Glossario

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TAINE Hippolyte Adolphe

 
(Fr.) - Vouziers 1828, Parigi 1893. Storico, critico e filosofo francese, studiò alla Ecole Normale e dopo un periodo di insegnamento in provincia, cercò fortuna a Parigi dove si laureò con un saggio su La Fontaine, che lo rese famoso. Ebbe la cattedra di Estetica e di Storia alla Scuola delle Belle Arti di Parigi, compì viaggi in Italia ed in Inghilterra di cui lasciò ampie relazioni. Sorpreso in Germania dallo scoppio della guerra franco-prussiana, sentì risvegliarsi in lui l'amor di patria e si diede alla ricerca dei mali che affliggevano la Francia scrivendo la sua monumentale opera storica "Le Origini della Francia contemporanea". Allo spiritualismo eclettico che dominava l'ambiente accademico della Francia dell'epoca, Taine oppose una critica pungente e circostanziata che, esaminando criticamente le dottrine psicologiche, tentava la sintesi di tre diverse correnti: l'idealismo hegeliano, il fenomenismo di Mill ed il positivismo evoluzionistico di Spencer. Egli voleva ridurre la filosofia a psicologia, tentando la dissoluzione del sostanzialismo spiritualistico e del dogmatismo metafisico relativo all'anima ed al mondo esterno. Molto importanti sono anche le sue tesi nel campo dell'estetica dove tentò di stabilire dei criteri per disporre le opere d'arte in una ideale scala di valore.

TAIRYAGYONYA

 
(San.) - La quinta creazione o, meglio, il quinto stadio della creazione, quello degli animali inferiori, dei rettili, ecc. (Vedi "Tiryaksrota").

TAIT Peter Guthrie

 
(Sco.) - Edimburgo 1831, 1901. Matematico e fisico scozzese, diede importanti contributi alla termodinamica alla teoria della dissipazione di energia ed alla teoria cinetica dei gas. Scrisse un Trattato di Filosofia Naturale che non riuscì a portare a compimento a causa della morte.

TAITTIRIYA

 
(San.) - Nome di una importantissima scuola dello Yajurveda Nero che, dalla Samhita alle Upanishad, fornisce il punto di partenza rivelato a numerosi miti o speculazioni epiche e puraniche. La sua parte rituale forma nella sostanza il testo fondamentale sul quale la Mimamsa ha elaborato le regole di interpretazione del Veda.

TAJIN

 
(Ame.) - Cultura dell'America Centrale, fiorita fra il I sec. a.C. ed il XII sec. d.C. che, assieme agli Uastechi ed agli Olmechi rappresenta una delle tre culture principali del Golfo del Messico. Localizzata nello Stato di Veracruz, a lungo confusa con la cultura totonaca, il suo nome significa "fulmine" e la identifica con la piramide che si trova nella vasta area archeologica vicino a Papantla.

TALA

 
(San.) - Letteralmente significa "la parte più bassa, la base"; in relazione ai Loka, i Talas rappresentano l'aspetto inferiore, per cui, su qualsiasi regione o piano, i loka rappresenterebbero l'aspetto spirituale, mentre i tala sarebbero lo aspetto materiale.

TALAPOIN

 
(Siam) - Un monaco Buddhista e un asceta del Siam; ad alcuni di questi asceti si attribuiscono grandi poteri magici. Detti anche Siamani, vivono nel Pegu, si condannano alle più severe penitenze in espiazione dei peccati del loro popolo, coadiuvati ed imitati nelle durissime regole della loro vita dalle Talapoine, sacerdotesse che, per i loro attributi, assomigliano alle Vestali dell'antica Roma.

TALARI

 
(Mit.) - Le piccole ali, i calzari alati, annesse alle caviglie dei piedi di Mercurio, considerati come uno dei suoi principali attributi.

TALBOT William Henry Fox

 
(Ing.) - Lacock Abbey 1800, 1877. Fisico e letterato inglese, è considerato un pioniere della fotografia. Gli si deve la messa a punto di un sistema per fissare le immagini su carta sensibile. Tale processo, detto calotipia e poi talbotipia, permise alla fotografia di svilupparsi, anche se in seguito, il procedimento al collodio sostituì completamente tale metodica. Si occupò anche di archeologia, dedicandosi alla decifrazione delle iscrizioni cuneiformi di Ninive. Porta il suo nome la Legge relativa al fenomeno della persistenza retinica delle immagini.

TALETE

 
(Gr.) - Mileto 635 a.C., 548 o 545 a.C. - Il più antico dei filosofi greci, uno dei Sette Sapienti. Di lui si conosce molto poco, e ciò soprattutto per merito di alcuni aneddoti raccontati da Platone ed Aristotele, dai quali risulta la figura di un uomo dedito alla vita attiva quanto a quella contemplativa. Astronomo, matematico, naturalista, politico, uomo d'affari, il suo pensiero ci è stato tramandato dai dossografi, dal momento che egli non scrisse alcunché. Fu il primo a ricercare lo archè, il principio di tutte le cose, e credette di trovarlo nell'acqua. Egli, infatti, insegnò che l'intero universo era prodotto dall'acqua; mentre Eraclito di Efeso affermò che era prodotto dal fuoco, ed Anassimene dall'aria. Talete, il cui vero nome è sconosciuto, coerentemente con la filosofia che insegnava, prese il nome di Thallath. È però difficile poter affermare se egli pensasse all'acqua come essenza fisica o, piuttosto, alla acqua come principio generale. Predisse l'eclisse di sole del 28 maggio 585 e fece molte invenzioni di meccanica. Fu il primo a sostenere la rotondità della terra (almeno nel mondo occidentale) ed elaborò anche una teoria sulla caduta della meteore. Richiamò l'attenzione dei Greci sulla geometria ed ideò il famoso teorema sulla proporzione dei segmenti determinati da un fascio di parallele su due trasversali. Si racconta che egli abbia insegnato agli Egizi il metodo di calcolare l'altezza delle piramidi attraverso la loro ombra. Ciò che, però, fa di Talete un pensatore originale è lo atteggiamento scientifico, radicalmente nuovo, con il quale affronta l'indagine della Natura: per lui non si tratta più di raccontare in forma poetica le origini del mondo, o di ricondurre la molteplicità del reale al mistero insondabile del caos, ma è importante ricercare un principio razionale interno alla natura stessa, causa intrinseca del suo divenire. Egli è il primo a cercare, al di là del mutamento, il substrato permanente di cui tutte le cose sono costituite, primo inizio del loro divenire e termine ultimo della loro esistenza.
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