-TSANAMI (Gia.) - In Giappone è una specie di dio creatore; il nome è composto: il primo è un Dio, il secondo è una Dea, la sorella.

(Ind.) - L'isola santa oltre il Sole, al di là della quale si trova la terra degli uomini immortali.

(Sca.) - Nella mitologia degli Slavi era il Dio Nero, cui era dedicato un culto lugubre, spaventosi riti e mostruosi sacrifici.

-TSAI (Cina) - L'"Auto-Esistente" o le "Tenebre sconosciute", la radice di Wuliang Sheu, "Età illimitata", tutti termini Cabalistici che erano usati in Cina prima che li adottassero i Cabalisti Ebrei, prendendoli in prestito dalla Caldea e dallo Egitto.

-TI (Cina) - Fondatore della dinastia imperiale Tsin fu emulo di illustri predecessori romani ed arabi (Giulio Cesare, Califfo Omar): nel 213 a.C. fece distruggere innumerevoli antichi libri cinesi.

-SIN (Cina) - Il "Cielo della Mente", l'Ideazione Universale o Mahat, quando applicati al piano della differenziazione; "Tien-sin", quando riferito all'Assoluto.

-TSUM (Cab.) - Il primo atto dell'Assoluto non fu verso l'esterno (poiché non esiste un "esterno" all'Assoluto), ma verso l'interno, in Sè stesso, producendo lo spazio necessario alla creazione. Questa contrazione, o concentrazione, attraverso la quale Dio si sottrae, si ritira, da uno spazio definito per dare luogo all'esistenza dell'Universo, prende il nome di Tzim-tzhum. Il primo atto di Dio, quindi, è un occultamento, il secondo sarà la rivelazione, un movimento che, centrato dentro lo spazio primordiale, si rivolge verso l'esterno, ma sempre in una dimensione finita, per quanto impensabilmente grande. Questo movimento di concentrazione, prima, e di espansione, poi, può essere inteso come un movimento centripeto e centrifugo le due grandi forze che sorreggono l'universo. Ed il fenomeno si ripete anche nell'uomo: inspirazione ed espirazione, flusso e riflusso del sangue, ecc. Tutti i processi, universali, quindi, hanno luogo dentro Dio per cui fra essi e Dio non può esistere alcun mediatore. Le religioni che non tengono conto di questa realtà "necessaria" (a meno che non si voglia fare di Dio un essere limitato), ingannano i loro credenti.

(Tib.) - Chiamato anche Song-kha-pa, fu il riformatore del Lamaismo tibetano, fondatore della scuola dei Berretti Gialli, i cui capi, nel XVI secolo, assunsero il titolo di Dalai Lama e stabilizzarono l'assetto politico-religioso del Tibet. Sul piano disciplinare riaffermò per i religiosi l'obbligo del celibato e l'astinenza da bevande inebrianti; sul piano dottrinario, assegnò alla preparazione intellettuale e scolastica un ruolo essenziale nel conseguimento dell'Illuminazione. Senza essere contrario al Tantrismo, rifiutò la Via dei Tantra.

-GOAB (Afr.) - Presso il popolo degli Ottentotti è la Divinità Suprema, il dio degli eventi atmosferici (tuono e pioggia) e dei campi. Viene onorato anche come capostipite della popolazione. Da alcuni etnologi viene ritenuto la traccia superstite di un monoteismo primitivo, mentre altri lo considerano la divinizzazione di un antico capo. È un essere di natura celeste ed uranica, , onnisciente ed onniveggente, giudice e punitore; ha come avversario Gannab.