Posidone per il Peloponneso, decise a favore di Era, della quale introdusse il culto. Avrebbe insegnato agli uomini a riunirsi in città. La parola greca foroneo corrisponde all'indù bhuranyu e significa "il veloce".

FORTUNA

 
(Mit.) - Dea dispensatrice del bene e del male, viene spesso rappresentata con due facce : una bianca (la buona) ed una nera (la cattiva). Nei marmi antichi si vede seduta quale donna onestamente vestita da matrona, mesta in viso e sconsolata, davanti alla quale si trova una giovane bella, vaga d'aspetto e lieta, che le dà la mano destra : ella è la Fortuna presente; dietro si vede un'altra fanciulla, malinconica, appoggiata alla sedia della matrona : è la Fortuna passata. Qualche volta viene rappresentata cieca e calva, con le ali ai piedi, uno dei quali poggia su una ruota, l'altro in aria. Gli Sciti la rappresentavano alata e senza piedi a significare che non si ferma mai. Alcuni la idearono mentre fa di sè vela fra le onde agitate altri la posero in cima ad una rupe per mostrare che ogni lieve soffio di vento la può far voltare, altri ancora la figurarono su un cavallo a corsa sfrenata, inseguita dal Fato, o Destino, armato di arco e frecce, nell'atto di colpirla per arrestarla. Ha come simboli la cornucopia (abbondanza), la palla e la ruota (simboli di instabilità), il timone (governo delle cose umane). Spesso porta la benda sugli occhi per indicare che è cieca. Anche Cupido la accompagna spesso.

FORZA

 
(Occ.) - Capacità di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Il passaggio dell'universo dal piano ideale a quello materiale avviene attraverso una "forza oltre i fenomeni", un'energia infinita ed eterna, dalla quale derivano tutte le cose. Per fare ciò, la Forza Primordiale si scinde in due forze opposte: la centripeta e la centrifuga, la maschile e la femminile, la positiva e la negativa, la fisica e la spirituale. In questo modo si realizza l'oggettività sul piano dell'illusione, così questo duplice movimento trasferisce il Cosmo dal piano dell'Eterno Ideale a quello della manifestazione finita, ovvero dal piano noumenale a quello fenomenale. Il Sole è la matrice di tutte le forze viventi ed esistenti nel nostro Universo. Nel corpo umano vi sono sette principi, sette sostanze, sette forze. Le forze della Natura sono sei e vengono sintetizzate dalla settima. La Forza è "materia in movimento" ma non emerge contemporaneamente a Mulaprakriti, la Sostanza Cosmica, bensì dopo quale trasformazione in energia del pensiero supercosciente del Logos. Mulaprakriti senza la Forza è come se non ci fosse, dal momento che, essendo inerte, è come una pura astrazione. Simbolicamente la forza è rappresentata con un leone : uomo con testa di leone, figura umana con scudo sul quale è disegnato un leone, uomo vestito con pelle di leone, ecc. Anche la quercia è simbolo di forza, assieme alla clava, alla colonna, alla fionda, alle corna, ecc.

FORZE

 
(Occ.) - È stato spiegato che la Forza Primordiale si suddivide prima in due forze, poi in più forze, per dare vita alla manifestazione dell'universo. Il termine "forze" viene anche usato come sinonimo per Angeli. Nella materia esiste un conflitto permanente fra le forze aggreganti e quelle disintegranti. Le Forze Creatrici sono i Dhyani designati alla costruzione dell'universo, secondo i dettami degli Architetti. Sono detti anche Prajapati. Le Forze combinate dell'Evoluzione e del Karma hanno sette sfere d'azione : * La Superspirituale, o Noumenica; * La Spirituale; * La Psichica; * L'Astro-eterea; * La sub-astrale; * La vitale; * La fisica. Le forze che emanano dal Logos e che operano nell'universo sono sette, e sono l'emanazione ciascuna di una Entità Cosciente e Vivente che la guida. Esse sono : Parashakti = Potere della Luce e del Calore; Jnanashakti = Potere dell'Intelletto : (a) Nella materialità; (b) Libera dalla materia; Ichchhashakti = Potere della Volontà; Kryashakti = Potere del Pensiero; Kundalinishakti = Principio di Vita universale presente in tutta la Natura; Mantrishakti = Forza o Potere delle lettere, della parola, della musica; Daiviprakriti ( Luce Astrale ) = Sintesi delle sei forze precedenti, la Luce del Logos.

FORZE ETERICHE

 
(Eso.) - Forze scoperte da John Worrell Keely, di Filadelfia, mediante la macchina vibratoria da lui scoperta e realizzata.

FORZE INTERETERICHE

 
(Eso.) - Forze scoperte da John Worrell Keely, di Filadelfia, mediante la macchina vibratoria, associate alle forze eteriche.

FOSTER Michael

 
(Ing.) - Huntingdon 1836, Londra 1907. Medico e fisiologo, fu a capo della Scuola di Cambridge, che ebbe grande influenza sullo svolgimento della biologia e della fisiologia, ed anche apprezzato storico della biologia. Studiò in particolare la fisiologia del muscolo cardiaco. È citato nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Testo di Fisiologia".

FOTOCHI

 
(Gia.) - Divinità straniere introdotte in Giappone. Un Dio, che portava questo nome, separò l'isola di Fungo dalla terra ferma. A lui fu eretto un idolo di oro massiccio che alcuni ladri rubarono e che non fu mai ritrovato. Fotochi si vendicò facendo inghiottire dalle onde la lingua di terra che collegava l'isola al continente. L'idolo fu tolto ai ladri, fatto galleggiare sul mare fino a raggiungere l'isola di Mettogawma.

FOUCAULT Jean

 
-Bernard-Leon (Fr.) - Fisico francese, applicò la sua geniale inventiva in molti campi della fisica. Famoso il suo pendolo e le leggi sulle correnti indotte, che portano il suo nome. Le sue principali scoperte, tuttavia, si ebbero nel campo dell'ottica.
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