Glossario

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AJA

 
(San.) - 'Non nato', increato; un appellativo che appartiene a molte divinità primordiali, ma specialmente al primo Logos, cioè la radiazione dell'Assoluto sul piano della illusione. Lo si trova attribuito a Krishna e a Kama nei Rig Veda. È un termine molto usato dai Vedantini.

AJITAS

 
(San) - Uno dei nomi Occulti dei dodici grandi dei che si incarnano in ogni Manvantara. Gli Occultisti li identificano con i Kumara. Essi sono chiamati Jnana (o Gnana) Deva. Anche una forma di Vishnu nel secondo Manvantara. Chiamata anche Jaya.

AJNANA

 
(San.) o AGYANA (Beng.) - Non-conoscenza, mancanza di conoscenza piuttosto che 'ignoranza' come viene invece generalmente tradotto. Un Ajnani significa un 'profano'.

AK

 
(Ass.) - 'Creatore', in lingua Assira; ma nella lingua parlata, significa 'padre'.

AKAR

 
(Eg.) - Il nome specifico di quella sezione delle regioni infernali del Kerneter, che si può chiamare Inferno.

AKASA

 
(San.) - La sottile essenza soprasensibile, spirituale, che pervade tutto lo spazio; la sostanza primordiale erroneamente identificata con l'Etere. Ma essa sta all'Etere come lo Spirito sta alla Materia, o l'Atma al Kama-rupa. È infatti lo Spazio Universale in cui giace strettamente congiunta l'eterna Ideazione dell'Universo nei suoi aspetti sempre mutanti sui piani della materia e dell'oggettività, e da cui si irradia il Primo Logos; o pensiero manifesto. È per tale motivo che si dice nei Purana che Akasa ha un unico attributo, cioè il suono, perchè il suono non è altro che il simbolo espresso nel Logos, cioè la 'Parola' nel suo senso mistico. Nello stesso sacrificio ( il Jyotishtoma Agnishtoma ) è chiamato il 'Dio Akasa'. In questi misteri sacrificali Akasa è il Deva onnipotente che tutto regola e che ricopre il ruolo di Sadasya, il sovraintendente agli effetti magici nelle cerimonie religiose e, nell'antichità, aveva il proprio Hotri (sacerdote) particolare, che ne assumeva il nome. Akasa è l'agente indispensabile in ogni Kritya (cerimonia magica) sia religiosa che profana. L'espressione 'suscitare il Brahma', significa suscitare il potere che giace latente al fondo di ogni operazione magica; infatti i sacrifici Vedici non sono altro che cerimoniali magici. Questo potere è l'Akasa, cioè, sotto un altro aspetto, è Kundalini, ovvero l'elettricità occulta; in un certo senso è l'alkahest degli alchimisti o il solvente universale, la stessa anima mundi sul piano più elevato così come, su quello più basso, è la luce astrale. 'Al momento del sacrificio il sacerdote viene pervaso dallo spirito di Brahma e, in quel momento, è Brahma stesso ' (Iside Svelata). L'Akasha può essere considerata la radiazione di Mulaprakriti, ed è il quinto Principio Cosmico Universale. Materia radiante, fredda, diatermica, plastica, creatrice nella sua natura fisica, correlativa nelle sue parti e nei suoi aspetti più grossolani, immutabile nei suoi principi superiori. Nella condizione creativa è chiamata Sotto-Radice ed in congiunzione con il calore radiante richiama 'i mondi morti alla vita'. Nel suo aspetto superiore è l'Anima del Mondo, nel suo aspetto inferiore è il Distruttore. Il suo involucro è l'Etere ed il suo prodotto è : i punti, le linee, le figure geometriche fino alla sfera, ossia tutte le forme in cui la Natura geometrizza. È la Madre del Cosmo, il noumeno di Prakriti sette volte differenziata, un'altra forma di Pradhana, madre di Mahat, l'Intelligenza Universale. Akasha è il Tempo, lo Spazio, l'Anima. È la causa materiale del suono sul piano psichico e spirituale, ma non su quello materiale. È la Sostanza primordiale, il Caos, il Vuoto primordiale, le Acque, l'Oceano primordiale dello Spazio sul quale si muoveva Narayana, lo Spirito autogenerato. È la Vergine Madre Celeste dell'Universo visibile, Aditi, la madre di Martanda, il Sole, essendo i Soli il Kama-rupa dell'Akasha. Essa è il primogenito dell'Uno (il Dio-Padre), ed ha una sola qualità : il Suono (Logos, Verbum, Figlio) che è settenario. Akasha è il Padre-Madre dei sette Primitivi e della Voce del Logos, la cui luce è Fohat. È la Matrice dell'Universo, il Mysterium Magnum da cui tutto nasce per differenziazione : lo Spazio. Da essa derivano tutte le coppie di opposti. Corrisponde anche al Cielo Settuplo degli Egizi.

AKBAR

 
- Il grande Imperatore Mogul dell'India, il famoso patrono delle religioni, arti e scienze, il più liberale di tutti i sovrani Mussulmani. Mai vi fu un più tollerante o illuminato governante dell'Imperatore Akbar, sia in India che in ogni altro paese Maomettano. Akbar significa 'Il Grande' ed è il nome di un Imperatore del Gran Mogol che fu il vero fondatore del potente impero. Nacque ad Umarkot nel 1542 e morì ad Agra nel 1605. Succeduto al padre Humayun, con una serie di guerre estese l'impero su gran parte dell'India; amministrò saggiamente la giustizia e le finanze, manifestando grande tolleranza in materia religiosa. Cultore di studi religiosi, educato nell'islamismo, tentò di fondere le tre religioni praticate dalla maggior parte dei suoi sudditi (islamismo, induismo, zoroastrismo) in un solo, indeterminato, monoteismo.

AKER

 
(Eg.) - Nel Libro dei Morti, è il Serpente di Set che uccide il serpente Apap, simbolo del male o delle passioni umane. Apap, detto anche Apofis, è nemico di Ra (la Luce); Aker lo lega sul Tau, o Tat, emblema della stabilità. Aker sta anche per Regno del Sole e Capo della Porta dell'Abisso.

AKHU

 
(Eg.) - Intelligenza, Percezione.

AKIBA

 
(Eb.) - L'unico dei quattro Tanaim (profeti iniziati) che entrando nel Giardino delle Delizie (delle scienze occulte) riuscì a conquistare l'iniziazione, mentre tutti gli altri fallirono. (Vedi i Rabbini Cabalisti e Acher ).
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