Nel cuore dello spazio-tempo: le onde gravitazionali

onde gravitazionali
Domenica 10 dicembre è stato consegnato il premio Nobel per la Fisica ai tre scienziati protagonisti nel campo della rilevazione delle onde gravitazionali: Barry Barish e Kip Thorne del CITECH di Pasadena e Rainer Weiss del MIT di Boston.
Le onde gravitazionali erano state previste già nel 1916 da Albert Einstein, all’interno della teoria della relatività generale, ma solo nel settembre 2015 sono state effettivamente rilevate, dopo lunghi decenni di ricerche. Questo tipo di onda viene descritta come una sorta di increspatura dello spazio-tempo, in grado di produrre flebili segnali che portano però con sé informazioni cruciali sulla storia e sulla struttura dell’universo. Per rilevarle sono necessari strumenti molto sofisticati ed al mondo esistono alcuni centri impegnati in questa ricerca, fra cui il LIGO (sigla inglese dell’Osservatorio interferometro laser delle onde gravitazionali), presso il California Institute of Technology, e il VIRGO, a Cascina, nei pressi di Pisa.
In prospettiva le ricerche sulle onde gravitazionali possono favorire, secondo lo stesso Kip Thorne, un campo di ricerca che indaghi sulle possibilità di unificazione fra relatività e fisica dei quanti.
L’universo continua a svelare poco per volta i suoi misteri e nel contempo a mostrare indizi di quelle leggi universali che lo governano.
L’augurio è che l’essere umano non si limiti ad una visione materialistica delle cose, ma abbia la capacità di rintracciare, senza fini egoistici, la forza dell’intelligenza che governa il cosmo.