Il sogno del Villaggio Verde
Nel numero di maggio-giugno 1982 della rivista “L’Età dell’Aquario c’è un breve articolo dedicato al tema “I Villaggi Verdi”. È una pagina importante perché delinea con grande semplicità e chiarezza quale fosse il “sogno” che stava alla base della nascita del primo Villaggio Verde italiano, fondato dal teosofo e antropologo prof. Bernardino del Boca a Cavallirio, in provincia di Novara.
Il Villaggio Verde veniva visto come il primo di una serie che avrebbe dovuto espandersi in tutta l’Italia, secondo una un sistema cooperativistico, a indirizzo economico alternativo, “in grado di attuare l’autonomia alimentare, di gestione e, a lungo termine, energetica e dove si possano sperimentare nuove formule sociali e tecnologie d’avanguardia”.
Nell’articolo veniva ricordato che “Chi desidera vivere in un Villaggio Verde deve voler sperimentare i nuovi valori, quelli che si basano sull’ESSERE e non sull’AVERE. Deve voler vivere gli insegnamenti racchiusi nel più grande libro dell’umanità, il Vangelo, in cui si insegna a non giudicare, ma a comprendere e ad amare gli altri come noi stessi”. Accanto al Vangelo gli altri testi ispiratori erano l’“IO SONO” e la Guida internazionale dell’Età dell’Acquario.
Altri concetti fondamentali sono racchiusi in queste parole: “Vivere in un Villaggio Verde vuol dire sperimentare un modo di vivere nuovo, libero e felice, senza sfruttamenti, senza ansie senza meschinità… Si imparerà, insieme, ad amare tutte le espressioni della Via, a lottare contro l’ignoranza (l’ignorare di ignorare), contro la paura, le ansie e l’egoismo. Il Villaggio Verde sarà così un centro sperimentale del vivere teosofico-acquariano e chi ne vuole far parte deve impegnarsi a vivere secondo questi valori”.
Nei suoi primi 40 anni di vita il Villaggio Verde ha conosciuto fasi alterne e non poche difficoltà, ma è sopravvissuto nonostante un certo affievolimento dello spirito originario.
Questa realtà merita ancora oggi la simpatia di tutti coloro che credono sia possibile sperimentare concretamente i princìpi teosofici che possono portare ad un mondo migliore.
In località San Germano, a Cavallirio, il Villaggio Verde, immerso nella natura, attende la stagione del risveglio. Nella silente biblioteca della Fondazione Bernardino del Boca molte pagine attendono di essere svelate, nel segno del Bello e del Buono, mentre l’abitazione in cui visse il prof. Del Boca conserva intatto il sogno che ispira questa sperimentazione per un nuovo piano di coscienza dell’umanità.
Il Villaggio Verde veniva visto come il primo di una serie che avrebbe dovuto espandersi in tutta l’Italia, secondo una un sistema cooperativistico, a indirizzo economico alternativo, “in grado di attuare l’autonomia alimentare, di gestione e, a lungo termine, energetica e dove si possano sperimentare nuove formule sociali e tecnologie d’avanguardia”.
Nell’articolo veniva ricordato che “Chi desidera vivere in un Villaggio Verde deve voler sperimentare i nuovi valori, quelli che si basano sull’ESSERE e non sull’AVERE. Deve voler vivere gli insegnamenti racchiusi nel più grande libro dell’umanità, il Vangelo, in cui si insegna a non giudicare, ma a comprendere e ad amare gli altri come noi stessi”. Accanto al Vangelo gli altri testi ispiratori erano l’“IO SONO” e la Guida internazionale dell’Età dell’Acquario.
Altri concetti fondamentali sono racchiusi in queste parole: “Vivere in un Villaggio Verde vuol dire sperimentare un modo di vivere nuovo, libero e felice, senza sfruttamenti, senza ansie senza meschinità… Si imparerà, insieme, ad amare tutte le espressioni della Via, a lottare contro l’ignoranza (l’ignorare di ignorare), contro la paura, le ansie e l’egoismo. Il Villaggio Verde sarà così un centro sperimentale del vivere teosofico-acquariano e chi ne vuole far parte deve impegnarsi a vivere secondo questi valori”.
Nei suoi primi 40 anni di vita il Villaggio Verde ha conosciuto fasi alterne e non poche difficoltà, ma è sopravvissuto nonostante un certo affievolimento dello spirito originario.
Questa realtà merita ancora oggi la simpatia di tutti coloro che credono sia possibile sperimentare concretamente i princìpi teosofici che possono portare ad un mondo migliore.
In località San Germano, a Cavallirio, il Villaggio Verde, immerso nella natura, attende la stagione del risveglio. Nella silente biblioteca della Fondazione Bernardino del Boca molte pagine attendono di essere svelate, nel segno del Bello e del Buono, mentre l’abitazione in cui visse il prof. Del Boca conserva intatto il sogno che ispira questa sperimentazione per un nuovo piano di coscienza dell’umanità.