Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

ALBERO DELLA MORTE

 
(Occ.) - Tale è considerato il tasso, albero malinconico, spesso piantato nei cimiteri.

ALBERO DELLA SAPIENZA

 
(Eb.) - Lo stesso che Albero della Conoscenza del Bene e del Male.

ALBERO DELLA VITA

 
(Eb.) - Vedi Alberi della Vita.

ALBERO PADRE

 
(Ar.) - È il mistico Albero Ababele, l'Albero Padre del Corano, che emette rami e vegetazione nuova ad ogni resurrezione del Kerkes, o della Fenice.

ALBERO SACRO

 
(Bab.) - Lo si trova citato in un antico rotolo Babilonese, ed ha sette rami : tre dalla parte dell'uomo e quattro dalla parte della donna. I suoi rami sono le Sette Razze Madri. Assieme ad esso è rappresentato anche il Serpente.

ALBERO SEFIROTICO

 
(Cab.) - Nella Cabala è l'Universo che Adam Kadmon rappresenta in Occidente come Brahma rappresenta in India. Ed è proprio Adam Kadmon, l'Albero dei Sefiroti, a divenire esotericamente l'Albero della Conoscenza del Bene e del Male, un albero che ha attorno a se le sette colonne del mondo, o Rettori, che operano mediante i rispettivi ordini di Angeli, nelle sfere dei sette Pianeti. Esso è IHVH, l'insieme dei Sefiroti meno Kether, il Corpo unito dell'Uomo Celeste, dalle cui membra è uscito l'Universo con tutto quello che contiene. Esso contiene 10 Sefiroti e 22 canali che li collegano; il tutto forma i 32 sentieri della Saggezza. Può anche essere suddiviso in tre colonne : quella di sinistra ( la severità ), quella di destra ( la grazia ), quella centrale ( la mitezza ).

ALCHIMIA

 
- In arabo Ul-kemi è, come suggerisce il nome, la chimica della natura. Ul-kemi o Al-kimia, comunque, è solo una parola arabizzata, presa dal greco chemeia da 'chumos', 'succo', linfa estratta da una pianta. Secondo Wynn Westcott : 'Il primo uso dell'attuale termine ''alchimia' si trova nei lavori di Julius Firmicus Maternus, che visse all'epoca di Costantino il Grande. La Biblioteca Imperiale di Parigi contiene il più antico trattato di alchimia esistente e conosciuto in Europa; fu scritto in lingua greca da Zosimo il Panoplita nel 400 d.C. ed è seguito, cronologicamente, dal trattato di Enea Gazeo dell'anno 480 d.C.'. Esso tratta delle più sottili forze della natura e delle varie condizioni in cui operano. Cercando sotto il velo del linguaggio, più o meno artificioso, per dare al non iniziato un'idea di quel tanto di misterium magnum che si può affidare nelle mani di un mondo egoista senza correre alcun rischio, l'alchimista postula come suo primo principio l'esistenza di un certo Solvente Universale, dal quale tutti i corpi composti sono dissolti nella sostanza omogenea dalla quale essi si erano evoluti; questa sostanza egli la chiama oro puro o summa materia. Questo solvente, chiamato anche menstruum universale, ha il potere di eliminare tutte le cause di malattia dal corpo umano, di ridare la gioventù e di prolungare la vita. Tale è il lapis philosophorum (la pietra filosofale). L'alchimia fu introdotta per la prima volta in Europa da Geber, il grande saggio e filosofo arabo, nell'ottavo secolo della nostra era, ma era conosciuta e praticata molto tempo prima in Cina ed in Egitto. Sono stati scoperti, e conservati sotto il nome generico di trattati ermetici, molti papiri sull'alchimia, ed altre prove del fatto che essa fosse lo studio favorito dei re e dei sacerdoti (Vedi 'Tabula Smaragdina'). L'alchimia è studiata sotto tre distinti aspetti, che permettono molte interpretazioni differenti : il Cosmico, l'Umano e il Terrestre. Questi tre metodi sono simboleggiati da tre proprietà alchemiche - zolfo, mercurio e sale. Scrittori diversi hanno sostenuto che esistono rispettivamente tre, sette, dieci e dodici processi; ma tutti sono stati concordi nell'affermare che nell'alchimia esiste un solo scopo, e cioè quello della trasmutazione dei metalli vili in oro puro. Comunque, ciò che sia realmente quest'oro, ben poche persone lo comprendono in senso corretto. Non vi è dubbio che in natura esista qualcosa come la trasmutazione dei metalli inferiori nel più nobile, o oro. Ma questo è solo un aspetto dell'alchimia, il terrestre o puramente materiale, poiché, noi ci rendiamo logicamente conto che lo stesso processo ha luogo nelle viscere della terra. Eppure, oltre ed al di là di questa interpretazione, esiste in alchimia un significato simbolico, puramente psichico e spirituale. Mentre l'Alchimista-Cabalista ricerca la realizzazione del primo, l'Alchimista-Occultista, invece, sprezzando l'oro delle miniere, dà tutta la sua attenzione e dirige tutti i suoi sforzi solo verso la trasmutazione del quaternario inferiore nella triade superiore divina dell'uomo, i quali, quando finalmente sono fusi, diventano uno. In alchimia i piani spirituale, mentale, psichico e fisico dell'esistenza umana, sono paragonati ai quattro elementi : fuoco, aria, acqua e terra, ed ognuno è capace di una triplice composizione : fissa, instabile e volatile. Poco o niente è conosciuto dal mondo su ciò che riguarda l'origine di questo ramo arcaico della filosofia; però è certo che esso sia precedente alla formazione di qualsiasi Zodiaco conosciuto, e poiché si occupa delle forze personificate della natura, probabilmente è anche precedente a tutte le mitologie del mondo; nè vi è alcun dubbio che il vero segreto della trasmutazione (sul piano fisico) era conosciuto nei tempi antichi, e che esso fu perduto prima dell'alba del cosiddetto periodo storico. La chimica moderna deve le sue scoperte fondamentali all'alchimia, ma trascurando l'innegabile verità di quest'ultima, e cioè che esiste un unico elemento nell'universo, la chimica ha messo i metalli nella classe degli elementi e solo ora comincia a scoprire il suo grossolano errore. Perfino alcuni enciclopedisti si sono ora visti costretti a confessare che se la maggior parte dei casi di trasmutazione sono frode o illusione, 'tuttavia alcuni di essi sono accompagnati da testimonianze che li rendono probabili ... Tramite la batteria galvanica si è scoperto che perfino gli alcali hanno una base metallica. La possibilità di ottenere metalli da altre sostanze che contengono gli ingredienti che li compongono, nonché la trasmutazione di un metallo in un altro deve perciò rimanere imprecisata. Tanto meno devono essere considerati impostori tutti gli alchimisti. Molti hanno lavorato con la convinzione di ottenere il loro scopo con una pazienza inesauribile e con purezza di cuore, cosa vivamente raccomandata dagli alchimisti attendibili come il più importante requisito per il successo delle loro opere ' (Pop. Encyclop).

ALCHIMISTI

 
- Da Al e Chemi, fuoco, o il dio e patriarca Kham che è anche il nome dell'Egitto. I Rosacruciani del Medioevo, come Robertus de Fluctibus (Robert Fludd), Paracelso, Thomas Vaughan (Eugenio Filalete), Van Helmont ed altri, sono stati degli alchimisti, che cercavano lo spirito celato in ogni materia inorganica. Alcune persone - anzi la grande maggioranza - hanno accusato gli alchimisti di ciarlataneria e di false affermazioni. Sicuramente, uomini come Roger Bacon, Agrippa, Henry Khunrath e lo arabo Geber (il primo che introdusse in Europa alcuni segreti della chimica) possono difficilmente essere trattati come impostori e tanto meno come pazzi. Gli scienziati che rinnovano la scienza della fisica sulla base della teoria atomica di Democrito, come fu ribadita da John Dalton, dimenticano per loro convenienza, che Democrito di Abdera era un alchimista, e la mente che fu capace di penetrare così profondamente nelle operazioni segrete della natura, dovette avere valide ragioni per studiare e diventare un filosofo Ermetico. Olao Borrichio dice che la culla della alchimia dev'essere cercata nei tempi più remoti. (Iside Svelata). La scienza ufficiale spesso guarda agli alchimisti come a gente dedita alla ciurmeria ed alla ciarlataneria. Senza andare molto lontano nel passato, furono alchimisti Van Helmont (grande chimico e precursore della chimica organica), Boyle, Becher, ecc. Anche Newton e Leibniz si occuparono di Alchimia, mentre fra gli italiani possiamo citare nomi come Cardano, Telesio, Campanella, Bruno, Galileo ed altri minori. Se questi sono i nomi di ciarlatani, allora dobbiamo riscrivere la storia della scienza! Nella storia dell'ermetismo, più che in quella dell'esoterismo, si trovano nomi di persone che hanno fatto cose tanto strabilianti che nessuno vi ha creduto. Nonostante precise testimonianze, essi rimangono figure avvolte nel mistero, quando non sono ritenuti pazzi. Essi hanno trattato gli elementi della natura, e talvolta qualcos'altro, con grande padronanza, traendone risultati che hanno tramandato in codice solo a quanti sono capaci di intendere il loro linguaggio. Spesso operarono come medici intervenendo direttamente sul mondo circostante con risultati che la Chiesa Cattolica definisce 'miracoli'. Il loro grande merito per gli esoteristi è racchiuso nelle chiavi della Natura che sono riusciti ad individuare, per gli altri essi sono coloro che hanno gettato le basi della chimica moderna.

ALCYONE

 
(Gr.) - o Halcyone, figlia di Eolo e sposa di Ceice che morì annegato durante il viaggio per consultare l'oracolo e lei stessa si buttò in mare, a seguito di ciò. Per la pietà degli dei, entrambi furono trasformati negli uccelli dal nome omonimo. Si dice che la femmina depone le sue uova sul mare e che questo resta calmo i sette giorni che precedono e seguono il solstizio invernale. Questo ha un significato altamente occulto nell'ornitomanzia. È anche il nome di una delle figlie di Atlante e, come le sorelle, rappresenta una della sette Sottorazze. L'astronomia ha usato questo nome per indicare una stella di terza grandezza, la più luminosa dell'ammasso delle Pleiadi. All'Alcione, uccello, si attribuiscono caratteristiche particolari : sospeso per il becco, indica da che parte soffia il vento, arricchisce colui che lo possiede, mantiene l'unione della famiglia, dona la bellezza alle donne che portano le sue piume.

ALDEBARAN

 
(Ast.) - Il Capo brillante delle Iadi, sorelle delle Pleiadi. A queste stelle sono congiunte alcune stelle della costellazione del Toro; Aldebaran è una di esse, di categoria alpha, che significa di prima grandezza.
Vai alla Bibliografia