Pagine della Letteratura Teosofica

Dei in esilio
Dopo un periodo di quiete, dicono i buddhisti, un nuovo mondo incomincia ad auto formarsi; le anime astrali, comprese quelle degli animali e di tutti gli esseri, ritornano sulla terra per completare i cicli delle trasformazioni, assumendo la forma umana, ad eccezione di coloro che hanno già raggiunto il Nirvana altissimo.
Questa concezione stupenda veniva sintetizzata dagli antichi nell’istruzione che impartivano al popolo, con un unico disegno figurativo, quello dello zodiaco o fascia celeste. Invece dei dodici segni, ora in uso, in origine ve ne erano solo dieci, noti generalmente al pubblico e cioè: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine-Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci1. Questi segni erano exoterici. Aggiunti a questi figuravano due altri segni, compresi soltanto dagli iniziati; essi venivano collocati nel punto di mezzo e di congiunzione tra la Bilancia e lo Scorpione che seguono la Vergine.